Massaggio Watsu: di cosa si tratta? Scopriamolo subito
Le proposte olistiche si arricchiscono grazie ai trattamenti di massaggio Watsu. In questo articolo scopriremo nel dettaglio come viene praticato e quali sono i suoi benefici. Inoltre vedremo per chi è particolarmente indicato. Sicuramente si tratta di un’esperienza assai emozionale che è consigliabile provare almeno una volta nella vita.
- Cos’è il massaggio Watsu?
- Chi ha fatto conoscere al mondo questo tipo di massaggio?
- Dove si trovano i centri che praticano il massaggio Watsu?
- Qual è la tecnica che mette in atto un operatore di Watsu
- Conclusioni
1. Cos’è il massaggio Watsu?
Il massaggio Watsu è considerato una delle migliori esperienze da provare. Si differenzia dagli altri tipi di massaggio per una particolarità fondamentale. Pensiamo alla prima parte della parola Watsu. Cosa ricorda? “Wat” sta ad indicare Water che in inglese significa acqua. Questo tipo di massaggio, infatti, si svolge in acqua. Per questo motivo le sensazioni di benessere non potranno che moltiplicarsi.
L’essere umano si forma dentro un liquido durante i nove mesi di gestazione. Sottoporsi al massaggio Watsu può ricreare nel nostro inconscio il periodo pre-natale. Non c’è niente di più bello che lasciarsi andare durante un trattamento di questo tipo. Potremmo considerarlo una versione più morbida del massaggio Shiatsu. In effetti ha lo scopo di far abbandonare tutte le tensioni. Viene chiamato Watsu proprio per questo.
2. Chi ha fatto conoscere al mondo questo tipo di massaggio?
Il massaggio Watsu non è ancora molto conosciuto. L’ha portato alla ribalta il ricercatore Harold Dull verso la fine del secolo scorso. Dopo aver fatto un viaggio in Giappone ha pensato di ideare una sorta di Shiatsu in acqua. Ovviamente deve essere calda come la temperatura umana, quindi di circa 35 gradi. Il corpo deve galleggiare sull’acqua che non ha una grande profondità. Infatti si svolge in una piscina con altezza dell’acqua di circa un metro. Per questo motivo ci si può tranquillamente sottoporre senza incorrere in situazioni di pericolo.
3. Dove si pratica il massaggio Watsu?
Siccome c’è la necessità di effettuare questo massaggio immersi nell’acqua calda, la maggiore possibilità la troviamo nei centri termali. Qui possiamo disporre di piscine con temperatura idonea. Fortunatamente in Italia ne esistono tantissime. Questa tecnica si sta sviluppando sempre di più per cui non sarà difficile trovare qualche soluzione all’interno della nostra Regione. Ancora meglio sarebbe dedicarsi un weekend, o qualche giorno della settimana, alle terme. Da un relax totale non si può che tornare a casa davvero rigenerati.
4. Qual è la tecnica che mette in atto un operatore di Watsu
L’operatore di Watsu, chiamato Watsuer, deve essere davvero molto esperto. Il massaggio si svolge in piscina. Tante persone temono l’acqua ma questo tipo di trattamento avrà anche lo scopo di far superare il mix di paura e tensione. Non esistono grosse controindicazioni. Diciamo che in taluni casi non è consigliabile sottoporsi al massaggio Watsu. Per esempio chi è in gravidanza e presenta problemi (come la minaccia d’aborto) dovrà evitarlo.
Occorre prestare attenzione anche alle persone che hanno patologie croniche ma l’operatore rivolgerà delle domande per capire se può procedere con lo Watsu. La seduta di questo massaggio dura circa un’ora. La persona deve prendere innanzitutto confidenza con l’acqua, ambientandosi al suo interno. Mentre il corpo rimane disteso nell’acqua, il Watsuer esegue delle pressioni sulle parti del corpo dove ritiene utile intervenire. Poi il ricevente viene fatto oscillare nell’acqua fino ad arrivare ad abbandonare ogni tipo di tensione muscolare.
I benefici di sottoporsi a questo tipo di trattamento sono davvero tanti. Risolve i problemi causati dai dolori cronici come l’artrosi e il mal di testa. E’ utilissimo in casi di stress ed ansia. Nell’acqua ci si sentirà maggiormente coccolati rispetto ad un massaggio tradizionale. Non ci sono esercizi da fare in apnea per cui si sta sempre con il volto all’insù e fuori dall’acqua. Comunque si è sostenuti sempre dall’operatore, nel quale si dovrà avere estrema fiducia.
5. Conclusioni
Quando si tratta di benessere non ci sono limiti. Se sappiamo che una cosa fa bene al nostro corpo, tutti i dubbi svaniscono. La raccomandazione, valida anche per tutte le altre discipline olistiche, è sempre quella di cercare un operatore preparato. A maggior ragione se si tratta di Watsu. Essendo svolto in acqua è d’obbligo avvalersi di una persona davvero esperta. Le situazioni da gestire potrebbero essere diverse considerando che sono in tanti a temere l’acqua. Come per tutte le cose, una volta effettuato il “battesimo” ci si potrà sentire rigenerati. Nell’acqua non esistono peso e fatica. Ritroveremo quella leggerezza che si manterrà anche quando usciremo all’esterno per riprendere la vita di tutti i giorni.
Disclaimer
Le informazioni riportate rappresentano indicazioni generali e non sostituiscono in alcun modo il parere medico.
Lella Leonardi