10 segnali per riconoscere il disturbo borderline di personalità
10 segnali per riconoscere il disturbo borderline di personalità: quali sono? Come riconoscere un soggetto affetto da tale disturbo? Oggi discuteremo di tale tematica con Marco Marino, psicologo abilitato e proveniente dall’università La Sapienza di Roma. Marco è molto seguito anche sui social media come Instagram. Su di esso, condivide utili consigli per aiutare i suoi followers (e pazienti) a prendere in mano la propria vita e raggiungere il benessere dal punto di vista psichico.
Ora, andiamo ad osservare nel dettaglio quali sono i 10 segnali per riconoscere il disturbo borderline di personalità.
QUALI SONO I 10 SEGNALI PER RICONOSCERE IL DISTURBO BORDERLINE DI PERSONALITÀ?
- UN’IMMAGINE DI SÉ O UN SENSO DI SÉ INSTABILI
- SFORZI DISPERATI PER EVITARE L’ABBANDONO
- RAPPORTI CHE OSCILLANO TRA L’INTENSITÀ E L’INSTABILITÀ
- IMPULSIVITÀ
- GESTI AUTOLESIONISTICI E SUICIDARI
- IMPROVVISI CAMBIAMENTI UMORALI
- PERSISTENTI SENTIMENTI DI VUOTO
- RABBIA IMPROPRIAMENTE INTENSA O PROBLEMI DI CONTROLLO DELLA RABBIA
- PENSIERI PARANOICI TEMPORANEI
- GRAVI SINTOMI DISSOCIATIVI INNESCATI DALLO STRESS.
1. UN’IMMAGINE DI SÉ O UN SENSO DI SÉ INSTABILI
Questo è il primo tra i 10 segnali per riconoscere il disturbo borderline di personalità da prendere in considerazione. Nello specifico, il border non avrà mai un’idea chiara della propria persona. È possibile che l’immagine che ha di se stesso subisca cambiamenti improvvisi e che, più spesso di quanto si creda, lo mandino in completa confusione.
2. SFORZI DISPERATI PER EVITARE L’ABBANDONO
Ecco il secondo tra i 10 segnali per riconoscere il disturbo borderline di personalità. Il soggetto affetto da tale disturbo, dunque, impiega tutte le proprie forze per evitare di essere abbandonato dalla famiglia piuttosto che dagli amici o dal proprio partner. Ciò significa anche attuare una sorta di “piano di sabotaggio” nei confronti dei rapporti esterni che non riguardano strettamente il paziente bensì chiunque abbia un rapporto con lui.
3. RAPPORTI CHE OSCILLANO TRA L’INTENSITÀ E L’INSTABILITÀ
Un altro tra i 10 segnali per riconoscere il disturbo borderline di personalità è proprio questo: i rapporti che instaura il soggetto border non saranno mai caratterizzati da un vero e proprio equilibrio. Piuttosto, oscilleranno tra l’intensità e l’instabilità. Inizialmente, il rapporto con il partner, ad esempio, apparirà perfetto, in linea con le sue esigenze e necessità. Inoltre, verrà idealizzato. Dopodiché, il quadro chiaro della relazione che avrà il border davanti agli occhi sfumerà, sfociando nell’insicurezza, nell’incomprensione. Conseguentemente, tenderà sempre più spesso a svalutare la persona che ha di fronte, facendola sentire inadeguata.
4. IMPULSIVITÀ
Anche l’impulsività è uno dei 10 segnali per riconoscere il disturbo borderline di personalità. Infatti, l’individuo affetto da tale disturbo tenderà sempre ad agire senza riflettere sulle conseguenze, mettendo persino a rischio la sua stessa vita. Tale atteggiamento può sfociare nei rapporti sessuali non sicuri piuttosto che nel gioco d’azzardo, nelle abbuffate di cibo, nella guida spericolata e nell’abuso di alcol e droghe. Solitamente, l’impulsività comprende almeno due delle aree sopracitate.
