Vellutata in tavola. Le 5 ricette per un pasto di lusso
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Esistono in commercio, oramai, tantissimi piatti pronti. Tra le varie proposte è compresa anche la vellutata. Nel banco frigo dei supermercati, così come tra gli alimenti surgelati, le aziende alimentari fanno a gara per offrire cibi già preparati. Non sempre però sono così salutari ed è per questo che dobbiamo preferire i pranzi fatti in casa. La scelta dell’alimento a km zero, non trattato chimicamente, è già garanzia di successo. Il tocco fantasioso, che non deve mai mancare in una cucina che si rispetti, farà il resto. Oggi scopriremo le 5 migliori ricette per ottenere una vellutata degna di un ristorante pluristellato.
- Vellutata in tavola, primi passi
- Le 5 ricette migliori per una vellutata di lusso
- Conclusioni
1. Vellutata in tavola, primi passi
Prima di cominciare non si devono trascurare alcuni accorgimenti importanti. Innanzitutto occorre avere a disposizione una casseruola capiente con il suo coperchio e un tagliere per mondare e affettare le verdure. E’ buona regola usare gli utensili idonei per evitare di procurarsi tagli alle dita. Ovviamente, se si ha a disposizione un robot da cucina, alcuni passaggi saranno sicuramente più veloci. Certo è che il ritorno a fare tutto da sé procurerà una maggiore soddisfazione.
Usare il nostro tempo lavorando per il nostro benessere produrrà, a livello mentale, più gratificazione. Non dimentichiamo di utilizzare cucchiai e mestoli in legno naturale. A tal proposito si consiglia di controllare sempre che non abbiano screpolature o tagli nella parte che va a contatto con il cibo in cottura. In questo caso è meglio eliminarli per acquistarne dei nuovi.
Quelli vecchi, però, non vanno gettati via. Possono infatti essere usati per altro scopo. Per esempio, serve un bastoncino per sostenere una piccola piantina? Oppure occorre girare lo smalto ad acqua prima di adoperarlo con il pennello? Il cucchiaio vecchio in legno va benissimo.
Sono solo alcune idee ma chissà quante ne possono venire in mente. Tornando alla nostra cucina, armiamoci dunque di pazienza e cominciamo a mettere sul tavolo tutti gli strumenti adatti per preparare una deliziosa vellutata.
2. Le 5 ricette migliori per una vellutata di lusso
Esistono molte possibilità di fare una vellutata speciale e ricca di ingredienti salutari e gustosi. Ne scopriremo 5 tra le migliori in assoluto. Gli ingredienti sono molto semplici e facili da trovare nel negozio sotto casa. Se poi si abita fuori città ancora meglio. Un’azienda agricola campagnola è quello che può fare ulteriormente la differenza. Non dimentichiamo che la verdura a km zero è un ritorno alle buone abitudini di un tempo.
I prodotti tipici del nostro territorio, e soprattutto di stagione, hanno tantissimi aspetti positivi. E’ cibo più fresco, meno manipolato, molto più economico perché non incide alcun costo di trasporto o di passaggi nella filiera. Venendo al dunque, vediamo subito come possiamo realizzare le ricette per ottenere le migliori vellutate per la nostra salute.
Ricetta n. 1) Vellutata doppia zeta: zenzero e zucca
Ingredienti:
- zucca (preferibilmente Delica)
- un porro
- un rametto di rosmarino
- due foglie di salvia
- un gambo di sedano
- una patata media
- un pezzetto di radice di zenzero
- sale quanto basta
- pepe nero
- un cucchiaio di olio EVO
- una spolverata di pecorino DOP
Un accenno sulla zucca Delica. Questa varietà è una delle più amate oltre ad essere molto diffusa nel nostro territorio. Non ha dimensioni enormi per cui pesa circa un chilo e mezzo. Appena tagliata sprigiona un buonissimo profumo. Il sapore ricorda vagamente quello della castagna. Possiede molti valori nutrizionali ed è ricchissima di vitamina E. Contiene magnesio, potassio, calcio e fosforo. Piccola curiosità: le origini di questa zucca sono giapponesi ma oggi la si coltiva in tutto il territorio italiano.
