Musica: I benefici e gli approcci della musicoterapia
Abbiamo parlato spesso, negli scorsi articoli, cosa può scaturire una situazione di stress, ansia o addirittura di depressione. Siamo consapevoli degli impegni e delle responsabilità che abbiamo, le quali portiamo a termine e rispettiamo. Sembra quasi che le giornate siano più brevi di quanto ci aspettassimo, quando eravamo ancora bambini. La verità è che, per fare qualsiasi cosa, ci vuole tempo, e quest’ultimo scorre inesorabile senza darci l’opportunità di fermarci un attimo a riflettere sulla nostra vita e, più precisamente, su noi stessi. Altre volte, invece, non si tratta neppure di non avere tempo; è che non vogliamo riflettere. Questo perché, forse, stiamo affrontando un periodo di profonda crisi e anche solo pensare di fare il punto della situazione, ci disturba. Così evadiamo, quando siamo sul treno o in macchina, mentre stiamo andando al lavoro con la musica a tutto volume, che ci aiuta a rilassarci.
E questo lo sappiamo tutti: la musica è un toccasana per chiunque. Talvolta porta consiglio o ci consente di creare quella piccola sezione di spazio necessaria per chiarire atteggiamenti, situazioni e così via.
Come stavo dicendo, abbiamo già affrontato l’argomento “ansia, stress e depressione” in diverse occasioni, trovando delle ulteriori soluzioni per combatterle (ovviamente, associate a una buona cura psicologica). Tra queste, abbiamo parlato della cromoterapia, ossia la terapia dei colori, dell’aromaterapia, la quale ha per base l’utilizzo di essenze profumate.
Le consiglio entrambe, in quanto diversi studi scientifici hanno potuto confermare l’efficacia di questi due metodi per rendere anima, fisico e psiche in assoluta armonia ed equilibrio. Come già ho specificato, possono essere praticate singolarmente oppure alternate, in quanto non creano problemi nel caso qualcuno di voi fosse interessato ad associarle. Optare per la seconda opzione, perciò, è la scelta migliore, proprio perché, insieme, ottimizzerebbero i risultati.
LA MUSICA
Ma torniamo a noi: la musica.
La sfruttiamo spesso. Nella maggior parte delle situazioni, lei è presente.
Ad esempio?
- Nelle discoteche: lo scatenarci il venerdì e il sabato sera non sarebbe possibile senza la musica. Riempie le pause tra una conversazione e l’altra, porta allegria e ci permette di perdere qualche grammo in più… ballando;
- Sotto la doccia: una doccia calda sarebbe ancora più piacevole se venisse associata ad una delle nostre playlist preferite;
- Evasione. Ognuno di noi ha bisogno di evadere dalla vita reale per concentrarsi su se stesso.
Dunque, se esiste la terapia dei colori (cromoterapia) e quella che sfrutta le essenze per permettere alla nostra psiche di avere cinque minuti di pausa (aromaterapia), dovrebbe essere semplice, per noi, credere che ci siano specialisti in grado di ottenere risultati positivi sulla nostra mente mediante la musica.
Perciò, di cosa stiamo parlando? Beh, di musicoterapia!
Studiamola nel dettaglio.
LA MUSICOTERAPIA: COS’È?
Si tratta di una modalità di approccio alla persona che sfrutta la musica o il suono come strumento di comunicazione non-verbale. Ha l’obiettivo di intervenire a livello terapeutico ed educativo, nonché riabilitativo, in differenti condizioni patologiche.
I principi base della pratica musicoterapeutica sono:
- Il paziente è parte attiva della terapia;
- La centralità del rapporto di fiducia e l’accettazione incondizionata rispetto al paziente;
- L’adattamento e la personalizzazione della tecnica volta per volta;
- Scambio reciproco di proposte tra paziente e musicoterapeuta;
- Stabilimento di un legame tra il musicoterapeuta e il paziente grazie al suono.
Il musicoterapeuta è quindi un mezzo attraverso il quale un paziente si apre e “tira fuori” le proprie emozioni.
La musica dà alla persona malata la possibilità di esprimere e percepire le proprie emozioni, di mostrare o comunicare i propri sentimenti o stati d’animo attraverso un linguaggio non-verbale.
Tipico è il caso degli individui affetti da autismo, cioè individui che sono in una condizione patologica per cui tendono a rinchiudersi in se stessi rifiutando ogni comunicazione con l’esterno. La musica, dunque, permette al mondo esterno di entrare in comunicazione con il malato, favorendo l’inizio di un processo di apertura.
