Intervista a Martina Russo, vincitrice della 7° edizione di Bake Off
La protagonista dell’intervista di oggi è Martina Russo, pasticcera amatoriali giovanissima, vincitrice della settima edizione di Bake Off Italia. Con il suo carattere peperino all’esterno e sensibile all’interno, coltiva da una vita il suo amore per la cucina, che è diventato il suo sogno dopo la famosa competizione condotta da Benedetta Parodi. In questa intervista, Martina Russo ci racconta dell’inizio della sua passione, l’esperienza di Bake Off, il suo libro “Martina QB” e i suoi progetti futuri.
Chi è Martina Russo? Raccontaci di te.
Martina Russo è una ragazza di 22 anni che finite le scuole superiori ha provato la facoltà di Giurisprudenza, perché non aveva ancora le idee molto chiare.
Dopo due settimane, già ero indecisa. Mia sorella mi ha iscritto a Bake Off, a caso! Non lo sapevo, e quando mi hanno selezionata ho colto la palla al balzo. Ho lasciato così gli studi di giurisprudenza, che comunque non facevano per me.
Mi sono dedicata interamente a questo percorso, ma non ero sicura delle mie possibilità, mi dicevo che sarei uscita alla prima puntata mentre infine, ho vinto. Da lì, mi è cambiata la vita: prima non sapevo cosa fare ora invece, lo so.
Prima di questa esperienza però, eri già vicina al mondo della cucina. Come è cominciato tutto?
Esatto. Ho iniziato con la prima torta, con mia nonna materna, quando avevo 3 anni. Era una classica torta di mele, molto semplice. Da lì ho continuato: a 6 anni facevo già le lasagne, la sfoglia e i tortellini da sola. Essendo bolognese, grazie alla nonna noi nipoti siamo sempre cresciuti con la pasta fresca.
Ho sempre fatto le torte a casa, quelle classiche, semplici. Non ho mai pensato a dolci complicati come quelli che si fanno a Bake Off. Poi ovviamente è cambiato tutto e ho imparato piano piano.
In un particolare momento della sua vita però, ci rivela Martina, aveva addirittura preso le distanze dalla cucina. Infatti, ci racconta…
Ad un certo punto avevo smesso di fare dolci e qualsiasi piatto in genere. La nonna si è ammalata e poi ci ha lasciati, dunque diciamo che avevo abbandonato un po’ la passione per la cucina.
Poi invece l’ho ripresa, e infatti il mio percorso a Bake Off l’ho dedicato a lei. Le ero molto legata e lo sono tutt’ora. È grazie a lei se so fare quello che so fare.
Hai infatti parlato spesso del meraviglioso rapporto con tua nonna, anche durante il programma di Bake Off Italia. Qual è l’insegnamento più grande che ti ha dato?
L’insegnamento più grande è sicuramente stato l’amore.
Nella casa dove abitavamo, che era stata costruita dal nonno, era divisa nel piano sopra dove abitavamo noi, e in quello sotto dove vivevano i nonni. Il nonno è stato male tanti anni fa, quando avevo 8 anni, e poi è andato in casa di riposo. Dunque, la nonna ha vissuto per un po’ da sola, ma io non l’ho mai lasciata. Tutti i giorni rimanevo con lei, le stavo vicino in qualsiasi momento, anche perché poi si è ammalata di demenza senile. Quando poi anche lei è voluta andare in casa di riposo, perché voleva restare con il nonno e perché non era molto in grado di restare sola, io spesso saltavo la scuola per andare dai nonni. Anche dopo la loro morte, molte volte entravo a scuola un’ora dopo perché volevo andare al cimitero a portare i fiori.
Quindi quello che mi ha insegnato, è stato proprio l’amore.
È proprio l’amore che ti spinge ad accettare le sfide pur di portare avanti i tuoi sogni: è un sentimento che si estende verso qualsiasi cosa.
Infatti, la nonna mi ha insegnato che non ci si innamora solo delle persone, ma anche delle proprie passioni.
Questo è quello che è successo. Mi sono innamorata follemente della cucina e ora cucino dalla mattina alla sera per gli altri.
Ritornando a Bake Off: tua sorella ti ha iscritto di sorpresa, ma una volta che sei arrivata li avevi comunque una gran voglia di vincere. Dico bene?
Quando sono arrivata lì, ho guardato un po’ gli altri e mi sono detta “okay, esco alla prima puntata, non ce la posso fare”. Poi invece, man mano che la competizione andava avanti e passavano le puntate mi dicevo che non potevo andarmene proprio in quel momento. Ormai, arrivata a quel punto non potevo proprio.
In più, avevo sempre con me un piccolo quadretto che si apre, e dentro ci sono delle foto di me quando ero piccola con i nonni, ed è il regalo più prezioso che io abbia mai ricevuto, fatto da mia mamma non so quanti anni fa. Ci dormo sempre con quello sotto il cuscino, quindi me l’ero portata anche a Bake Off. Nei cassettoni con gli strumenti da cucina avevo il mio quadretto e quando ero in difficoltà parlavo tra me e me con la nonna. Questo alla fine mi ha fatto vincere: sono arrivata e ho detto “nonna non farmi perdere sennò poi mi metto a piangere!”.
C’è mai stato un momento in cui volevi mollare? O sei sempre stata determinata?
A metà gara.
Non sembra, ma sono molto buona. Ad esempio, quando [gli altri concorrenti] mi chiedevano un aiuto, io tutte le volte non sapevo dire di no. Quindi mi mettevo in difficoltà da sola per aiutarli, e appunto per non dire di no ho fatto dei disastri, stavo per uscire [dal programma]. Ad un certo punto ho detto “voglio andare a casa, non ne posso più”. Mi sentivo a disagio. Però mi dispiaceva non aiutare.
