MAURIZIO CASAGRANDE: COSA BOLLE IN PENTOLA?
Lui è un personaggio che non ha bisogno di presentazioni. Stiamo parlando di Maurizio Casagrande, attore e regista italiano, ma non solo: comico, musicista e anche amante della buona cucina. A proposito di ciò, assieme alla sua compagna (la bellissima Tiziana De Giacomo), ha ideato su Facebook un format sul food, dove le ricette più saporite del Bel paese, sposano la comicità indiscussa di un grande professionista. Il tutto amalgamandosi in un matrimonio di sapori e risate che ha stuzzicato anche la TV, con degli sviluppi che assaggeremo auspicabilmente in un futuro non proprio lontano. Le ricette che ci propone il simpaticissimo Maurizio, riflettono senz’ombra di dubbio il suo temperamento speziato e saporito, tipico della sua terra. Dopo avervi deliziato quindi con questo antipasto, andiamo a scoprire meglio di cosa si tratta. Mettetevi comodi perché ci sarà da leccarsi i baffi.
Abbiamo visto che sulla tua pagina Facebook fai spesso dirette video di cucina, con ricette ghiotte e accessibili a tutti, ma in chiave divertente ed ironica. Com’è nata l’idea di questo format sulla cucina?
Tutto è cominciato dalla passione per la buona cucina che condivido con la mia compagna Tiziana. Quando invitavamo amici a cena, durante la preparazione delle pietanze, ci capitava spesso di battibeccare e litigare in modo goliardico, provocando l’ilarità dei nostri amici ospiti a cena. Già all’epoca, un pizzico di inventiva, iniziava a frullarmi per la testa. Ma l’idea del format ha incominciato a lievitare concretamente, quando ho maturato la convinzione di voler condividere con i miei amici dei social tutto ciò.
Navigando sul web, ho avuto modo di assaporare tantissimi video culinari proposti in tutte le salse, molti dei quali realizzati anche in modo scadente, insipido e noioso. Quindi mi sono detto: << Qui tutti cucinano e l'unico che non può cucinare sono io? >>. Inoltre i nostri video sono adornati dalla presenza di uno chef che non ha le mani in pasta e non tocca nulla, ma che fa da supervisor. Non a caso, l’idea è proprio quella di giocare sul fatto che non ci sia un vero e proprio cuoco: non c’è la presunzione di dover realizzare ricette da chef stellato, che la gente non possa ricreare a casa propria.
Il format che sforniamo su Facebook invece è rappresentato da ricette semplici ma saporite, per far fronte alle necessità di un pubblico normale, fatto di gente normale e non di esperti. Oltre a deliziare il palato con questi piatti appetitosi e squisiti, offriamo anche delle dritte sui prodotti culinari senza saccenteria, come fossero consigli utili dati da esperti ad amici e conoscenti. E’ giusto precisare che la chiave comica non va a sminuire però il meccanismo preciso di preparazione del piatto e la fedeltà alla ricetta originale, quest’ultima consigliata sapientemente da uno chef esperto, nonostante la preparazione spetta a noi.
“Qui tutti cucinano e l’unico che non può cucinare sono io?”
Nella realizzazione del format, quanto pensi abbia influito la tua indiscussa bravura artistica di attore e regista?
Io faccio la parte di quello che cucina e che rimprovera o viene rimproverato dalla compagna (che sarebbe poi quello che in realtà accade anche a telecamere spente). Il meccanismo che si innesca e la situazione tragicomica che ne deriva, ricordano molto la celebre coppia Sandra e Raimondo Vianello. Noi prepariamo situazioni divertenti, centrifugandole e riversandole in una post produzione fatta da me.
E’ proprio il fatto di intervenire direttamente in prima persona, grazie alla mia passione per il montaggio, a rendere i video unici e divertenti con quel pizzico di stile amatoriale, ma comunque infarciti di qualità professionale. E per me la qualità è importante e ripaga sempre: è finita l’era acerba della sperimentazione del web, oggi anche chi è alle prime armi, deve considerare appetibile il fatto di girare video di qualità.
Ma non è finita qui! Nonostante la qualità del format, condita da professionalità ed esperienza, la ciliegina sulla torta è rappresentata dal fatto che le puntate sono registrate in tempo reale. Una scena intera dura 30-40 minuti, mondando le scene superflue di attesa cottura o scene insipide, sono riuscito a ricreare quell’autenticità raw delle scene reali che vedono i nostri amici quando sono a cena da me, ma con il plus di farlo vedere anche agli amici di Facebook.
