ERBE AYURVEDICHE PER VISO E CAPELLI: USO E PROPRIETÁ
L’argomento di oggi: le erbe ayurvediche.
Che cosa sono? Con il termine erbe ayurvediche si fa riferimento a un insieme di polveri tipiche dell’uso e del costume indiano. Ricavate da varie parti di piante ed erbe essiccate, con lo scopo – allora – di beneficio, erano considerate ricche di proprietà curative e terapeutiche tratte dalla medicina tradizionale: l’Ayurveda. In tale cultura – e per la precisione fitoterapia – le piante possono agire con un effetto disintossicante sugli organi ma la vera magia la fanno se combinate insieme: l’organismo ne beneficia a 360 gradi.
Oggi, tali polveri, sono utilizzate perlopiù per la salute e per la bellezza di pelle e di capelli.
RICORDA
Ogni erba ayurvedica ha le sue caratteristiche e le sue proprietà specifiche…insomma, è a sé.
Si possono utilizzare da sole o in combinazione le une con le altre ma, fate attenzione, non sono da trattare in modo superficiale. Infatti, a seconda sia del capello che ogni persona ha, sia delle condizioni fisiche (come ad esempio allergie, stato di gravidanza, problemi ormonali etc.), bisogna scegliere in modo consapevole e attento il tipo di polvere da applicare.
Soprattutto, bisogna leggere minuziosamente la funzione e ogni singola proprietà dell’erba, affinché si compia la scelta più adatta alla nostra persona e ai nostri capelli.
IN GENERALE
Si può dire che le erbe ayurvediche rinforzino il capello, conferiscano talvolta luminosità, talvolta volume, combattano la forfora e il prurito che spesso contraddistingue il cuoio capelluto. Inoltre, alcune sono molto efficaci per quanto concerne la caduta dei capelli, irrobustendo il fusto e garantendo una crescita più sana e più forte.
Altre erbe sono invece tintorie (esistono decine di colorazioni e gradazioni o impacchi schiarenti o scurenti), altre – ancora – sono lavanti, altre fungono da “balsamo” e quindi sono considerate condizionanti, alcune sono lenitive e aiutano il cuoio capelluto a liberarsi dalle irritazioni che spesso lo colpiscono.
Ma come si preparano le erbe ayurvediche?
Oggi parleremo dell’uso moderno di queste fantastiche “erbette”. Dal punto di vista cosmetico, sono utilizzate principalmente per preparare efficaci maschere e impacchi per capelli, ma anche per il viso e dunque per la cura della pelle, qualora ci fosse bisogno di idratazione, nutrimento, purificazione o correzioni anti macchia e anti rossori.
Mi dedicherò soprattutto all’uso legato ai capelli, anche facendo riferimento a quella che è stata la mia personale esperienza. L’impiego che ne ho fatto io è sempre stato al 99% dei casi connesso ai capelli: impacchi per donare volume, impacchi contro il prurito e impacchi anti-caduta e rinforzanti.
Le miscele si preparano in modo molto semplice e non ci vuole chissà quale studio per eseguirle al meglio. Ricordatevi, però, che ci sono delle regole molto precise e che se non rispettate, potrebbero compromettere l’efficacia dell’impacco e – dunque – portare un risultato assolutamente inutile.
La preparazione avviene in modo molto semplice: una volta scelta l’erbetta che si vuole utilizzare per l’impacco (ma ripeto, si possono mischiare insieme per avere un effetto più completo), basta aggiungere alle polveri poca acqua o infusi caldi (camomilla o altre varianti a piacere), fino a ottenere una consistenza cremosa non troppo densa ma neanche troppo liquida.
Dove preparare l’impacco?
È una domanda apparentemente “sciocca”, ma in realtà è molto importante, se non fondamentale nella buona riuscita del vostro impacco. Infatti, per garantire un’efficacia assoluta, bisogna munirsi di una ciotola e di una frusta o un cucchiaio, rigorosamente di legno, plastica (ma io vi consiglio sempre il legno), vetro o ceramica.
Esistono ciotole di varie tipologie e a bassissimo costo (Muji ne promuove una a € 3,95!), così come i cucchiai e le fruste. Potete usare anche i classici cucchiai di legno da cucina, basta – ovviamente – sapere che quello che utilizzate per i capelli sia dedicato solo ed esclusivamente per i capelli.
Per quanto riguarda le fruste a mano, io personalmente ne provai una di Tiger che era interamente ricoperta di silicone, dunque non c’era il contatto dell’acciaio con le erbe ayurvediche.
Ci tengo a sottolineare questo accorgimento perché se l’erba dovesse entrare in contatto con materiali come l’acciaio o il metallo, andrebbe a perdere le sue proprietà e di conseguenza ci sarebbe un’alterazione e un risultato negativo dell’impacco.
Ritornando alla composizione della miscela, ricordatevi bene che sia l’acqua, sia l’infuso che utilizzerete per mescolare le erbe, DEVONO essere caldi! Questo perché il calore è importantissimo per liberare le proprietà della pianta.
Consiglio pratico: se volete evitare grumi nella miscela, setacciate prima le erbe, un po’ come si fa quando si prepara un dolce e si setaccia la farina per lo stesso motivo!
Qualora dovessero presentarsi comunque i grumi, una valida tecnica è quella di aggiungere massimo due cucchiai di zucchero (semolato o grezzo, a piacimento), mescolando poi il tutto cercando di schiacciare i grumi con il dorso del cucchiaio.