Il tecnico di musicoterapia deve prestare attenzione a non sovrapporsi con il suo operato ad altre figure professionali al fine di evitare conflittualità operative nell’équipe; in particolare, il tecnico di musicoterapia non possiede gli elementi formativi per interpretare la comunicazione sonora sotto il profilo psicoterapico, ma essenzialmente sotto il profilo cognitivo-parametrico. Per quanto riguarda, invece, l’aspetto riabilitativo, il tecnico di musicoterapia può operare all’interno di una équipe nella quale siano presenti le figure sanitarie responsabili.
I SUOI APPROCCI
- MUSICOTERAPIA ATTIVA (suonare): l’interazione tra musicoterapeuta e paziente avviene tramite la produzione diretta di suoni utilizzando la voce, gli strumenti musicali o dei semplici oggetti;
- MUSICOTERAPIA RECETTIVA (ascoltare): si basa sull’ascolto di brani musicali; al paziente viene attribuita una certa attività nella percezione, nell’immaginazione e nell’elaborazione delle melodie proposte (per maggiori informazioni, visitare il sito https://www.my-personaltrainer.it/).
IN QUALI SITUAZIONI UTILIZZARE LA MUSICOTERAPIA?
La musicoterapia può essere utilizzata a vari livelli, quali l’insegnamento, la riabilitazione o la terapia.
Per quanto riguarda la terapia e la riabilitazione, gli ambiti di intervento riguardano preminentemente la neurologia e la psichiatria:
- Autismo infantile;
- Ritardo mentale;
- Disabilità motorie;
- Morbo di Alzheimer ed altre demenze;
- Psicosi;
- Disturbi dell’umore;
- Disturbi somatoformi (in particolare, sintomi da dolore cronico);
- Disagi del comportamento alimentare (anoressia nervosa);
- Morbo di Parkinson.
In ogni caso, gli interventi di tipo clinico rimangono di esclusiva competenza degli esercenti le professioni sanitarie.
Nel settore della medicina, la musica è un argomento sempre più diffuso e sempre più studiato il quale, in passato, è stato largamente indirizzato all’utilizzo della musica come terapia complementare. Recenti scoperte, hanno dimostrato un ruolo della musica nel recupero metabolico:
- Dallo stress;
- Nella motilità gastrica e intestinale;
- Nella modulazione dei sintomi gastro-intestinali legati al cancro;
- Nell’aumento del metabolismo lipidico.
I BENEFICI DELLA MUSICOTERAPIA
Il rapporto che sta tra la musica e il corpo è sempre stato oggetto di studio sin dall’antichità. Con lo sviluppo della medicina moderna, poi, si è cercato di approfondire i benefici di questo possibile legame, anche a lunga durata. Dunque, si è arrivati alla conclusione che, effettivamente, la musicoterapia possiede effetti benefici sia sulle funzioni cognitive che su quelle fisiologiche dell’uomo.
Oggi, la terapia della musica può essere tranquillamente associata alle altre terapie psichiatriche:
- L’ascolto e il canto hanno la capacità di tenere sotto controllo la schizofrenia e gli stati di agitazione associati alle demenze, migliorando lo stile di vita dei familiari, degli amici e del paziente stesso;
- La musica in sé può aiutare i bambini aventi sintomi d’autismo, ottimizzando le loro capacità nell’interazione sociale e nella comunicazione verbale;
- Utile anche per chi è costretto a vivere situazione di emarginazione (dunque, chi soffre di amnesia o afasia), aiutando il paziente nell’esprimere emozioni e sentimenti;
- Ascoltare musica è un’ottima idea anche durante una riabilitazione di tipo neurologico, come per chi ha appena subito un ictus;
- Ottima anche per chi soffre d’ansia e stress; difatti, la musica aiuta a rilassare corpo e mente, per poter ragionare più lucidamente;
- La musica può essere un valido aiuto per chi soffre di malattie cardiache e polmonari, proprio perché diminuisce i livelli d’ansia;
- È consigliato l’ascolto anche prima di affrontare un intervento chirurgico, in quanto attenua la percezione del dolore.
CONCLUSIONI
Come avete potuto comprendere da questo articolo, anche la musica può essere un’ottima terapia per molte delle problematiche che possono verificarsi. Prima di decidere come agire, però, si consiglia la consultazione di un medico (non perché il paziente potrebbe essere a rischio in qualche modo, quanto per elaborare un piano mirato per la risoluzione del problema). Leggete anche gli articoli sull’aromaterapia e cromoterapia, così da avere un quadro completo delle pratiche utili da sfruttare in caso di bisogno.
Vi lascio i link qua sotto!
DIECI OLI ESSENZIALI ANTI-DEPRESSIONE
CROMOTERAPIA: I BENEFICI DEI COLORI
Aromaterapia
Nel caso si volesse mettere in pratica l’aromaterapia, i prodotti sono acquistabili su www.eccoverde.it.
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