“E’ finita l’era della sperimentazione web, i contenuti devono essere di qualità”
“Qui nessuno è chef” è il nome geniale del format: l’hai ideato tu?
Sì, l’ho partorito io e sarebbe una via di mezzo tra la celebre frase in dialetto napoletano “Cà necioun è fess” e la frase più italiana “Qui nessuno è scemo”. Essendo abituato ad impastare le parole per esigenze lavorative, mi è venuto del tutto naturale ideare un titolo che arrivasse diretto allo spettatore, per permettergli di pregustare, ciò che poi si vede nei video. Sicuramente gli inesperti che non masticano bene le parole e che non sono abituati a giocarci su, potrebbero avere delle difficoltà iniziali nell’attribuzione di un nome. Ma con il giusto impegno, ci si può dilettare comunque nella creazione di titoli ammiccanti
Il format è già arrivato alla nona puntata: possiamo sperare di avere la tua compagnia ancora per molto, oppure il progetto vede già un finale?
Quello che avete assaggiato sino ad ora è solo l’antipasto. Per il momento faremo un break per la stagione estiva e dopo aver terminato questo primo piatto… ehm pardon, primo ciclo di riprese, incominceremo con un secondo step, che sarà ancora più succulento e appetitoso in quanto presenterà almeno una novità.
Ti andrebbe di darci un’infarinatura a riguardo?
La prima novità sarà rappresentata dal fatto che a cena inviteremo degli ospiti (famosi e non), che assaggeranno le prelibatezze culinarie che prepareremo e sicuramente non sono esclusi colpi di scena e altre sorprese. Ma non scoperchiamo troppo la pentola!
La tua pagina Facebook è seguita da ben oltre 150 mila persone, sono numeri importanti: che importanza dai ai social networks?
Sono una persona che attribuisce grande importanza e attenzione al pubblico da sempre. Ho incominciato a relazionarmi con i miei fan quando il contatto con il pubblico era ancora tramite la cassetta della posta, poi si è passati allo scambio di email ed ora con i social si interagisce in maniera più diretta ed immediata. Inoltre sono sempre stato attento a spinare le ultime tendenze nell’ambito della comunicazione.
Sarebbe bello che i giovani percepissero il retrogusto di tutto l’iter di sviluppo tecnologico che ha portato ad essere dove siamo oggi a livello di social networks. Infatti è proprio ai millennials che vorrei rivolgermi e dar loro un consiglio: non bisogna mai scegliere superficialmente gli idoli o i “personaggi” da seguire privi di talento o che non abbiano nulla da insegnare. Bisogna sempre selezionare e mondare chi seguire, perché a volte anche il sale può sembrare zucchero ed i cattivi esempi vanno emarginati e non adulati.
“A volte anche il sale può sembrare zucchero”
Qual è il principale target di utenti social che ti seguono?
Ho un pubblico eterogeneo e variegato. Gli utenti che mi seguono rientrano nel range d’età che va dai 30 anni in su e sono rappresentati da gente comune che cucina ed ama imparare a creare ed assaporare nuove ricette gustose e gradevoli. Infatti anche se è vero che nei video le risate sono assicurate, le ricette sono condite da estrema serietà ai fornelli e adornate da una cura nel dettaglio al momento dell’ impiattamento. La cosa interessante è dovuta al fatto che anche il pubblico senior mi segue parecchio: ricordo che in una puntata abbiamo preparato i famosi “Spaghetti alla Gennaro”, piatto preferito di Totò. In quella specifica occasione, ci sono stati tantissimi commenti ed ho ricevuto molti messaggi da gente di età avanzata.
Tornando alla tua passione per la buona cucina, cosa mangia tutti i giorni Maurizio? Sei attento nel seguire un’alimentazione sana ed equilibrata?
Certo. Cerco di mangiare il più possibile cibi salutari, infatti consumo una quantità davvero cospicua di frutta, verdura ed ortaggi, soprattutto crudi. Riesco a sgranocchiare i cavoli così come sono crudi, ovviamente se non si è abituati, bisogna incominciare con quantità più esigue e poi man mano aumentare le dosi. Adoro anche mangiare biologico, soprattutto i prodotti della nostra terra, concetto magari forse in contrasto con il trend culinario esterofilo che caratterizza i nostri giorni. Inoltre sono una persona alla quale piace stare attenta a quello che mangia tutti i giorni (in termini di dosi e qualità) e poi una volta ogni tanto, godersi lo strappo alla regola, che fa anche bene alla mente e all’anima. Ma dev’essere l’eccezione e non la regola!