Una volta che il composto avrà raggiunto una consistenza cremosa, è pronto per essere applicato sui capelli.
NOTA BENE: Ci sono erbe che hanno bisogno di posa e di idratazione, per cui è necessario prepararli la sera prima (come il methi e l’altea che necessitano di 12 ore di posa). Per le altre, invece, basta un tempo relativamente breve, come una ventina di minuti massimo mezz’ora.
Basta ricoprirli con un po’ di pellicola trasparente ma, siccome siamo plastic-free, va benissimo anche un piattino o un canovaccio da cucina o asciugamano 🙂 .
Quando il tempo di posa sarà passato, si distribuisce il tutto sul cuoio capelluto e sui capelli, si raccolgono e si coprono o con la solita pellicola o una cuffietta.
Beauty tip: Se volete un effetto ancora più completo vi consiglio di coprire ulteriormente il vostro impacco con un asciugamano caldo, perché ci tengo a precisare che le erbe ayurvediche sprigionano al meglio le loro proprietà con una temperatura calda e con l’umidità.
Una volta terminato il tempo di posa (che dipende dal tipo di impacco e dal tipo di erba – se usata singolarmente), risciacquare molto bene tutto il composto, ricordandosi di massaggiare delicatamente e di pettinare i capelli per riuscire a togliere tutti i residui di erba che possono rimanere – soprattutto – sul cuoio capelluto.
NON DIMENTICATE!
Tra le regole da seguire assolutamente c’è anche questa: evitate in assoluto l’aggiunta di oli dentro la miscela che volete preparare! Gli oli vegetali, sebbene abbiano moltissimi benefici e siano multifunzione – anche per i capelli – NON sono da unire alle erbe ayurvediche perché andrebbero a ricoprire il capello di un “film” e non permetterebbero a queste di fare il loro lavoro. In poche parole, si andrebbe a perdere la funzione che hanno e l’impacco non andrebbe a buon fine.
Quando va fatta l’applicazione?
Vi parlo per quella che è sempre stata la mia esperienza e per le informazioni che ho imparato frequentando forum e gruppi inerenti alle erbe ayurvediche. Per far si che tutte le proprietà delle erbe facciano effetto al meglio, sarebbe meglio applicare l’impacco a capelli lavati; insomma, prima lo shampoo e poi l’impacco. Non è vietato fare uno shampoo dopo l’impacco, ma a quel punto non beneficerete di tutti i principi delle polveri.
L’impacco fatto a capelli sporchi equivale a un impacco non completamente efficace; il capello quando è sporco è anche grasso e questo comporta una difficoltà nell’erbetta di “agganciarsi” al capello e di penetrarlo.
Attenzione! Molte erbe hanno anche proprietà lavanti, per cui a meno che i vostri capelli non siano molto sporchi ( e a quel punto non so quanto la detersione possa considerarsi sufficiente), potreste aggiungere l’erba lavante al vostro impacco per detergere i capelli.
CAPELLI ASCIUTTI O CAPELLI BAGNATI?
Anche qui è soggettivo. La mia personale esperienza mi ha portata a prediligere l’applicazione dell’impacco a capelli bagnati (considerate che di solito faccio la doccia e lo shampoo, per cui sono già pronta per l’impacco). Sul capello bagnato – che va tamponato prima dell’applicazione per evitare che gocci durante la posa – il composto scivola molto meglio e dà una sensazione di non secchezza. A cappello asciutto, al contrario, può succedere che si sentano i capelli maggiormente secchi, ma è comunque una sensazione che cambia da persona a persona.
E DOPO IL RISCIACQUO?
Beh, dopo aver sciacquato molto bene tutto il composto, potrete utilizzare la vostra maschera preferita piuttosto che un balsamo o una crema. Questa fase non è obbligatoria, varia a seconda della persona e di come si sentono i capelli una volta risciacquati. Finito il tutto, procedete con l’asciugatura 🙂
Prima di lasciarvi una tabella con le principali erbe ayurvediche (e che quelle da me utilizzate e preferite), volevo lasciarvi qualche altre consiglio utile in vista di una vostra preparazione di impacchi.
DOVE ACQUISTARLE E QUALI?
Esistono decine di siti dedicati all’acquisto di queste erbe. Gli e-commerce verdi. Mi viene in mente Ecco verde, Bio boutique la rosa canina, Wingsbeat e tanti altri. Un’altra opzione resta sempre il buon Amazon o i negozi fisici come erboristerie, bioprofumerie o negozi indiani.
Dei brand beh, ce ne sono a bizzeffe. Tra le più conosciute Phitofilos, Le erbe di Janas, Aromazone, Khadi: a voi la scelta, bisogna testarle!
Arrivata alla fine, vi lascio qui sotto una tabella con le principali erbe ayurvediche e le principali proprietà. Sono tantissime e parlare di tutte in un solo articolo sarebbe troppo lungo e risulterebbe anche poco completo, ma intanto avere un’infarinatura è comunque molto utile! Ecco a voi la tabella:
Le conoscevate? E voi quale preferite?
Spero di avervi fatto un po’ di chiarezza e spero di avervi fatto venire voglia di buttarvi nel mondo delle erbe ayurvediche: i vostri capelli ringrazieranno.
Marta