FILOSOFIA E SCIENZA: COSA HANNO IN COMUNE?
Filosofia e Scienza sono due materie di studio che sembrano non avere nulla in comune, ma in realtà hanno delle caratteristiche che le rendono simili.
Si può dire che in varie occasioni l’una abbia ispirato l’altra negli studi. Un pensiero un poco complesso, ma in realtà molto facile da spiegare: molte volte le domande e gli studi filosofici hanno ispirato il lavoro degli scienzati e, viceversa, i risultati e le scoperte di questi ultimi hanno spinto i filosofi a studiare e cercare risposte.
FILOSOFIA E SCIENZA:
- IL SIGNIFICATO
- LA CONOSCENZA
- LA CONOSCENZA STUDIATA DAI FILOSOFI
- LA CONOSCENZA STUDIATA DAGLI SCIENZIATI
- RISPONDERE ALLE DOMANDE
Ora si scoprirà meglio cosa hanno in comune questi due campi di studio.
1. IL SIGNIFICATO
Non si vuole annoiare nessuno qui, ma per iniziare a capire in cosa filosofia e scienza si assomigliano è necessario sapere il significato e l’origine dei loro nomi:
- Filosofia: in greco antico: φιλοσοφία, philosophía, composto di φιλεῖν (phileîn), “amare”, e σοφία (sophía), “sapienza”, ossia “amore per la sapienza” o anche traducibile “amore alla conoscenza”.
- Scienza: deriva dal latino scientia, che significa “conoscenza”.
Ambedue nel nome sono legate alla conoscenza. Quest’ultima è fondamentale per l’essere umano, dato che tutta la vita cerca di scoprire e capire il mondo intorno.
2. LA CONOSCENZA
La filosofia e scienza mirano entrambe alla conoscenza, che è la consapevolezza e la comprensione di fatti, verità o informazioni ottenute attraverso l’esperienza o l’apprendimento. La conoscenza è l’autocoscienza del possesso di informazioni connesse tra di loro, le quali, prese singolarmente, hanno un valore e un’utilità inferiori.
Sembra innato negli esseri viventi la voglia di conoscere e scoprire, fin da bambini quando si vedono e si sentono le cose dalla prima volta, ma non sempre è facile capire tutto con le poprie forze e capacità. Tanti indirizzi e pensieri hanno il compito di indirizzare la conoscenza, fra di essi la filosofia e la scienza.
La studiano e la ricercano in modo diverso, per semplificarlo: i filosofi tramite il ragionamento e il pensiero; gli scienziati, invece, attraverso un’attività di ricerca.
E’ molto complesso, ma le sfide hanno sempre affascinato e attratto molti. Senza la sete di conoscenza non si sarebbero fatte le scoperte passate e presenti. La storia ci mostra molti uomini e donne che hanno osato, i risultati li hanno apprezzati i posteri, ma credendo in ciò che facevano, hanno arricchito tutti quanti.
3. LA CONOSCENZA STUDIATA DAI FILOSOFI
I filosofi per l’elaborazione delle teorie non usano la fantasia, altrimenti saremmo tutti filosofi. Il metodo è la spiegazione critica e razionale della realtà. Ciò che regge l’impalcatura del discorso filosofico è senza ombra di discussione la ragione. Alla filosofia non basta la constatazione, la descrizione della realtà ma ciò che la anima è la ricerca della causa, del principio. Nessun ossequio alla tradizione, aderenza ad un testo sacro o trattazione fantastica/mitica: l’unica arma del filosofo è il ragionamento. In seguito, con il ragionamento e lo studio, elaborano una spiegazione per dare un senso a quanto sta accadendo nel mondo.
L’importanza oggi della filosofia è fare domande, spingere le persone a riflettere e ragionare. In passato i filosofi hanno fornito le risposte a molte domande e hanno ispirato molte scuole di pensiero, ma altre sono rimaste aperte. Forse per permettere a tutti di trovare una risposta, permettendo di esporre il proprio pensiero e permettere il ragionamento personale di tutti. E molte persone si sono anche avvicinate grazie al loro lavoro, scoprendo di avere un pensiero simile e che nel mondo ci sono altre persone a condividerlo. Questo di sicuro fa sentire le persone meno sole e isolate.