Segui delle diete in particolare?
Non seguo una vera dieta per antonomasia, ma sicuramente cerco di variare il più possibile gli ingredienti ad ogni pasto. Mangio tutto nelle giuste porzioni, senza mai esagerare e seguendo un regime dietetico ipocalorico, per evitare di ingrassare. Per contro, non sarebbe neanche salutare scendere troppo giù con l’ago della bilancia, ritrovandosi sottopeso: conosco gente che pur di rientrare in certe taglie canoniche, fanno una vita d’inferno, perdendosi il gusto della vita. Una persona deve stare bene ed essere equilibrata anche mentalmente e per fare ciò, una “bella mangiata” ogni tanto è sacrosanta.
Chi ti segue può riconoscere il fatto che tu tenga a mantenerti in forma e ad essere sempre impeccabile in ogni occasione: pratichi dello sport o comunque fai attività fisica per cercare di essere sempre fisicamente al top?
Sicuramente non sono un grande sportivo, ma non appena posso, cerco di amalgamare un po’ di cyclette con la passeggiata a passo sostenuto. Amo davvero tanto camminare e credo che questo sia uno degli ingredienti fondamentali per mantenersi in forma.
Per il tuo benessere psicofisico, pratichi dello yoga, cerchi di meditare o ti affacci a qualche terapia naturale in particolare?
Adoro il mare e quindi tutto ciò che concerne la talassoterapia. Infatti quando arriva la bella stagione, sono solito trascorrere del tempo ad Ischia anche per coccolarmi alle terme, dove mi rilasso e godo degli effetti benefici che ne derivano. Anche la musicoterapia ha dei poteri magici per il benessere psicofisico: la musica è il virus più inguaribile che si possa prendere, regala emozioni uniche che solo chi suona può capire. E’ un amante meraviglioso, anche perché non ti tradisce, nè delude mai. E’ la terapia più dolce in assoluto, ma che non provocherà mai diabete in quanto priva di effetti collaterali. Quindi gustatela a volontà!
Più in generale considererei qualsiasi condizione che appaghi la mente, come terapeutica, non a caso la mia filosofia di vita è:
“Quello che appaga la tua mente, non è mai tempo perso, mai!”
Sono convinto che viviamo per quello. Il fulcro di tutto dev’essere il nostro benessere psicofisico, l’arricchimento costante della nostra essenza più intima, della nostra anima. Io stesso infatti, cerco di nutrire questa parte interiore della mia persona e di mantenermi giovane, facendo sempre innumerevoli attività e cercando frequentemente di aderire ad iniziative nuove, che mi facciano stare bene.
Inoltre, durante il processo che ci porta all’autorealizzazione e quindi di conseguenza al nostro obiettivo di vita, trovo sia prezioso godere della cremosità di ogni attimo, di ogni esperienza e dare il giusto valore alle cose. Altrimenti sarebbe come inserire il preziosissimo tartufo bianco in un minestrone di verdura: il sapore pregiato e delicato del tartufo, verrebbe così eclissato da quello ben più prepotente, degli altri ingredienti. Ecco, la vita va vissuta così, cogliendo il giusto valore delle cose ed assaporando i frutti lentamente, per non perderne il sapore autentico.
“Gli ingredienti che scegliamo tutti i giorni, creano la ricetta segreta della nostra vita”
Vorrei farti un’ultima domanda: quali sono i tuoi progetti futuri?
Attualmente faccio parte del cast del cinepanettone “Amici come prima”, con Massimo Boldi e Christian De Sica ed in teatro sono impegnato con una nuova commedia che si chiama “Mostri a parte”, che ci fornisce un occhio ironico e un po’ amaro (ma maggiormente comico) sulla televisione e sul mondo dello spettacolo. Io sono quello che è cresciuto seguendo i mostri sacri, oggi si seguono i mostri solamente.
Eccoci giunti ad assaporare il dolce di questo ricco menù di degustazione che farebbe invidia anche ad uno chef stellato. Le duemila parole dell’articolo, non sono state del tutto sufficienti a tradurre un’intera ora di chiacchierata telefonica con il simpaticissimo Maurizio Casagrande. Sessanta minuti in cui ho potuto assaporare la piccante ma decisa lungimiranza di una persona che realizza i propri sogni, che vive un successo in netta crescita e che ama in maniera incondizionata e corrisposta una compagna che tende a nominare ripetutamente, perché la cucina si sa, è soprattutto amore. La cena è servita, quindi…tutti a tavola!
L’articolo originale lo trovate qui