Turismo LGBT: le mete più consigliate e quelle da evitare
Il turismo LGBT è un settore di nicchia sempre più in espansione, portando molte strutture ricettive a voler rientrare negli standard per poter essere scelte dai turisti.
Proprio perché di grande popolarità, specialmente tra i/le giovani, frutta al territorio molti soldi, portando quindi albergatori e operatori turistici a specializzarsi in questo campo.
Ma cosa si intende nello specifico con turismo LGBT e turismo gay-friendly? Quali sono le mete più visitate e quali sono le meno adeguate per questo tipo di settore?
Scopriamolo in questo articolo!
Cos’è il turismo LGBT?
Il turismo LGBT è un settore considerato di nicchia rivolto alla comunità LGBT (ovvero persone omosessuali, bisessuali e transessuali).
È in forte espansione da diversi anni in alcune zone europee e dell’America del Nord. In questi luoghi, possiamo trovare strutture che rispettano certi canoni che le rendono adatte a questo tipo di turismo. Possono dunque essere “gay-owned“, ovvero gestite o possedute da persone omosessuali, oppure essere gay-friendly per il tipo di proposte di intrattenimento.
Proprio per stare al passo e connettere persone LGBT con queste strutture, sono nate associazioni ed enti, agenzie di viaggio, operatori turistici, e addirittura linee di crociera e aeree, che operano e collaborano in maniera esclusiva per offrire proposte sempre più interessanti.
Le destinazioni inoltre, sono scelte in base alla possibilità di celebrare il matrimonio tra persone dello stesso sesso, così chi proviene da luoghi dove il matrimonio non è legalizzato ha anche la possibilità di celebrarlo o per passare la propria luna di miele.
Una struttura ricettiva gay-friendly però, non basta. Anche il luogo deve permettere e garantire sicurezza. Come sappiamo, ci sono ancora moltissimi paesi nel mondo che sono fortemente intolleranti verso la comunità LGBT e per questo, sono fortemente sconsigliate per questo tipo di turismo.
Ciò ovviamente nulla vieta ad una persona omosessuale di visitare questi paesi, ma potrebbe essere un rischio qualora si dicesse pubblicamente il proprio orientamento o si visitassero luoghi che i locali conoscono come adatti per persone omosessuali.
Ecco allora che abbiamo pensato di rivelarti alcune mete molto gettonate per il turismo LGBT e anche quelle che ti sconsigliamo.
Turismo LGBT in Italia
Può sembrare strano pensare che a cavallo tra Ottocento e Novecento, l’Italia fosse tra le mete più gettonate per turisti/e omosessuali. Questo perché non esistevano vere e proprie leggi antiomosessuali che invece vigevano in alcuni paesi europei.
Nel dopoguerra però, la maggior parte delle destinazioni italiane sono diventate luoghi definiti “per famiglie”, spostando l’attenzione verso la Grecia.
Oggi, le mete italiane preferite per il turismo LGBT sono principalmente scelte in base alla movida notturna. Dunque le grandi città e le città balneari, con numerosi bar, pub, discoteche e saune sono quelle più richieste.
Vediamo le mete italiane gay-friendly più gettonate:
- Spiagge romagnole e Bologna, la capitale italiana LGBT per eccellenza.
- Gallipoli è la meta più ambita grazie ai locali gay friendly e alle serate a tema.
- Roma e la zona balneare a Capocotta.
- Taormina, Palermo e Catania sono le tre mete siciliane preferite, e Noto, dove puoi trovar numerose spiagge gay-friendly.
- In Toscana trovi numerose attrazioni, soprattutto Versilia. Inoltre, è l’unica regione nel cui sito ha una sezione dedicata solamente al turismo LGBT.
- Torino sta cominciando a promuovere eventi a tema per la movida, mentre Milano, soprattutto nei mesi invernali, è tra le città preferite nel Nord Italia.
Sei un ristoratore e vorresti rendere la tua struttura adatta al turismo LGBT? Visita questo sito per scoprire alcune regole per rendere il tuo alloggio friendly!
Le mete consigliate per turisti/e LGBT
- UK E IRLANDA: BRIGHTON E DUBLINO
- SPAGNA: MADRID, BARCELLONA E IBIZA
- NORD EUROPA: BERLINO E AMSTERDAM
- GRECIA
- PORTOGALLO
- STATI UNITI: NEW YORK E SAN FRANCISCO
- ASIA: THAILANDIA, VIETNAM, TAIWAN, FILIPPINE E GIAPPONE
1. UK E IRLANDA: BRIGHTON E DUBLINO
Brighton la capitale LGBT dell’Inghilterra (senza togliere nulla a Londra, ovviamente), Dublino dell’Irlanda.
Brighton è diventata il fulcro del movimento in Inghilterra e tra le mete preferite dai cittadini europei grazie al grande gay pride che viene organizzato in estate. Londra si trova a nord di Brighton e il quartiere di Soho è casa di artisti e comunità LGBT.
Tutta l’Irlanda è fortemente tollerante e offre paesaggi stupendi. Dublino è magnifica con la sua vivacità notturna.
2. SPAGNA: MADRID, BACELLONA E IBIZA
Barcellona è la città spagnola più gay-friendly, più aperta e liberale. Il quartiere gay è chiamato Eixample, ma conosciuto anche come “Gayxample“. Qui puoi trovare pub, ristoranti, discoteche e hotel per gay.