Pulire e lavare la zucca, eliminando buccia e semi. Tagliarla a tocchetti direttamente nel tagliere. Pulire a parte il porro, la patata, il sedano e ridurli in pezzetti.
Preparare un brodo vegetale con porro, sedano, salvia e rosmarino e sale. Una volta pronto, togliere il rametto di rosmarino e tenere da parte i gusti rimasti. In una casseruola antiaderente versare l’olio e far saltare la zucca per due minuti. Aggiungere il brodo vegetale (con i gusti) e la patata. Continuare la cottura per circa venti minuti/mezz’ora dalla ripresa del bollore.
Togliere dal fuoco e frullare. A fine cottura grattugiare lo zenzero sulla vellutata, spolverare con pecorino e pepe. Impiattare e gustare ancora calda.
Il pecorino DOP, che viene prodotto unicamente con latte di pecora, darà il tocco finale. Essendo un formaggio senza lattosio sarà gradito a chi è soggetto ad intolleranza. Aggiunto alla vellutata serve per legare maggiormente gli ingredienti.
Ricetta n. 2) Vellutata di asparagi e uvetta sultanina
L’utilizzo di uvetta sultanina arriva dal nostro meridione ma è un’abitudine che giunge, in realtà, dai popoli arabi. Usarla nelle ricette dà un tocco agrodolce di tutto rispetto. Molto apprezzata da grandi e piccini, farà la differenza in questa ricetta di vellutata di asparagi. Prepariamo quindi tutti gli ingredienti per realizzarla.
Ingredienti:
- un mazzetto di asparagi
- una cipolla (meglio se Tropea)
- una grossa patata
- una carota
- un gambo di sedano
- qualche noce sgusciata
- due foglie di alloro
- sale quanto basta
- olio EVO
- pepe nero
- parmigiano reggiano
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Pulire e mondare tutte le verdure. Preparare un brodo vegetale con carota, cipolla, sedano, alloro, sale. Aggiungere anche la patata e gli asparagi direttamente nel brodo. Dopo una decina di minuti togliere gli asparagi e adagiarli su un piatto. Tenere da parte alcune punte (che serviranno per guarnire) e rimetterli nel brodo. Cuocere per altri venti minuti circa. A fine cottura, eliminare le due foglie di alloro e frullare tutto con il minipimer. Aggiungere l’uvetta sultanina, un cucchiaio d’olio, una spolverata di pepe, una di parmigiano reggiano e le noci sbriciolate. Infine guarnire con le punte di asparagi tenute da parte. Servire la vellutata ancora calda.
Gli asparagi hanno molti benefici in quanto sono ricchi di vitamine A, C, E. Sono inoltre utili per depurare l’organismo. Aiutano il regolare processo di eliminazione delle tossine tramite la diuresi. Il caratteristico odore che si manifesta nell’urina, è dovuto alla metabolizzazione dei composti solforati dell’asparago.
Ricetta n. 3) Vellutata di porro e speck
Ingredienti:
- due porri di medie dimensioni
- 30 gr di speck
- due grosse patate
- il succo di un lime
- sale quanto basta
- pepe nero
- olio EVO
- pecorino DOP
Lo speck, soprattutto se affumicato in modo naturale, darà un tocco di sapore in più a questa vellutata di porro. Se poi si tratta di quello dell’Alto Adige, cibo di eccellenza del nostro territorio, è aromatizzato con alcune spezie molto profumate. Presenta, tra l’altro, un alto contenuto proteico ma ne bastano davvero pochi grammi per insaporire maggiormente i nostri piatti.
Cuocere i porri e le patate in abbondante acqua salata. Dopo circa venti minuti aggiungere lo speck a pezzetti e lasciare bollire ancora per 5 minuti. Togliere dal fuoco e frullare il tutto con il minipimer. Aggiungere qualche goccia di succo di lime, un cucchiaio di olio, una spolverata di pepe e di pecorino. Servire la vellutata ancora calda. Non occorre aggiungere aromi in quanto lo speck ne contiene una buona quantità e le rilascia durante la cottura.
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Il porro ha proprietà essenziali per il nostro benessere. E’ un ortaggio della famiglia delle Liliaceae (come aglio, cipolla, scalogno). Per questo motivo il porro ha potere di disinfettare il tratto gastrointestinale ed è considerato tra i migliori antinfiammatori naturali.