5. GESTI AUTOLESIONISTICI E SUICIDARI
I gesti autolesionistici e suicidari fanno parte, come i precedenti sopraindicati, dei 10 segnali per riconoscere il disturbo borderline di personalità. In particolare, il soggetto affetto dal disturbo avrà l’abitudine di compiere gesti estremi in grado di mettere a rischio la sua vita e di segnarla permanentemente. Tenderà, dunque, a procurarsi ferite mediante l’utilizzo di oggetti pericolosi. In casi peggiori, invece, il suo obiettivo sarà quello di attentare direttamente alla propria vita.
6. IMPROVVISI CAMBIAMENTI UMORALI
È di prassi che il border mostri apertamente improvvisi cambiamenti umorali. Ecco perché, anch’essi, costituiscono i 10 segnali per riconoscere il disturbo borderline di personalità. Con l’obiettivo di approfondire tale punto, possiamo dire che il soggetto tenderà – nell’arco di breve tempo, ad apparire prima gioioso e successivamente triste o arrabbiato. E viceversa. Al border, le motivazioni che lo spingeranno ad apportare modifiche al proprio stato umorale sembreranno assolutamente chiare e giustificate, al contrario di chi lo circonda e che non soffre del medesimo disturbo.
7. PERSISTENTI SENTIMENTI DI VUOTO
I sentimenti di vuoto, propri dei soggetti border, costituiscono, allo stesso modo dei precedenti, i 10 segnali per riconoscere il disturbo borderline di personalità. Capiterà spesso, dunque, che l’individuo in questione appaia depresso, “spento”, come fosse stato risucchiato da un buco nero infinito. A livello generale, percepirà la propria condizione di vita come confusa, poco chiara, insoddisfacente, priva di riconoscimento e tutto ciò che concerne sentimenti di natura negativa.
8. RABBIA IMPROPRIAMENTE INTENSA O PROBLEMI DI CONTROLLO DELLA RABBIA
Abbiamo potuto constatare che almeno 5 tra i 10 segnali per riconoscere il disturbo borderline di personalità sono caratterizzati da una persistente instabilità dal punto della percezione del sé così come da quello relazionale. In questo caso, si tratta di instabilità per quanto concerne la sfera emotiva. L’individuo affetto da tale disturbo, perciò, sarà spesso incapace di gestire le proprie emozioni e – in particolar modo, la rabbia. Una parola di troppo, una smorfia (e quant’altro) saranno motivo di rabbia impropriamente intensa e inspiegabile agli occhi di chi lo circonda.
9. PENSIERI PARANOICI TEMPORANEI
Questo è il penultimo tra i 10 segnali per riconoscere il disturbo borderline di personalità. Nello specifico, il border – durante il corso della giornata, potrà avere pensieri paranoici temporanei. Essi potranno includere la possibile infedeltà da parte del partner o di una persona cara.
10. GRAVI SINTOMI DISSOCIATIVI INNESCATI DALLO STRESS
Con “sintomi dissociativi” s’intende la disconnessione presente tra alcuni processi psichici rispetto al resto del sistema psicologico dell’individuo border, solitamente innescata da forte stress. Dunque, ci riferiamo all’ultimo tra 10 segnali per riconoscere il disturbo borderline di personalità. Nello specifico, si tratta proprio di un’assenza di connessione all’interno del pensiero, della memoria e del senso d’identità del soggetto in questione.
A QUALE ETÀ SORGE IL DISTURBO BORDERLINE DI PERSONALITÀ?
L’esordio avviene nell’adolescenza o prima età adulta, quando la personalità inizia a essere definita (può però essere diagnosticato anche tardivamente).
COME SI PERCEPISCE UN SOGGETTO AFFETTO DAL DISTURBO BORDERLINE DI PERSONALITÀ?
