ASHTANGA YOGA: tutto quello che devi sapere, pratica e benefici
L’ Ashtanga Yoga è uno stile diverso di Yoga e comincia ad essere molto conosciuto nel mondo. Chi lo pratica sa che si tratta di sequenze molto dinamiche che richiedono un’altissima concentrazione. Come per altre tipologie di Yoga, la respirazione gioca un fattore importante. Nell’articolo verificheremo soprattutto i benefici che si ottengono praticando questa disciplina.
Ashtanga Yoga
- Dove nasce l’Ashtanga Yoga
- Quali sono le caratteristiche importanti da conoscere
- Quante sono le posizioni base dell’Ashtanga Yoga
- Prima e seconda serie di esercizi
- Come deve essere fatta la giusta respirazione
- Gli occhi hanno un ruolo decisivo durante gli esercizi
- L’Ashtanga Yoga mette in azione tutti i muscoli del nostro corpo
- I benefici che apporta alla nostra salute
- Conclusioni
1. Dove nasce l’Ashtanga Yoga
Le origini sono indiane e molto antiche ma il fondatore è il Maestro Pattabhi Jois che nacque all’inizio del secolo scorso, precisamente nel 1915. Sosteneva che il corpo non ha una sua rigidezza per cui ha elaborato una serie di esercizi per allenare tutta la muscolatura. Pattabhi Jois in gioventù era molto attratto dai Veda (i testi antichi della cultura indiana) e dallo Yoga. Dedicò tutta la sua vita ad approfondire la tecnica abbinata alla spiritualità. Formulò alcune serie di esercizi a dimostrazione che con esse era possibile ritrovare il benessere fisico. Ben presto fu considerata, infatti, una disciplina miracolosa. Nel 1948 fondò l’Ashtanga Yoga Research Institute. Grazie a lui questa tecnica fu conosciuta in tutto il mondo. Oggi continua ad essere diffusa da chi ha potuto cogliere la sua sapienza e la sua eredità.
2. Quali sono le caratteristiche importanti da conoscere
L’Ashtanga Yoga si basa su 8 principi fondamentali che vengono chiamati “i rami dello Yoga”. Sono Yama, Niyama, Asana, Pranayama, Pratyhara, Dharana, Dhyana e Samadhi. Ecco i significati di ognuno di essi. Yama indica l’azione verso gli altri. Niyama, invece, è l’azione verso se stessi. Con Asana si indica la postura. Pranayama è il controllo del respiro. Pratyhara è il digiuno dei sensi. Dharana riguarda la concentrazione. Dhyana è la meditazione. Samadhi concerne l’autocoscienza. La combinazione tra il respiro e l’esercizio fisico devono sempre interagire fra loro.
3. Quante sono le posizioni base dell’Ashtanga Yoga
Le posizioni sono diverse ma vengono classificate in 6 serie. Si tratta, infatti, di sequenze di posizioni e ogni gruppo rientra in una serie di queste. Vengono denominate Prima Serie, Seconda Serie, Serie Avanzata A, Serie Avanzata B, Serie Avanzata C, Serie Avanzata D. Ognuna di esse si completa in un’ora e mezza circa proprio perché le posizioni in sequenza sono tantissime e devono essere svolte con lentezza. La prima e la seconda serie hanno un grado di difficoltà che, con un po’ di esercizio, può essere raggiunto da tutti. Le serie avanzate richiedono, invece, molta esperienza e allenamento. Il rischio potrebbe essere quello di provocarsi degli infortuni. Sono esercizi faticosi da effettuare anche più celermente ma ci si può arrivare facendo molta pratica tutti i giorni.
4. Prima e seconda serie di esercizi
La prima e la seconda serie, seppure impegnative, hanno un grado di difficoltà non troppo elevato. Nella prima serie troviamo due posizioni importanti che danno inizio alla sequenza. Si tratta di compiere il “saluto al sole”. Il sole, essendo una fonte di energia, ha sempre avuto un richiamo forte in ambito olistico. Per questo nell’Ashtanga Yoga è assai importante iniziare gli esercizi rendendo omaggio al sole. Andranno a coinvolgere la quasi totalità del sistema muscolare ma soltanto imparando correttamente tutti gli esercizi della prima serie si potrà quindi passare alla seconda. La sequenza dei movimenti è quasi la medesima ma ha l’obiettivo di stimolare e pulire tutti i canali chiamati Nadi che si trovano più in profondità nel nostro corpo.
