PANDEMIA CORONAVIRUS: VEDIAMO LE PEGGIORI DELLA STORIA
La storia ci racconta molti casi di pandemia accaduti nel mondo. Concentriamoci su quelli che si sono verificati nel secolo scorso per arrivare sino ai giorni nostri. Tanti di noi ne avranno ancora memoria e ricorderanno sicuramente i dettagli che elencherò nell’articolo.
- NUOVI VIRUS SUL NOSTRO PIANETA
- EPIDEMIE E PANDEMIE: QUALI DIFFERENZE?
- MALATTIE DELL’ULTIMO SECOLO
- INFLUENZA SPAGNOLA, PANDEMIA DI INIZIO VENTESIMO SECOLO
- MERS: EPIDEMIA E NON PANDEMIA MA UGUALMENTE MOLTO PERICOLOSA
- FEBBRE SUINA A-H1N1
- EBOLA
- AVIARIA
- FEBBRE DEL NILO
- E CHIUDIAMO CON SARS
- CONCLUSIONI
NUOVI VIRUS SUL NOSTRO PIANETA
Nel nostro pianeta emergono ogni dove dei nuovi virus. Più andiamo avanti più notiamo che nascono ceppi influenzali resistenti ai farmaci e per i quali non sussiste la padronanza di combatterli da soli con l’aiuto dei nostri anticorpi. Questo accade perché si tratta di virus che generano malattie nuove e che non abbiamo mai sperimentato prima. Per questo motivo il nostro corpo appare così indifeso tanto da farci preoccupare e rimanere in costante stato di allerta.
EPIDEMIE E PANDEMIE: QUALI DIFFERENZE?
Quando ci si trova di fronte a malattie epidemiche, la situazione rimane circoscritta in un determinato luogo o Nazione. La malattia può essere provocata da una fonte esterna quando un largo gruppo di persone è stato esposto ad un agente infettivo (tramite il cibo, l’aria, l’acqua contaminati). Può anche essere dovuta ad una forma virale che si propaga con facilità tra essere umani (come accade per le normali influenze) ma il nostro sistema immunitario, aiutato dai farmaci, riesce a tenere la malattia sotto controllo. Diversa è la situazione nella pandemia. In questo caso ci troviamo di fronte ad un virus molto aggressivo per cui il contagio avviene celermente e può colpire a tappeto la popolazione mondiale. E’ un virus nuovo e il genere umano non ha le difese immunitarie pronte per contrastarlo. Inoltre non esistono in commercio farmaci con principi attivi adatti a debellarlo. Questo è ciò che sta succedendo nel periodo che stiamo vivendo, il Coronavirus si propaga con estrema facilità e sta tenendo in scacco il mondo intero. La partita non è ancora finita per cui ci sono buone speranze di riuscita. Basta fare la mossa giusta.
MALATTIE DELL’ULTIMO SECOLO
Dall’inizio del 1900 ad oggi abbiamo avuto epidemie e pandemie di diverso tipo. Ne siamo sempre usciti, questo è il messaggio che può rincuorarci tutti e trasmetterci positività. A memoria, forse, non le ricordiamo bene per cui merita leggerne qualche informazione. Farò un piccolo riassunto per ognuna e alla fine tireremo le somme insieme.
INFLUENZA SPAGNOLA, PANDEMIA DI INIZIO VENTESIMO SECOLO
Iniziamo con un evento che colpì anche il nostro Paese nel periodo 1918-1920. Ci sono stati circa 50 milioni di morti in tutto il mondo per insufficienza respiratoria. E’ stata la più grave pandemia mai accaduta e colpì soprattutto giovani adulti. Medici e scienziati, per dare una giustificazione a questo fatto, trovarono un’ipotesi plausibile ed era quella di ritenere il virus talmente aggressivo che causava nelle persone giovani un’eccessiva reazione del sistema immunitario tanto da far salire in modo esponenziale i globuli bianchi e provocare la morte. Molti bambini e anziani, con sistema immunitario più debole, riuscirono infatti a salvarsi.
MERS: EPIDEMIA E NON PANDEMIA MA UGUALMENTE MOLTO PERICOLOSA
Un’altra sigla che abbiamo già sentito nominare, Mers. Il nome esatto di questo virus è MERS-CoV ed è l’acronimo inglese di Middle East Respiratory Syndrome vale a dire la sindrome respiratoria del Medio Oriente. Come possiamo immaginare si presentò nei Paesi Sauditi e colpì vaste aree di popolazioni in Giordania e Arabia, tra la fine del 2012 e l’inizio del 2013. Arrivò anche in Europa portata dalle persone che intrapresero viaggi in quelle località. Questo virus causò difficoltà respiratorie tanto da divenire letali. I morti furono circa un migliaio.
FEBBRE SUINA A-H1N1
Non molto tempo fa siamo stati in allarme per questo ceppo di influenza chiamata A-H1N1. Era infatti il 2009 e questa pandemia colpì diverse Nazioni al mondo. Ci furono circa duecentomila morti soprattutto in America. Come per gli altri virus influenzali, la difficoltà respiratoria è il comune denominatore che lo rende letale. Ai giorni nostri ci si ammala ancora di A-H1N1 ma esistono vaccini e farmaci per contrastarlo.
