Le acque minerali non sono tutte uguali. E’ importante scegliere?
Un tempo non era abitudine dissetarsi con le acque minerali. Nel dopoguerra tutte le famiglie bevevano l’acqua del rubinetto o dalle fontane. Nessuno notava quella particolare “pesantezza” che siamo abituati oggi a nominare spesso. Nelle città non sgorgava tanto “leggera” ma in molte zone si, come accade ancora oggi in alta montagna. Lasciamo da parte l’abitudine che intorno agli anni ’60 prese piede, come quella di addizionare l’acqua per renderla frizzante.
Chi di noi, lo chiediamo a quelli più in là con gli anni, non ha mai utilizzato la polverina in bustina da versare direttamente in bottiglia? Adesso si chiama acqua gassata e fa tante bollicine grazie all’aggiunta dell’Anidride Carbonica alimentare. Avviamoci a scoprire perché le acque minerali sono diverse tra loro e come si fa a riconoscere quella più adatta al nostro organismo.
- Le acque minerali sulla nostra tavola
- Accorgimenti utili durante l’acquisto delle bottiglie di acqua
- Conclusioni
1. Le acque minerali sulla nostra tavola
In molte zone d’Italia non si porta più in tavola l’acqua del rubinetto. Sicuramente la nascita di tantissime aziende, con stabilimenti presso le migliori sorgenti, ha fatto sì che il giro d’affari incrementasse notevolmente. Oramai la maggior parte delle famiglie italiane acquista regolarmente l’acqua minerale, sia essa naturale o gassata. Forse per questioni di gusto e leggerezza, si sceglie di bere l’acqua in bottiglia. Negli ultimi tempi si è riscontrato che c’è di nuovo maggiore interesse verso le bottiglie in vetro.
Le prime produzioni di acque minerali, infatti, venivano vendute in cestelli che non risultavano affatto pratici per il loro stoccaggio. La bottiglia in vetro è, non solo più pesante, ma è a rischio rottura durante le varie manovre. Ecco perché, con l’avvento della plastica, ci siamo trovati con bottiglie di tutti i tipi e reperibili ovunque. L’ambiente, ovviamente, non ringrazia. Il vetro è sicuramente migliore, più sicuro e igienico. Rientra infatti tra le giuste abitudini quotidiane anche se richiede una certa fatica per l’approvvigionamento. Il beneficio però è davvero essenziale.
2. Accorgimenti utili durante l’acquisto delle bottiglie di acqua
Solitamente, molta gente acquista le acque minerali senza verificarne l’etichetta. A volte ci si rivolge verso una determinata marca, magari vista nelle pubblicità. E’ bene, comunque, controllare ciò che è indicato nel retro della bottiglia. Vale a dire che è indispensabile osservare tutte le componenti che risultano dall’analisi chimica effettuata. Già da questo si potrebbe identificare se le acque minerali, che stiamo per comprare, siano più leggere o no. Soltanto così sarà possibile identificare quella più adatta da portare in tavola. Scopriamo qualche informazione utile riguardo i principali dettagli indicati in etichetta.
Conducibilità elettrica
Cosa significa conducibilità elettrica? Maggiore sarà la conducibilità, più alti saranno i sali minerali presenti nell’acqua. E’ un test che viene effettuato in laboratorio per determinare questo dato.
Durezza dell’acqua
Sicuramente abbiamo notato che molte volte compare nell’etichetta la dicitura “gradi francesi”. Questo sta ad indicare la durezza in base alla presenza di magnesio e di calcio. Al contrario, quando non si evince questa descrizione, potremmo trovare il dettaglio del magnesio e del calcio nell’elenco delle componenti. Le acque minerali si differenziano molto anche da questo.
Temperatura
La troviamo descritta in gradi centigradi ed esprime la temperatura riscontrata alla sorgente, proprio nel momento dell’imbottigliamento.
Sostanze disciolte
Tra le tante sostanze che sono individuate alla fonte, ce ne sono diverse che conosciamo bene ed altre un po’ meno. Le più evidenti sono:
- calcio
- magnesio
- sodio
- fluoro
- fluoro
- bicarbonato
Nitriti e nitrati
Questi due fattori indicano la presenza di inquinamento alla sorgente. E’ molto importante controllare l’etichetta per capire quale siano le acque minerali più pulite. Ricordiamo che c’è una normativa che prevede che non si debba superare il limite massimo stabilito dalla normativa vigente. Il valore tollerato corrisponde a 0,02 mg per litro. Possiamo quindi stare abbastanza tranquilli di ciò che beviamo in tavola.
pH
Cos’è il pH? Tutte le acque minerali hanno un grado di acidità che si esprime con questo dettaglio. Occorre tenere presente che la neutralità dell’acqua ha il valore pari a 7. Quando il dettaglio è inferiore , significa che l’acqua è più acida. Più è superiore a 7, più avremo sulla tavola un’acqua alcalina. E’ sempre bene ingerire sostanze alcalinizzanti perché sono benefiche per il nostro organismo. Contribuiscono a mantenere attivo il sistema immunitario.
Utilissima informazione da tenere presente se preferiamo le acque minerali con le bollicine. Esse infatti sono meno alcaline in quanto addizionate con anidride carbonica. Questo gas aggiunto provoca maggiore acidità pur mantenendo i parametri previsti dal Ministero della Salute.
Residuo fisso
Il residuo fisso è la prima cosa da osservare sull’etichetta. Riguarda il contenuto di sali minerali all’interno dell’acqua minerale. Sono quelli disciolti nell’acqua. Dopo l’evaporazione, che avviene ad una temperatura di 180°C, si verifica la quantità di sali rimasti. Possiamo fare un piccolo esperimento da soli. Lasciamo cadere una goccia d’acqua sul piano della cucina o sulla tavola. Quando si sarà asciugata noteremo che è rimasto un piccolo alone bianchiccio. Più il colore tenderà al bianco più significa che la quantità di sali, contenuti nell’acqua, è alta.
4. Conclusioni
Acqua gassata o acqua naturale? Ora sappiamo un po’ di più su come portare benessere in tavola. Le acque minerali ricche di calcio e magnesio sono utili per incrementare l’assunzione di questi sali minerali. Il sodio è utile laddove c’è necessità di intervenire sulla pressione arteriosa quando si soffre di ipotensione. Al contrario, chi ha la pressione alta, può scegliere le acque minerali povere di sodio. Il residuo fisso basso deve essere prescelto da chi è soggetto a calcoli renali. L’acqua più leggera aiuta la funzionalità renale. Un buon metodo per bere di più è quello di prepararsi tisane ed infusi. Se utilizziamo un’acqua povera di sodio si esalterà il sapore dei nostri filtri o erbe.
Esistono ancora tante aziende che propongono le acque minerali in bottiglie di plastica. Qualcuna si sta organizzando per la vendita di bottiglie in vetro. Ricordiamo che sono assolutamente da preferire. E’ utile sapere che la plastica, in realtà, corrisponde a PET (polietilene tereftalato). Fortunatamente è riciclabile al 100%. Non è pericolosa per la salute ma la bottiglia non va mai riadoperata. L’uso deve essere singolo. Occorre anche fare attenzione a non esporre la bottiglia al sole. Le componenti chimiche potrebbero, infatti, contaminare l’acqua. Dissetiamoci un po’ meglio ora che sappiamo qualcosa in più. Bere fa bene, almeno un litro e mezzo di acqua al giorno è sempre consigliato. Non trascuriamo i meravigliosi sorsi di salute.
Disclaimer
Le informazioni riportate rappresentano indicazioni generali e non sostituiscono in alcun modo il parere medico.
Lella Leonardi