Il soggetto borderline percepisce difficoltà relazionali specie nei rapporti significativi (come con il partner). Quando i pazienti con disturbo borderline di personalità si sentono abbandonati o trascurati, provano intensa paura o rabbia. Per esempio, possono essere terrorizzati o furiosi quando qualcuno di importante per loro ha pochi minuti di ritardo o annulla un impegno. Pensano che questo abbandono significhi che essi siano persone cattive. Spesso, in virtù di ciò, fanno fatica a gestire emozioni forti come la rabbia e per questo sono “esplosivi”.
QUALI POSSONO ESSERE LE MOTIVAZIONI E LE CAUSE CHE PORTANO UN SOGGETTO X A SOFFRIRE DEL DISTURBO BORDERLINE DI PERSONALITÀ?
Le ricerche condotte fino ad oggi sul disturbo borderline di personalità ritengono non sia possibile stabilire le cause esatte di tale patologia. È opinione diffusa che le origini del disturbo possano essere comprese da un punto di vista biopsicosociale, cioè tenendo conto dell’interazione tra fattori biologici, psicologici e sociali. A concorrere al suo sviluppo intervengono ad esempio fattori genetici-temperamentali e anomalie nei livelli di serotonina responsabili della vulnerabilità emotiva. Un ruolo chiave è ricoperto anche da esperienze precoci in un ambiente familiare invalidante. Infatti, all’interno di esso, l’espressione degli stati interni (pensieri, emozioni, sensazioni fisiche) del soggetto non solo non viene riconosciuta, ma spesso banalizzata o, addirittura, punita.
È STATO CONSTATATO CHE SIANO PREVALENTEMENTE LE DONNE A SOFFRIRE DEL DISTURBO BORDERLINE DI PERSONALITÀ. PERCHÉ?
Qui la risposta sta, probabilmente, nella combinazione di genetica e ambiente. Difatti, come sappiamo dagli studi sui big Five di McCrae e Costa, le donne sono in generale meno emotivamente stabili. Queste ultime, tendono a vivere le emozioni più intensamente e quindi sono più soggette a patologie il cui focus sta nella disregolazione emotiva.
CAPITA SEMPRE Più SPESSO CHE IL DISTURBO BORDERLINE DI PERSONALITÀ E QUELLO BIPOLARE VENGANO CONFUSI. QUALI SONO LE RAGIONI? I TRATTI CARATTERISTICI SONO SIMILI?
Esattamente; alcune caratteristiche sono simili. Chi soffre di disturbo bipolare alterna le fasi depressive a quelle maniacali. Proprio in quelle maniacali si possono verificare eventi di disregolazione simili a quelli che troviamo nel disturbo borderline di personalità. Tutto ciò è strettamente correlato ad episodi di estrema impulsività che possono portare all’uso di droghe, trasgressioni sessuali, spese folli, gioco d’azzardo eccetera.
A LIVELLO GENERALE, QUALI SONO LE FORME DI TRATTAMENTO DEL DISTURBO BORDERLINE DI PERSONALITÀ?
I trattamenti solitamente scelti per il disturbo borderline di personalità sono le psicoterapie. Tra tutte, quella principale è la Dialectical Behaviour Therapy, che punta a migliorare la gestione emotiva e il controllo degli impulsi. Sono spesso utilizzate anche la Schema Therapy e la terapia cognitivo comportamentale, che vanno a lavorare invece sulle erronee credenze del paziente. A volte, nei casi più gravi, si affiancano alla psicoterapia alcuni farmaci, perlopiù stabilizzanti dell’umore.
CONCLUSIONE
Guarire dal disturbo borderline di personalità non è possibile. Tuttavia, Marco Marino ci spiega che si può agire sui tratti del soggetto border in modo tale da consentirgli di convivere con più facilità con il proprio disturbo.
Per quanto concerne le terapie, lo psicologo si è premurato di non entrare eccessivamente nel merito in rispetto al proprio confine d’azione.
Marco Marino è uno psicologo iscritto all’albo degli psicologi della regione Calabria n. 2219.
Per contattarlo privatamente e richiedere una consulenza è possibile mandare una mail all’indirizzo: drmarcomarino@gmail.com.
Instagram: https://www.instagram.com/drmarcomarino/?hl=it
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