Madrid, capitale spagnola, ospita un bellissimo e vivace quartiere gay e inclusivo, Chueca, che è anche il quartiere centrale. Ogni notte puoi trovare moltissime feste e durante il gay pride, Madrid si riversa su questa zona per festeggiare e brindare.
Ibiza si sa, è il luogo dove un po’ tutto è concesso. Amata dalla comunità LGBT e non, tra spiagge e feste il divertimento la fa da padrone. Il quartiere gay è incentrato a Eivissa.
3. NORD EUROPA: BERLINO E AMSTERDAM
Berlino è una delle città con una scena gay tra le più vivaci in Europa. Lo sapevi che esiste un museo dedicato al percorso storico verso la tolleranza sessuale? Visita il Schwules Museum durante la tua permanenza! I locali queer si possono trovare un po’ ovunque, specialmente nei quartieri Schöneberg e Krautzberg.
Amsterdam è sinonimo di tolleranza. Tanti sono i bar e i locali gay friendly, soprattutto nella zona di Rembrandtplein e a Warmoesstraat.
4. GRECIA
La Grecia e le sue isole è diventata dagli anni ’50 una delle mete più gettonate in Europa per il turismo gay balneare.
5. PORTOGALLO
Il Portogallo riconosce pari diritti a persone e coppie etero ed omosessuali. Le sue leggi proteggono dalle discriminazioni ed è uno dei pochi paesi al mondo che nella propria costituzione cita un divieto di discriminazione basata sull’orientamento sessuale.
Lisbona è una città colorata, soleggiata e armoniosa, che non puoi perdere in nessun modo.
In generale, l’Europa è un continente per la maggior parte gay-friendly. L’Europa dell’Est invece, per colpa della vicinanza con la Russia, è la zona meno tollerante.
6. STATI UNITI: NEW YORK E SAN FRANCISCO
New York è la città natale del Gay Pride, dunque perché non visitarla? Famosa per la vita notturna e puro divertimento in ogni stagione.
San Francisco, come del resto tutta la California, è un luogo perfetto per chi vuole godersi il sole e il divertimento.
7. ASIA: THAILANDIA, VIETNAM, TAIWAN, FILIPPINE E GIAPPONE
Questi paesi sono fortemente tolleranti verso la comunità LGBT: anzi, una vera e propria apertura.
Anche in paesi come Cina e Sud Corea, difficilmente un/una turista corre dei rischi, tuttavia la tolleranza non vige sovrana. Consigliamo le grandi città, come Shangai e Seoul.
Le mete da evitare per chi cerca turismo LGBT
- CONTINENTE AFRICANO E MEDIO ORIENTE
- ALCUNI PAESI DELL’AMERICA LATINA
- RUSSIA
- MOLDAVIA E BIELORUSSIA
1. CONTINENTE AFRICANO E MEDIO ORIENTE
I paesi del continente africano e i paesi del Medio Oriente, purtroppo, non sono tra i più intolleranti.
Dove vige la Sharia o comunque una forte componente musulmana, dichiararsi gay o frequentare locali LGBT è punibile con il carcere, talvolta con il massimo della pena. Senza contare che si rischia che i locali si sentano in diritto di commetter veri e propri crimini d’odio.
L’unica eccezione è Città del Capo, in Sudafrica. Il paese è stato quinto al mondo a legalizzare il matrimonio egualitario ed è possibile adottare congiuntamente, fare la fecondazione in vitro e richiedere la maternità surrogata. Tuttavia, sono le città più grandi proprio come Città del Capo a essere caratterizzate dalla tolleranza, mentre nei villaggi persistono episodi di discriminazione.
2. ALCUNI PAESI DELL’AMERICA LATINA
Il Belize e la Guyana sono i primi tra i paesi più intolleranti dell’America Latina e Centrale, dove essere omosessuali è illegale.
Il Brasile era fino a poco tempo fa la meta preferita, specialmente Rio de Janeiro con le spiagge da sogno. Tuttavia, dall’inizio della presidenza di Bolsonaro, essere parte della comunità LGBT è un rischio sia per i cittadini che per turisti.
3. RUSSIA
In un recente sondaggio, l’83% delle persone si oppone a qualsiasi riconoscimento giuridico delle coppie omosessuali, sostenendo le leggi che colpiscono la comunità LGBT.
4. MOLDAVIA E BIELORUSSIA
L’omosessualità è legale dal 1995 ma poco tollerata, tanto che il gay pride ancora viene ostacolato.
Come in Moldavia, la Bielorussia ha legalizzato l’omosessualità ma con diritti molto limitati.
Enti del turismo gay-friendly e associazioni
Come ti avevamo accennato, si possono trovare numerosi enti del turismo nazionali, regionali e cittadini che si impegnano per la promozione del territorio, adatto per il turismo LGBT. In Italia, l’unica promozione di questo tipo è stata fatta dalla Regione Toscana con il progetto Friendly Versilia.
Nel 2010 è nata l’AITGL, l’Associazione Italiana del Turismo Gay & Lesbian che collabora con numerosi enti, operatori, agenzie, compagnie aeree e giornali, proprio per promuovere il turismo gay.
CONCLUSIONI
Abbiamo visto in cosa consiste il turismo LGBT e le mete più ambite, oltre a scoprire quali sono gli enti che si occupano di questo particolare settore turistico in via di espansione.
In conclusione, speriamo di avervi spiegato al meglio questo argomento e di avervi dato qualche ispirazione per le prossime vacanze!
Se ti interessa sapere di più sui viaggi, visita la nostra sezione dedicata!