Ricetta n. 4) Vellutata di ceci al profumo di scorzette d’arancia
Ingredienti:
- 200 gr di ceci (anche precotti vanno bene e sono più veloci da preparare)
- due foglie di alloro
- la scorza di un’arancia grattugiata
- sale quanto basta
- olio EVO
- due carote medie
- pepe nero
I ceci sono ricchi di proteine vegetali. Non dovrebbero mai mancare in cucina. Contengono potassio e sono una vera fonte di benessere per il nostro organismo. In Italia ci sono tantissimi piatti tipici dove vengono utilizzati questi legumi, specialmente in due regioni come Liguria e Toscana. La vellutata di ceci è una possibilità pratica e veloce di preparare un piatto unico, sano e nutriente in tutta Italia.
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Se disponete di una casseruola in coccio, potrebbe fare davvero la differenza. Mettere i ceci in acqua salata con l’aggiunta dell’alloro, di un pizzico di sale e due carote medie. Lasciar cuocere per circa venti minuti quindi togliere dal fuoco, eliminare l’alloro e frullare con il minipimer. Versare nei piatti ancora calda e aggiungere un cucchiaio d’olio, il pepe e la scorza di arancia non trattata.
E’ talmente saporita che non occorre aggiungere formaggio grattugiato ma dipende ovviamente dai gusti personali.
Ricetta n. 5) Vellutata di cavolfiore e castagne
Ingredienti:
- un cavolfiore
- qualche castagna fresca
- un gambo di sedano
- uno spicchio d’aglio
- un rametto di rosmarino
- pepe nero
- la scorza di limone grattugiata
- sale quanto basta
- olio EVO
- un cucchiaio di aceto balsamico
Il cavolfiore fa parte delle crucifere che sono considerate un alimento salva vita perché capace di prevenire i tumori. Ciò che a volte fa desistere dal cucinarlo è l’odore che sprigiona. Per ovviare e diminuire questo inconveniente basta aggiungere un cucchiaio di aceto nell’acqua di cottura. Ecco perché nella ricetta di questa vellutata verrà utilizzato quello balsamico. Darà un tocco maggiore anche al sapore rendendola agrodolce quanto basta.
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In una casseruola capiente far bollire il cavolo con le castagne, il gambo di sedano, l’aglio e il rosmarino. Aggiungere anche il cucchiaio di aceto direttamente nella stessa acqua. Far cuocere per circa 30 minuti. Togliere dal fuoco ed eliminare il rametto di rosmarino. Frullare tutto con il minipimer. Impiattare la vellutata ancora calda e aggiungere la scorza grattugiata di un limone (che dev’essere non trattato) e il pepe. Infine un goccio di olio extravergine e, se si desidera, una manciata di parmigiano reggiano.
3. Conclusioni
Quando abbiamo a disposizione degli ingredienti naturali e sani, si otterrà un ottimo risultato. Certo è che in cucina occorre aggiungere un altro importante ingrediente: il tocco di fantasia. Immaginare cosa può abbinarsi meglio tra i vari sapori non è una dote. E’ esperienza. Più si fanno esperimenti, più si impara. Come per tutte le vicende della nostra vita, anche in cucina vale la stessa regola. Bisogna provare e riprovare per scoprire la giusta quantità di un ingrediente piuttosto che un altro. Oppure rielaborare più volte una ricetta per capire qual è la corretta sapidità o la consistenza che si vuole ottenere.
Ricordiamo comunque che l’inverno mette a repentaglio la nostra salute ed ogni malanno si combatte primariamente a tavola. Un piatto caldo, come la nostra vellutata, è un modo per avere del benessere immediato. Variandone poi gli ingredienti, avremo la garanzia di non renderla mai ripetitiva. Mettere in tavola un piatto dal sapore unico è una piacevole esperienza per tutta la famiglia. Una volta seduti a tavola, ci si potrà dedicare a scoprire tutti gli ingredienti della ricetta. Si potrà svolgere una specie di gioco a premi. Chi li indovinerà tutti, avrà la possibilità di mettere nel piatto il fondo della pentola, quello da sempre più ricco e gustoso.
Disclaimer
Le informazioni riportate rappresentano indicazioni generali e non sostituiscono in alcun modo il parere medico.
Lella Leonardi
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