La cucina che trasforma, i 5 passi per il benessere e mangiarsano.
Siamo talmente abituati a non pensarci che scommetto che nessuno di noi si riconoscer in almeno tre di queste abitudini:
- junk food,
- stile di vita stressante,
- mancanza di esercizio fisico,
- poco contatto con la natura,
- attitudine mentale negativa,
- tempo trascorso in ambienti artificiali.
Le singole abitudini amplificano l’effetto delle successive, si alimentano tra di loro, facendoci cadere o peggio ancora precipitare in un circolo vizioso. Con il passare del tempo può portare problemi di salute più o meno gravi.
Fermiamoci! Cambiamo la direzione, anche se apparentemente sembra più difficile, bisogna imboccare la strada che porta verso lo stare bene: #mangiarsano.
Facciamo attenzione alla dieta e allo stile di vita:
- regime alimentare,
- esercizio fisico,
- attenzione all’ambiente di casa e lavoro,
- trascorrere del tempo nella natura.
- curare la mente.
Si ricomincia mettendo nel quotidiano azione dopo azione per una significativa svolta nella nostra vita.
Se vorrai, io mi occuperò dei fornelli di casa tua, d’ora in poi ti racconterò:
- 7come faccio la spesa
- come cucino senza sprechi
- come imparare a riconoscere i segnali del tuo corpo
- come vivere in sintonia con l’ambiente circostante
Facciamo attenzione a ciò che mangiamo, senza dover essere necessariamente vegani o vegetariani.
Io cerco il più possibile di fare una spesa consapevole. Ad esempio gli alimenti di origine animale di produzione biologica certificati hanno a volte dei prezzi proibitivi. Sono però più sicuri, quindi si torna a consumare proteine di origine animale ma in quantità sostenibili, sia per il nostro corpo che per l’ambiente.
In fondo, nulla di nuovo, la saggezza popolare ci ha già insegnato tutto, io ho solo ricominciato a sfruttarne i benefici.
“C’era una volta” così comincia il percorso delle persone che hanno imparato da me a cucinare e riconoscere i cibi, i metodi di cottura e altri piccoli trucchetti per soddisfare l’appetito, godere dei sapori e perché no.. stare bene.
Facciamo nostri i seguenti punti, tutti insieme ma iniziando con uno alla volta. Dalla mia esperienza vi posso assicurare che una volta preso in considerazione uno, scegliete voi da quale partire, si dà inizio alla trasformazione:
1- Consumare cibo di alta qualità, certificati come cereali integrali rigorosamente biologici, legumi, verdure fresche di stagione e di produzione locale, olio e condimenti di alta qualità, dolci fatti a base di cereali, frutta fresca e dolcificanti come malto d’orzo o riso.
2- Consumare cibo di stagione, se raccolti nel loro periodo naturale danno il meglio di sé, creare armonia tra la stagionalità e gli stili di cottura del cibo.
3 – Essere informato sulle proprietà nutritive degli alimenti che consumiamo, conoscere le lineee guida delle quantità necessarie per star bene, tenere come regola il “non eccedere mai”, ridurre i grassi, porre speciale attenzione ai sali minerali e vitamine, che per nostra fortuna abbondano nelle verdure di stagione.
4 – Creatività in tavola, ricette appetitose che lo diventano solo con la pratica , portiamo in tavola la tradizione del posto dove viviamo, c’è sempre un valido perché. Preparare del cibo fresco, abbinare sapori, colori, combinare in un solo piatto vari princìpi della cucina che cura, cottura, taglio, sapere quali sono i sapori che stimolano i nostri organi, ecc.
5 – Tenere un diario alimentare, di questo utile strumento ve ne parlerò più avanti.
I BENEFICI DEL CAMBIAMENTO
Da quando io seguo queste poche ma efficaci regole mi sento più a mio agio col mio corpo, in generale ho più vitalità e ogni mia scelta d’acquisto non è solo dettata della voglia del momento ma è il frutto di varie riflessioni, ne elenco qualcuna che mi piacerebbe condividere con voi:
- Stagionalità, rapporto qualità prezzo,
- Luogo di provenienza,
- Aziende produttrici.
Passiamo alla pratica con ricette facili, veloci e deliziose.
La base delle nostre ricette sono: un cereale integrale, in questo caso useremo il riso, dei legumi e verdure di stagione, ad esempio: carote, ravanelli, cipollotti, finocchi, erbe fresche: basilico, menta, buccia di agrumi, ecc.
Cottura del riso integrale: 2 T di riso integrale 4 T di acqua Aggiungere il riso integrale in una pentola col fondo pesante e coprire. Portare a bollore, abbassare la fiamma e lasciar bollire fino all’assorbimento dell’acqua, ora il riso è cotto. L’ideale sarebbe mettere a bagno il riso, in ammollo con già la sua acqua di cottura (senza sale) per qualche ora o meglio ancora tutta la notte, facendo così il riso perde la proprietà acidificante.
Cottura dell’orzo: 1 Tazza d’orzo 3-4 Tazze d’acqua L’orzo lo puoi trovare in varie forme: orzo mondo, va messo in ammollo e ci vuole più di un’ora di cottura orzo decorticato, va messo in ammollo e ci vogliono circa 60 minuti di cottura e orzo perlato è parzialmente raffinato e ci voglio 50 minuti circa di cottura.
Cottura dei legumi: questa volta prendiamo in considerazione i ceci, ricca fonte di proteine vegetali che ben si prestano a mangiarli freddi in insalate di verdure: vanno messi in ammollo da un minimo di 12 ore a un massimo di 24 ore, l’acqua meglio se sostituita almeno un paio di volte nell’arco delle ore di ammollo, dopo di ché vanno cucinati in abbondante acqua, fari bollire per almeno 90 minuti, assaggiare e se sono morbidi salarli.
Ora passiamo alle verdure: carote, finocchi meglio se grattugiate e le mettiamo in una insalatiera. Condire poi con: cipolloti, tagliare a lamelle molto sottili e mettere subito in ammolli con un po’ di aceto e un pizzico di sale, se vogliamo che la cipolla sia più digeribile immergerla per un minuto in acqua bollente, scollare per bene e come prima. Possiamo arricchire l’insalata di cereali con un pesto di foglie come basilico, menta, lattuga, foglie di spinaci.
Alla base dei nostri piatti abbiamo quasi sempre un cereale cotto per assorbimento, il che vuol dire cucinato con la giusta quantità d’acqua e i legumi. Una volta raffreddati li possiamo conservare in frigorifero e condire a piacimento e con le verdure di cui disponiamo.
I condimenti sono quelli base: olio extravergine d’oliva, aceto, succo di limone e sale. Se vogliamo intraprendere una cucina curativa possiamo aggiungere a seconda dei propri bisogni e per questo genere di piatti: salsa di soya, shoyu, tamari che sempre una salsa di soya ma senza frumento. Acidulato di umeboshi, aceto di riso, miso, gomasio, alghe da quella più conosciuta come la nori ad alghe da usare in cottura.
Nelle settimane a venire useremo il cibo come strumento per dare sollievo al nostro corpo, affronteremo assieme il passare delle stagioni e i cambiamenti che necessariamente affrontiamo.
Parleremo dell’esigenze di lui e di lei, giovani e meno giovani.
Scrivetemi all’indirizzo e.mail: carlos.dom@libero.it , sarò felice di raccogliere suggerimenti, richieste e magari perchè no scambiare con voi ricette e consigli utili.A presto, vi aspetto giovedì prossimo
Carlos