Storia del Panettone: perché è diventato il simbolo del Natale
La storia del Panettone ha sempre affascinato grandi e piccini. Si tratta della nascita di un dolce che secoli fa è comparso proprio nel periodo natalizio. Un inno alla gioia che racchiude al suo interno un sapore unico. Scopriamo come è nata l’idea del Panettone e perché ancora oggi lo troviamo in questo periodo sulla nostra tavola.
- Chi ha inventato il Panettone
- La storia del Panettone che si tramanda da secoli
- Conclusioni
1. Chi ha inventato il Panettone
Si tratta forse di una leggenda ma è piacevole pensare che sia andata proprio così. La storia del Panettone nasce a Milano qualche anno prima del 1500. Si presume che venne alla luce nello stesso periodo in cui Ludovico Sforza, detto il Moro, era a capo del Ducato di Milano. Ludovico il Moro organizzava spesso incontri e riunioni con i tanti nobili della zona. Le occasioni di imbandire grandi tavole per pranzi sontuosi erano parecchie.
Proprio durante una di queste, accadde qualcosa di molto singolare. Durante la preparazione delle tante portate, il cuoco, che lavorava per il Duca Ludovico, si dimenticò un dolce nel forno. Un vero pranzo non poteva dichiararsi concluso se a tavola non arrivava una torta della casa. Purtroppo, quella che era in forno si bruciò e il cuoco non poté far altro che disperarsi.
Uno dei suoi lavoranti, però, provò a rimediare in qualche maniera. Il suo nome era Toni e lavorava da qualche tempo nelle cucine di corte. Prese quello che trovò nella dispensa e lo mischiò tutto assieme. Mise farina, uova, frutta spezzettata, un po’ di burro. Realizzò un pane dolce che sprigionò un profumo particolare mentre era già nel forno. Il cuoco portò in tavola questo pane speciale che ai commensali piacque davvero molto.
Vollero poi sapere chi aveva realizzato questo dolce morbido e gustoso. Il cuoco rivelò che si trattava del “pan del Toni”. Con il tempo la ricetta venne sempre più perfezionata e diventò il dolce di Natale. Un vero simbolo della città di Milano che ancora oggi chiamiamo “pan del Toni” ovvero Panettone.
2. La storia del Panettone che si tramanda da secoli
Il Pane di Natale, diventa quindi il simbolo di questa festa che, con il tempo, si è arricchito di vari sapori. Oggi lo troviamo farcito in tantissimi modi ma non dobbiamo dimenticare che è nato semplice, con pochi ingredienti che ne esaltano comunque il gusto. Sono passati molti secoli dalla scoperta casuale del “pan del Toni” ed ora ha la nomina di essere un prodotto tipico della pasticceria milanese.
La storia del Panettone si farcisce anche di un rito cristiano. Un’altra tradizione vuole che questo pane, di uvetta e burro, presenti sulla cima un taglio a croce. Sicuramente ne beneficia la cottura ma la simbologia della croce richiama il Santo Spirito natalizio.
Un “pane dei Signori” che con il tempo diventa anche il “pane di celebrazione della natività”. Soltanto a fine del 1800 si cominciò ad aggiungere il lievito e ancora successivamente i canditi. Si nota infatti una rivoluzione nella forma, più alta e a cupola. Il pasticcere Angelo Motta, nei primi anni del 1900, dimostrerà tutto il suo talento migliorando la ricetta del Panettone. Si cominciò così a produrne in grandi quantità in modo da poterlo portare sulle tavole di tutte le famiglie.
3. Conclusioni
Ci sono sicuramente tantissime curiosità e leggende che riguardano la storia del Panettone. Non si conosce esattamente la verità ma le ricette migliori, sappiamo, avvengono proprio così. Si prende ciò che si ha in casa nella dispensa e si unisce il tutto con un tocco di fantasia. Il gioco è fatto. Il Panettone si può fare anche in questa maniera. I più esperti si possono cimentare a preparare l’impasto e a cuocerlo in forno.
Certo è che la vera ricetta richiede moltissime ore di lievitazione. Il segreto sta proprio qui, nel lasciare riposare il panetto per almeno 24-36 ore. In commercio esistono tantissimi tipi di Panettone. Nel tempo si è aggiunto anche il Pandoro, dolce tipico natalizio di Verona. Questo perché c’è chi lo preferisce senza uvetta, senza canditi o con altri ingredienti cremosi.
La tradizione vera, però, è quella del “pan del Toni” semplice. Riscoprire i sapori di un tempo ci permette di trasportarci indietro a quei momenti. Vivere di semplicità, soprattutto nel periodo di Natale, ci aiuta a farci sentire di nuovo un po’ bambini.
Lella Leonardi