Poi mi sono ripresa e ho pensato a me stessa e ai miei dolci, perciò ho iniziato a dire di no a volte.
Penso sia stata proprio un’esperienza di vita Bake Off Italia. Alla fine, anche nel “mondo reale” è così: ad un certo punto devi anche saper dire di no e pensare a cosa è meglio per te. Quindi immagino i grandi cambiamenti che ha portato questa esperienza, facendoti crescere.
Esattamente. Anche perché sono stati 3 mesi e mezzo, vivendo in un’altra città, lontana da casa mia, da mia sorella, i miei genitori, da tutti. Dunque, si cresce tanto, perché ti devi “arrangiare”. Magari è una cavolata, ma per dire, facevo la spesa, mi muovevo con i mezzi, mentre a casa vivendo con mamma e papà hai comunque sempre la pappa pronta.
Lì non c’era la lavatrice, mi dovevo lavare i panni da sola. Per stenderli non avevamo uno stendino e le camere erano senza terrazza, quindi appendevo tutto alle finestre. È un po’ imbarazzante ma ce l’ho fatta. Un’esperienza che mi ha fatto crescere tanto.
Mentre hai notato cambiamenti dopo questa esperienza? I tuoi amici, la tua famiglia, conoscenti, ma anche il modo in cui vedi te stessa?
Posso sembrare la persona meno umile del mondo e invece lo sono molto. Prima ero Martina e anche ora sono rimasta Martina: certo, ho qualche follower in più, magari mi dà del lavoro, ma non che la cosa mi cambi. Per esempio, ora sono al mare e in spiaggia le persone sanno chi sono, mi hanno vista in TV e mi fermano per chiacchierare. Ma non mi comporto diversamente, parlo con tutti. Poi davvero, non è cambiato nulla: stesse amicizie.
È fondamentale tenere i piedi per terra. Anche perché ora magari ti ritrovi nella tua bolla in alto, e se scoppi, cosa che può accadere da un momento all’altro, ti ritrovi per terra.
Sei andata avanti nel tuo percorso e hai scritto un libro: ce ne parli?
Prima di tutto, non mi aspettavo così tanto successo. Sono state vendute tutte le copie stampate, quindi adesso in tanti mi chiedono [notizie a riguardo] perché lo cercano, ma non so se sia andato in ristampa, poiché non ho gestito io [il processo editoriale]. Sono stata molto contenta di questo successo.
Oltre alle ricette, ho voluto scrivere anche la mia storia, quindi alla gente è piaciuto vedere anche questo lato di Martina che non si è visto in TV, perché li non si vede tutto ovviamente. Si vede solo quello che si vuole vedere.
Scrivere un libro è stata una bella esperienza: ho fatto anche il firmacopie per le persone ed è stato molto bello. Poter scrivere le mie ricette, e vedere che poi la gente le fa mandandomi le foto da tanta soddisfazione.
Nel mio libro, le ricette sono tutte mie. Ci sono ricette ispirate alle classiche ma che ho personalizzato. Per esempio, ho creato la Sbrisamisù, perché mi piace la Sbrisolona e l’ho fatta al gusto Tiramisù. Perciò tutti i dolci classici li ho resi miei, più particolari.
Poi, per ogni ricetta c’è la versione senza glutine, perché mia mamma è celiaca ed è giusto che anche loro [chi affetto da celiachia] possano mangiare i dolci che spesso in giro non se ne trovano. E anche comprate comunque, non sono granché.
Inoltre, deve essere una grande soddisfazione potersele fare a casa.
Esatto. Le ricette sono a portata di tutti, perché non tutti sono pasticceri – e neanche io lo sono, assolutamente, ho ancora tanto da imparare – .
Agli inizi cucinavi sia piatti salati che dolci: ora invece?
Io preferisco fare i dolci, mi diverto di più. Ma un’altra cosa che mi piace tantissimo fare sono i lievitati. Il pane a casa mia non si compra da anni perché lo faccio io, anche senza glutine per mia mamma. Pane di qualsiasi tipo, da quello al latte, all’olio, con farina di kamut – che è quello che piace di più – e le focacce alla zucca, anzi, le faccio con qualsiasi tipo di verdura. Basta bollirle e frullarle, usandole al posto della “parte liquida”. In più, mi piace tanto fare la pasta fresca.
Che progetti ha in mente Martina Russo?
Sicuramente voglio aprire una pasticceria, ma non subito. Per ora vorrei continuare ad andare in TV, perché mi sono sentita molto a mio agio, mi è piaciuto molto e vorrei continuare a farlo. Mi piacerebbe avere un programma tutto mio o comunque rimanere nel mondo televisivo. Poi, tra qualche anno aprirò la mia pasticceria, che porterà il nome di mia nonna: Prescilde.
La tua storia e il tuo percorso sono sicuramente d’ispirazione per la nostra generazione, per le persone della nostra età. Fa capire che sapere cosa si vuole è un processo lungo nel tempo e spesso la soluzione arriva in maniera inaspettata. Dunque, dei consigli per chi volesse vuole partecipare a Bake Off ma provasse ancora indecisione?
Io direi di provarci. Nella vita bisogna sempre buttarsi e provarci. Non sempre le cose vanno come si vorrebbe, tante volte si prendono porte in faccia ma con la costanza si riesce.
Poi, se non si viene presi si può riprovare l’anno dopo e magari va meglio.
Non solo per Bake Off, per tutte le cose nella vita bisogna sempre provarci e inseguire i propri sogni. Può portare a tante soddisfazioni.
Martina Russo su YouTube e Instagram