Un esempio su una tematica attule: l’uso della tecnologia. Ci sono molti dibattiti riguardo a l’uso che si fa della tecnologia (per leggerne uno come esempio cliccare qui). Anche i filosofi hanno voluto esprimere ed esporre i loro ragionamenti. Uno di loro che si occupa molto del tema della tecnologia è Stefano Moriggi. I suoi scritti sono accativanti. Per saperne di più cliccare qui.
Non si ferma mai, come il ragionamento: è come un motore acceso, ma invece di gas, produce domande e risposte, oltre che dare un senso a quanto accade intorno a noi
4. LA CONOSCENZA STUDIATA DAGLI SCIENZIATI
Gli scienziati svolgono la loro ricerca prevalentemente organizzata con procedimenti metodici e rigorosi, coniugando la sperimentazione con ragionamenti logici.
Per arrivare alla conoscenza gli scienziati svolgono un lavoro iniziale di raccolta di dati, poi si passa anche alle osservazioni dei fenomeni ricercati e dove possibile si fanno esperimenti. I risultati si uniranno per un’elaborazione dei fatti e potrà quindi nascere anche una teoria. Tutto questo cambia anche in base alla branca scientifica che si sceglie: la fisica si basa molto su formule teoriche e non tangibili con mano, mentre invece la chimica fornisce teorie e risultati che si possono vedere e sentire. Purtroppo con conseguenze non sempre positive per l’uomo.
La scienza cerca sempre risposte logiche e razionali. Oltre che univoche, non permette una sfumatura o un’alternativa. Se la teoria è quella, non può essere interpretata in altro modo. Si basa su dati e quando è confermata difficilmente la cambia. Ma attenzione a non fraintenderla, essa è in continua evoluzione, non ferma mai la sua corsa verso la scoperta, che poi diventerà conoscenza, una volta confermata e teorizzata.
5. RISPONDERE ALLE DOMANDE
Le due materie di studio hanno come obiettivo di rispondere a delle domande che l’uomo si pone ora e anche che si è posto nel passato.
Si cerca sempre una spiegazione, molte volte con le classiche domande: “Come accade?“, “Perchè succede?“, ecc. In passato il filosofo rispondeva a molte delle domande, altre restavano sospese, ma con la comparsa della scienza c’è stata una divisione dei beni piuttosto equa: la scienza risponde alle domande tecniche, ad esempio il come avviene un fatto. La filosofia, invece, si è presa le domande sul motivo un qualcosa accade, ad esempio: “perchè succede questa cosa?”.
In parole povere la scienza spiega come avviene di un evento, mentre la filosofia spiega il perchè accade. Quest’ultima, molte volte, ha ispirato, con le sue domande, la scienza a cercare la risoluzione di problemi prima mai affrontati. Il rapporto è stato mutuo, però: la scienza ha fatto altrettanto con la filosofia. Tuttavia fra di loro non è sempre stata tutta rose e fiori, molte volte si sono scontrate pensando di avere ragione una e torto l’altra.
Entrambe, filosofia e scienza hanno tutt’ora una convivenza difficile, ma sembra che allo stesso tempo non possano fare a meno l’una dell’altra. Sia come alleate, che come rivali. Si sa “Gli opposti si attraggono“.
CONCLUSIONE
Filosofia e scienza hanno entrambe ancora oggi un ruolo importante nella vita delle persone, ma è la capacità del ragionamento umano che ha permesso la loro nascita.
La mente umana è incredibile, nel passato e nel presente, basta una piccola intuizione per spingere l’uomo verso la ricerca. Avere un pensiero e seguirlo, cercando e studiando per vedere dove porta e la risoluzione legata al lungo viaggio. Molte volte si immagina di trovare qualcosa, quando invece si trova altro: Crostoforo Colombo del resto stava cercando un nuovo percorso per raggiungere le Indie e invece ha trovato un nuovo continente.
L’intuizione, il pensiero e un pizzico di sicurezza in se stessi sono una buona combinazione che le grandi menti hanno avuto e che quelle attuali hanno per arrivare a dei risultati famosi in tutto il mondo. Per molti questo è un dono, che molti però hanno usato per scopi distruttivi. Cosa tragica.
Le persone devono migliorarsi e per fare questo si deve creare, non distruggere. Il passato deve ricordare per evitare di ripetere gli errori. La conoscenza deve essere usata e distribuita nel modo corretto, non per fare del male ad esseri indifesi.