Onde Theta: eterna giovinezza e buona memoria. Cosa c’è di vero?
Il cervello fino ad ora non è stato studiato nella sua interezza. Non si conoscono ancora tutte le possibilità di questo organo così delicato e così importante. Ricco di attività si basa sull’emissione di onde di diverso tipo. Oggi scopriremo cosa sono le onde Theta e perché sono così fondamentali per la nostra salute.
- Onde cerebrali
- Scopriamo meglio le onde Theta
- Come allenare il cervello
- L’allenamento del cervello è sufficiente?
- Conclusioni
1. Onde cerebrali
Il cervello emette continuamente onde cerebrali. Questo accade grazie ai neuroni che, tramite la loro attività elettrica, emettono impulsi oscillanti. Da qui nasce la definizione di onde. Si dividono in cinque comparti. Elenchiamo di quali si tratta.
Onde Delta
Si riscontrano durante le fasi del sonno ma soprattutto in quella Rem. Sono molto basse ed hanno una frequenza tra 1 e 3 Hertz. Le onde Delta nei bambini sono molto attive e si generano meno in età adulta. Ecco un motivo per cui gli anziani dormono poche ore.
Onde Theta
Le onde Theta sono quelle responsabili della memoria. Nell’articolo capiremo meglio perché sono così fondamentali. Si ritengono molto importanti e si stanno facendo parecchi studi in proposito. La frequenza varia tra 4 e 8 Hertz. Occorre stimolarle nella giusta misura. La capacità di immaginazione, per esempio, aiuta ad attivarle correttamente.
Onde Alfa
Le onde Alfa vengono prodotte nei momenti di relax e meditazione. La frequenza varia da 8 a 13 Hertz. Rimangono attive nei momenti di riposo ma non di sonno. Si riscontrano nel cervello, infatti, fino a che non ci si addormenta.
Onde Beta
Le onde Beta hanno una frequenza tra 12 e 33 Hertz. Si presentano nel nostro cervello quando ci si dedica a qualche attività. Soprattutto si generano quando ci applichiamo con la massima attenzione. Per questo sono assai veloci e compaiono soltanto nel periodo di veglia.
Onde Gamma
Le onde Gamma sono davvero velocissime. La loro frequenza va da 25 a 100 Hertz. Si riscontrano quando l’attività cerebrale è intensissima. Per esempio sono presenti in tutti gli stati di euforia.
2. Scopriamo meglio le onde Theta
Le onde Theta sono quelle che servono alla memoria per assorbire le informazioni che giungono dall’esterno. Soprattutto se sono correlate da emozioni tranquille e positive. La loro attività migliore è quella lenta. Questo permetterà di ricordare gli eventi per maggior tempo o addirittura per sempre. Al contrario, più saranno veloci più dimenticheremo in fretta. Abbiamo visto che la frequenza delle onde Theta è compresa tra 4 e 8 Hertz. Diversi studi sono stati fatti in proposito. L’oscillazione lenta, è stato dimostrato, aiuta la memoria a salvare le informazioni.
Questo è stato oggetto degli studi del professor Vincenzo Romei, ricercatore italiano che li ha pubblicati sulla rivista PloS Biology. Il professor Romei, ordinario in Neuroscienze Cognitive presso l’Università di Bologna, ha studiato attentamente l’attività oscillatoria cerebrale. Ha quindi scoperto che le onde Theta sono quelle che si attivano quando alleniamo il cervello senza alcuna forma di stress. Non basta quindi fare continui esercizi di memoria ma occorre svolgerli con serenità e positività mentale. In questo modo le onde Theta verranno prodotte più lentamente migliorando i risultati del nostro cervello soprattutto in età avanzata. Sono davvero le migliori per l’eterna giovinezza del nostro cervello.
3. Come allenare il cervello
Ben sappiamo che ricordare i numeri di telefono ha sempre aiutato a mantenere una buona memoria. E’ utile, per avere un cervello sano, non smettere mai di apprendere. Leggere, studiare, applicarsi in mansioni nuove (soprattutto difficoltose) ci offrirà la possibilità di tenere il cervello allenato. Oramai è certo che una buona memoria aiuta tutto l’organismo a non invecchiare. Attivare la mente, allenandola costantemente, contrasta anche i radicali liberi. Ora più che mai è importante non sottovalutare questi aspetti. Esistono purtroppo molte nuove malattie. Quelle degenerative del cervello sono in aumento tra la popolazione e non soltanto nella terza età. Si stanno verificando molti casi di morbo di Alzheimer o di Parkinson in soggetti di 50-60 anni.
4. L’allenamento del cervello è sufficiente?
Abbiamo visto come le onde Theta lente diano grande supporto al nostro cervello. Apprendere lentamente ma costantemente nel tempo aiuta a memorizzare meglio. Però non basta. Occorre anche svolgere una vita sana. Attività motoria o sportiva, che dir si voglia, diventa indispensabile. Combattere lo stress è fondamentale. E’ utile dedicarsi ad un buon sonno di almeno 7-8 ore.
Il cibo non deve essere trascurato ma è chiaro che si sta parlando del “buon cibo”. Gli alimenti biologici, ad esempio, sono da preferire. Non contengono diserbanti e antibiotici chimici dannosi per il nostro cervello. La memoria, insomma, va tenuta allenata con tutte le varianti. Certo è che qualsiasi esperienza facciamo, sia sportiva o di alimentazione, verrà ricordata se l’abbiamo trascorsa in modo piacevole. Applicarsi con passione in tutto ciò che svolgiamo è la prima regola di benessere per il nostro cervello.
5. Conclusioni
Esistono tantissime tecniche anti-age per il corpo. Ci sono creme per far ringiovanire la pelle. In commercio troviamo integratori per mantenerci più sani. Usiamo le diete per essere fisicamente più affascinanti. Cerchiamo allora di ringiovanire anche il nostro spirito. Attiviamo le nostre onde Theta che sono quelle che accompagneranno la salute del cervello nel tempo. Che ce ne facciamo di un corpo snello, scattante, giovane e attraente se subentrano disturbi irreparabili alla nostra memoria? Una riflessione alla quale tutti sappiamo sicuramente darci la giusta risposta.
Disclaimer
Le informazioni riportate rappresentano indicazioni generali e non sostituiscono in alcun modo il parere medico.
Lella Leonardi