RED RONNIE: SMETTIAMO DI GUARDARE SANREMO, E’ L’UNICO POTERE CHE ABBIAMO
Red Ronnie è uno di quei personaggi della televisione italiana che non ha bisogno di presentazioni: giornalista appassionato ed esperto di musica, presentatore di svariati programmi radiofonici e televisivi, critico musicale e disc jockey. E’ senza ombra di dubbio il professionista più adatto per spiegarci quella metamorfosi, che già da tempo sta subendo la musica nel mondo. A tal proposito gli faremo delle domande su tutto ciò che concerne il panorama musicale attuale, l’evoluzione di Sanremo negli ultimi anni e le implicazioni sociali di questo potente ed influente veicolo di idee, emozioni, stralci di vita, informazioni e sensazioni, chiamato: musica.
Ecco qui l’intervista video che ha fatto in esclusiva per noi di cataldi.com:
Com’è cambiato il panorama della musica nel corso degli anni?
La musica è un veicolo importantissimo, ricordiamoci che nella Bibbia c’è un verso che rende l’idea del potere incredibile di questo mezzo, con le trombe che abbatterono le mura di Gerico.
Secondo Red Ronnie, la musica è appunto il tappeto delle emozioni più importanti che esistano. Infatti continua:
Per questi motivi la musica è pericolosissima, per chi gestisce un potere. La musica ha cambiato la storia, ha fatto finire la guerra in Vietnam, ci ha fatto rendere conto che esisteva un problema di fame in Etiopia. Non è un mistero che John Lennon fosse spiato dalla CIA, così come non è più un mistero il fatto che Jimi Hendrix sia stato ucciso. Perchè reputati pericolosi per un sistema politico ed economico che voleva fare i propri comodi.
Prosegue Red Ronnie:
Di conseguenza hanno declassato la musica rendendola prima di tutto cheap, gratis sul web, dopodiché hanno cambiato gli idoli. Gli idoli musicali oggi non sono più quelli che hanno i contenuti, lo dimostra il fatto che, ad esempio, non c’è più spazio per i cantautori. Questo perchè hanno libertà d’espressione, ma lasciano spazio solo agli interpreti. Idoli veloci quindi, idoli “usa e getta” e da qui sono nati i vari Talents.
Cosa pensa Red Ronnie della trap music?
E’ un genere musicale utilizzato per corrompere le nuove generazioni, in quanto questi personaggi, da Skioffi a Junior Cally, da Achille Lauro a Sfera Ebbasta, sono usati per corrompere anche i bambini.
Red Ronnie ha pubblicato qualche giorno fa, un video che ha ricevuto tantissime condivisioni, consensi ma anche parecchie critiche , per vederlo cliccate qui. In merito a tale video, gli abbiamo fatto una domanda:
Come pensi sia cambiato, nel corso degli anni, Sanremo come festival della canzone italiana?
Sanremo è diventato da tempo uno show televisivo, anzichè essere il festival della canzone italiana. In quanto show televisivo, segue le regole nelle quali si è rifugiato. Questo per creare audience e avvicinare i giovani a questo mezzo di comunicazione, dato che i ragazzi di oggi, non sono più così legati all TV come una volta.
Cosa pensa Red Ronnie della scelta di Amadeus di inserire Junior Cally tra i cantanti?
Amadeus difende Jonior Cally, giustificando il fatto di non conoscere le canzoni del cantante a sfondo sessista e violento. Quindi il presentatore vorrebbe sul palco dell’Ariston, un concorrente del quale non conosce neanche le canzoni, esclusivamente per le visualizzazioni che ha sul web? Visualizzazioni create per giunta da un algoritmo? Vari servizi come Spotify e analoghi, tendono a modificare gli algoritmi di ricerca, per far salire ai primi posti negli ascolti chi vogliono loro, sulla base degli accordi pattuiti.