5. Come deve essere fatta la giusta respirazione
Durante tutti gli esercizi di Ashtanga Yoga occorre prestare attenzione alla respirazione. Deve essere diaframmatica e ciò permetterà un’ottima ossigenazione alla muscolatura rendendo più semplice lo svolgimento delle posizioni. Inoltre la respirazione deve essere sincronizzata con ogni singolo esercizio. Lo scopo è quello che deve crearsi un’armonia tra corpo e respiro al punto tale che la mente possa ritrovare appieno la massima concentrazione. Imparando a respirare correttamente anche la circolazione sanguigna verrà migliorata e sarà più semplice completare tutta la sequenza di ogni serie di posizioni.
6. Gli occhi hanno un ruolo decisivo durante gli esercizi
Nelle posizioni dell’Ashtanga Yoga, lo sguardo ha davvero una parte importante. Fissare un punto preciso del nostro corpo aiuta a non disperdere l’energia e a mantenere attiva quella vitale. In tutte le discipline olistiche l’energia viene trattata come quella fonte che serve per riequilibrare tutto il nostro corpo e ritrovare il benessere. Le sequenze di esercizi richiedono di concentrarsi con lo sguardo su alcuni punti ed i maggiori sono l’ombelico, le mani, i piedi, la punta del naso e il terzo occhio.
7. L’Ashtanga Yoga mette in azione tutti i muscoli del nostro corpo
Per compiere gli esercizi contenuti in ogni serie occorre molta tecnica. I muscoli di alcune zone del nostro corpo devono essere contratti al punto giusto per permettere alla colonna vertebrale di distendere le parti discali interessate. La sequenza delle posizioni permette inoltre l’allungamento della muscolatura ed il rafforzamento dell’equilibrio. Gli esercizi da fare in piedi stimolano la funzione degli arti, sia inferiori che superiori. Altre posizioni, da compiere anche a terra con l’aiuto del tappetino, uniscono gli esercizi di stretching al rilassamento mentale.
8. I benefici che apporta alla nostra salute
La muscolatura si rinforza tantissimo e, se praticato con regolarità, si diventa più sciolti nei movimenti. Tutti gli esercizi sono incentrati sulla calma e la concentrazione apportando benefici anche sul piano psichico oltre che fisico. E’ una disciplina quindi che migliora l’equilibrio e combatte lo stress. Con l’Ashtanga Yoga si possono evitare dolori ai muscoli del collo e della schiena causati da posture scorrette. La colonna vertebrale apparirà più flessibile rendendo i movimenti più snelli durante tutta la fase della vita quotidiana. La mente avrà la possibilità di rigenerarsi allontanando lo stress e ritrovando la serenità. Non si soffrirà più di ansie o depressione perché il rilassamento generato dagli esercizi serve proprio a favorire la meditazione interiore. Iscriversi ad un corso di Ashtanga Yoga può quindi aiutare a ritrovare se stessi ed avrà il potere di insegnarci a coordinare correttamente i movimenti con la respirazione.
9. Conclusioni
Come per lo Yoga tradizionale, anche l’Ashtanga ha il principio di farci assaporare il mondo della spiritualità. Il nostro corpo fa parte dell’Universo e come tale può beneficiare dell’energia cosmica. Tutto sta a come farla incanalare bene nel nostro corpo. E’ una filosofia di vita che accresce la capacità di vedere oltre, permettendo alla pace interiore di nutrire tutto il corpo. Inoltre tutti gli esercizi di rilassamento si rifletteranno su quello che andremo a svolgere nella nostra vita. Miglioreranno la qualità del sonno e dei movimenti, si farà meno fatica durante la giornata e non sarà bilanciato soltanto il nostro corpo ma, bensì, anche la nostra mente. Raggiungere il benessere fisico è un obiettivo di tutti e l’Ashtanga Yoga potrà sicuramente aiutarci in questo.
Disclaimer
Le informazioni riportate rappresentano indicazioni generali e non sostituiscono in alcun modo il parere medico.
Lella Leonardi