EBOLA
Solo a pronunciarne il nome si percepisce una certa inquietudine. E’ un virus davvero molto pericoloso ed è stato scoperto nel 1976 in Africa. La propagazione maggiore di Ebola fu nel periodo 2013-2016. La malattia non si trasmette per via aerea come per tutti gli altri virus. Pare che sia provocata dagli scimpanzé malati con i quali si entra in contatto per cui è molto difficile che possa evolvere in tutto il mondo. Non per questo, però, la malattia è meno pericolosa. Anzi. Fu letale in quasi dodicimila casi ed è molto temuta ancora oggi. I sintomi sono simili a quelli influenzali ma l’evoluzione del virus porta alla morte per febbre emorragica. L’Organizzazione Mondiale della Sanità non ha evidenziato il rischio che possa tramutarsi in pandemia. Ai viaggiatori che si recano nel continente africano viene comunque raccomandato di porre la massima attenzione per evitare di contrarre la malattia.
AVIARIA
Un altro virus ha minacciato il mondo nel secolo scorso. Circa cento anni fa un ricercatore lavorò su questo virus che aveva riscontrato nei polli. Non si conosce la motivazione ma il virus causò una sindrome influenzale che si diffuse in America negli anni ’20. Non si ebbe subito una grave epidemia ma nei decenni a venire il virus si potenziò tramutandosi. Chiamato comunemente Aviaria, ha ricominciato a svilupparsi in Cina alla fine del secolo scorso, nel 1997, e successivamente colpì diverse Nazioni sino ad arrivare in Europa nel 2005, trasformandosi continuamente. In realtà si tratta del ceppo di virus H5N1 e si presentò nuovamente nel pollame e negli uccelli migratori. Le mutazioni di questo virus sembrerebbero non ancora concluse e ogni anno si presentano varianti dello stesso ceppo. Nel tempo abbiamo avuto simili epidemie denominate H7N7, H9N2, H7N2, H7N3, H7N9. Grandi abbattimenti di volatili furono le prime pratiche da adottare presso gli allevamenti a livello mondiale per contenere la diffusione del virus. Ancora oggi l’influenza Aviaria provoca effetti letali tra gli esseri umani. Le maggiori cause sono difficoltà respiratorie e disturbi gravi al fegato e ai reni. C’è da ricordare anche che, una variante dell’Aviaria, siglata Asiatica-H2N2 chiamata più comunemente l’influenza di Hong Kong, colpì la Cina verso la metà del secolo scorso. E’ un ceppo di influenza che continua a tramutarsi ma non fa più temere il peggio grazie ai farmaci ed ai vaccini ora disponibili.
FEBBRE DEL NILO
Un’altra malattia che abbiamo sentito nominare almeno una volta è la febbre del Nilo. Viene scoperta intorno alla metà del secolo scorso in Egitto. Colpì maggiormente il nord Africa ma nel 1996 cominciò a diffondersi anche in Europa e in America. Anche questo virus arriva dagli animali, precisamente dai cavalli. Gli esseri umani possono contrarre la malattia se punti da zanzare e da zecche entrate in contatto con un cavallo infetto. La malattia provoca febbre altissima che può tramutarsi in meningite ed encefalite. La mortalità sopraggiunge se non si interviene in tempo. L’Italia pone molta attenzione per contenere la diffusione del virus ed il nostro Ministero della Salute, in concerto con gli Istituti Zooprofilattici e con i veterinari, svolge attività di costante sorveglianza su tutto il territorio.
E CHIUDIAMO CON SARS
Il virus SARS (nome corretto SARS-CoV) si presentò in quasi tutta l’Asia tra la fine del 2002 e sino all’estate del 2003. Ci furono quasi mille decessi e fu un’epidemia di vasta dimensione. Causava gravissimi problemi respiratori alle persone anziane e a quanti avevano patologie pregresse. Quello che invece ci fa riflettere è che il SARS-CoV, nel quasi ventennio successivo, ha subìto una mutazione diventando il SARS-CoV-2 prendendo caratteristiche di pandemia, quella che si è affacciata sul nostro pianeta a fine 2019 e che ha ispirato gli scopritori a chiamare questo virus più comunemente COVID-19 (Coronavirus). Tutti i giornali e i mass-media ci inondano continuamente con gli aggiornamenti al riguardo. Non sarebbe corretto elencarvi sintomi ed evoluzioni del Coronavirus in quanto, oramai, tutti sappiamo cosa è giusto fare per contenerne la diffusione. Passerei quindi immediatamente alle conclusioni.
CONCLUSIONI
L’OMS (acronimo dell’Organizzazione Mondiale della Sanità) monitora costantemente le evoluzioni di tutte le malattie per intervenire celermente nel caso di trasmissioni di nuovi ceppi virali. Fortunatamente siamo in un’era in cui possiamo disporre di informazioni in tempo reale ed evitare che certe situazioni possano sfuggire di mano. Certo, qualcuno dirà, ma con il Coronavirus perché è accaduto? Lasciando da parte profezie, la ricerca di fantomatici “capri espiatori” e quant’altro, ciò che possiamo fare è non farci sopraffare dalla psicosi. E’ vero, dobbiamo stare lontani dai nostri cari e dai nostri amici, dobbiamo trascorrere del tempo reinventando qualcosa da fare e non ne siamo più abituati perché le agende fitte in questo momento devono rimanere nel cassetto, dobbiamo cambiare per un periodo il nostro stile di vita. Non abbattiamoci, però. La vera lotta al virus comincia da noi stessi, pensando positivamente. Il problema esiste ma noi rafforziamo la nostra “arma invisibile” che è enormemente efficace: NON PERDIAMO LA GIOIA DI VIVERE.
Lella Leonardi
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