Red Ronnie ci indica il momento esatto in cui è stato scoperto tutto ciò:
E’ scaturito tutto dall’uscita del disco di Fedez. Si è scoperto all’ultimo momento che il disco non sarebbe stato il primo in classifica. Siccome gli ascolti di Spotify fungono da vendite, hanno fatto accordi interni dove partiva in automatico la canzone di Fedez, anche quandola gente ne metteva una diversa e molti hanno incominciato a lamentarsi pubblicamente sui social networks. E’ tutta colpa degli algoritmi che vengono modificati.
Chiediamo a Red Ronnie quindi, quale sia l’influenza della musica nei giovani e soprattutto nei bambini:
L’influenza della musica è molto potente soprattutto nei bambini, i quali si eccitano nel sentire parole proibite. Il problema principale è che le parole hanno un significato specifico e si insinuano nella testa di questi ultimi. Di conseguenza ci si meraviglia quando leggiamo di casi di violenza nei confronti di bambine, o come dimostrano vari filmati girano sul web. In realtà la musica ha una chiara e gigantesca responsabilità nella collettività ed ogni singola parola conta ed ha un peso.
Quindi Red Ronnie, questo può essere definito un vero e proprio problema sociale?
Questo è un gravissimo problema sociale. E’ stata colpa di Sfera Ebbasta se c’è stata la tragedia di Corinaldo, dove sono morti cinque giovani e una mamma. Erano le due di notte ed il rapper non era ancora arrivato al concerto. Per la prima volta però, molti genitori si sono resi conto dei testi del cantante, ma per ripulirgli l’immagine, i media l’hanno inserito ad “X-Factor”. Così come Skioffi l’hanno messo ad “Amici” e Junior Cally a Sanremo 2020.
Come vede Red Ronnie un Festival di Sanremo fatto di Junior Cally, Skioffi, Sfera Ebbasta, Achille Lauro e con Amadeus come direttore artistico?
Un Sanremo così non dev’essere visto. La gente non vuole questo Junior Cally, non sa neanche chi sia. Il pubblico di Sanremo, fatto di gente anziana, vuole altre canzoni. Il problema è che molti bambini vedendo Sanremo, vedendo soprattutto questo ragazzo con la maschera da supereroe, prenderanno esempio. Una volta quando c’era solo la televisione, il presente si identificava in ciò che vedevi. Oggi è tutto presente, anche filmati di anni fa, perchè basta digitarne il nome su Youtube, per rendere quel passato, presente. Perciò non possiamo giustificare dei testi violenti di canzoni di questi artisti che cavalcheranno il palco dell’Ariston, solo perchè fanno parte del passato. In quanto quel “passato”, digitato su qualsiasi motore di ricerca o semplicemente su Youtube, diventa il presente e anche il presente nel futuro, lasciandone una traccia indelebile.
Ci sono state delle critiche sulla tua età, in quanto ti hanno reputato “vecchio” per avere ancora voce in capitolo. Cosa vorresti rispondere a riguardo?
Io chiaramente sono vecchio. Numericamente parlando, la mia età è quella di un anziano, perchè ho sessantotto anni. Però è anche vero che mi rinnovo costantemente e sono un eterno bambino, che scopre sempre cose nuove. Non a caso nel ’95 fui il primo a fare un programma in cui si interagiva con la chat. Oggi sono sul web con il “Barone Rosso”, “Redronnie.tv”, ho creato un canale ed interagisco con tutti. Quindi è vero che anagraficamente ho un’età, ma è pur vero che avendo questa età, ho tanti chilometri di esperienza nei miei occhi e di musica nelle mie orecchie. Tutto si ripete e riesco a distinguere nitidamente ciò che va ed ha validi contenuti, da ciò che invece non va.
Secondo Red Ronnie, perchè gli artisti emergenti, che possono sfruttare questo grande canale della musica che arriva diretto alla mente e al cuore del ragazzino o addirittura del bambino che ascolta canzoni attuali, non pensano di trattare tematiche sociali come il women’s empowerment, il bullismo, il body shaming, i diritti umani, etc?
Perchè gli artisti di oggi che fanno musica, hanno deposto le armi da tanto tempo. L’unica arma che hanno è il cellulare e l’unica cosa che fanno è farsi i selfie con il pubblico alle spalle. A loro importa solo cercare consensi. Io quando faccio una dichiarazione, non lo faccio per cercare consensi vari, come fanno tanti. Ho rinunciato alla grande popolarità, per andare da un’altra parte, mentre gli artisti emergenti cercano solo consensi e se ne fregano dei doveri morali. Paradossalmente l’unica ad andare controtendenza è Rita Pavone, che anzichè essere ammirata perchè ha il coraggio di esprimere la propria opinione, viene attaccata sui social.
La gente oggi va alla ricerca di consensi, va alla ricerca dei soldi, non fa nessuna dichiarazione, se non quando tale dichiarazione porta loro visibilità o vendita di dischi. Per cui oggi è difficile trovare qualche artista che dica qualcosa di socialmente importante e quelli che lo fanno, purtroppo vengono emarginati. Nel “Barone Rosso” io do spazio soprattutto a ragazze, perchè credo che la donna sia nettamente superiore all’uomo, anche perchè voi donne create noi uomini, perciò sostengo il women’s empowerment nella musica, perchè ci credo davvero. Ma non solo nella musica! Per esempio a me piace molto Giorgia Meloni, non per le sue ideologie politiche, in quanto la destra e la sinistra non esistono più da anni, ma in quanto donna. Quest’anno invece a Sanremo non ci sono molte donne come concorrenti, ma piuttosto vengono usate come vallette.
A tal proposito, cosa ne pensa quindi Red Ronnie delle donne che sono accanto ad Amadeus, in questo Sanremo 2020?
La cosa grave è che nessuna di loro ha criticato Junior Cally. E c’è addirittura chi lo difende. Irene Grandi è una di quelle, che cerca di preservare i diritti delle donne e poi difende Junior Cally. Se dessimo un’occhiata ai testi di Junior Cally, capiremmo di cosa stiamo parlando, sia a livello di considerazione delle donne, sia dal punto di vista della qualità artistica.
Quindi la qualità della musica italiana, secondo Red Ronnie sta regredendo anzichè evolversi?
La musica italiana in realtà non è regredita, in quanto io incontro artisti che fanno dell musica strepitosa. La musica italiana oggi non ha spazio! Non dimentichiamoci che l’anno scorso hanno escluso dal Festival di Sanremo la canzone “Caramelle” di Pierdavide Carone e Dear Jack. Una canzone contro la violenza sulle donne, ma quest’anno hanno preso degli artisti come Junior Cally, Skioffi, Sfera Ebbasta, etc. che hanno fatto canzoni a favore della violenza sulle donne. I cantanti che cantano canzoni meravigliose esistono ancora, ma non vengono considerati. Basterebbe che la gente ascoltasse una musica fatta di canzoni sane, pulite; una musica fatta di cose positive, questo è importante.
La musica che oggi vogliono farci ascoltare invece, o è rappresentata da molte canzoni piene di negatività e violenza, oppure da marmellate commerciali che rimbambiscono. A tal proposito l’unica hit dell’estate che avrei salvato, è “Mare mare” di Docenera.
Come si potrebbe risolvere quindi questo problema sociale?
Questo problema si può risolvere in un modo molto semplice: smettendo di guardare Sanremo. Se non fa audience, stanno sbagliando. Spegnendo le radio che mandano musica di scarso valore artistico, smettendo di ascoltare Spotify o guardare video di Junior Cally, Skioffi, Sfera Ebbasta, Achille Lauro e simili. E’ l’unico potere che abbiamo, il potere dei consumi. Esiste un potere di far crollare i consumi ed è nostro dovere morale farne uso. Non dobbiamo delegare ad altri, ognuno di noi conta.