Francesca Tiranti: Passione, voglia di imparare e costanza
Talvolta, i progetti che intendiamo realizzare in un futuro prossimo, cambiano. Anche in maniera radicale. Scopriamo altre passioni e decidiamo di farne una professione. Questo è ciò che è successo a Francesca Tiranti, candidata a Bake Off Italia 4 e concorrente nello spin-off Bake Off Italia “All Stars Battle”.
Chi è davvero Francesca Tiranti?
Innanzi tutto, Francesca Tiranti è una sognatrice, forse troppo! Sarà perché ho visto un sacco di film della Disney quando ero piccola? La stessa partecipazione al Talent Show di Real Time, Bake Off Italia, era un’idea un po’ campata in aria, tanto per giocare, non mi aspettavo assolutamente che chi di dovere mi scegliesse e mi desse la possibilità di mostrare i miei lavori, le mie capacità. Era un sogno, che poi alla fine si è trasformato in realtà. E sono anche un po’ testarda; tendo sempre a prefiggermi un obiettivo e a portarlo a termine.
Tu ti sei diplomata in un’accademia di moda, però hai passione anche per la pasticceria. Spiegheresti ai tuoi lettori questo passaggio? Come sei passata dalla moda alla pasticceria?
In realtà, a me piace tutto ciò che è creativo. Non per niente, quando ero piccola, più che chiedere bambole chiedevo fogli e matite. Sapevo che avrei fatto la scuola d’arte da subito. Poi sono passata alla moda, me ne sono appassionata e avevo intenzione di intraprendere la carriera di stilista. Chiaramente, però, al sud Italia non è così semplice farsi strada in un settore del genere – mentre nelle città come Milano, frequentando un’accademia privata che possiede agganci interni, farsi un nome diventa molto più semplice.
Contemporaneamente alla moda, coltivavo un’altra passione: quella della pasticceria, anche perché ho avuto diverse occasioni per cucinare sotto la guida di mia nonna. Poi c’è stata una volta in cui, per Natale, ho cucinato 6 kg di biscotti a casa e mia zia, scherzando, mi ha chiesto: “Perché non mandi la candidatura a Bake Off? Magari ti prendono!” E mi ha convinta. Ho mandato la candidatura ma senza aspettative in merito. E adesso, eccomi qui, dopo aver partecipato a Bake Off Italia e Bake Off “All Stars Battle”, sempre più convinta che buttarmi nel settore della pasticceria sia stata un’ottima idea.
Alla finale di Bake Off Italia, ti sei posizionata come seconda classificata. Che emozioni hai provato in merito?
Eravamo ventuno concorrenti. Tutti molto più preparati di me, come ti dicevo, e nonostante questo sono riuscita a posizionarmi come seconda dopo sfide davvero dure, con ritmi disumani e quasi impensabili da affrontare. Perciò, posso considerarmi assai soddisfatta del mio traguardo, a prescindere dal fatto che non abbia raggiunto il primo posto.
Durante questa esperienza, hai avuto modo di conoscere persone di un certo calibro, appartenenti al settore della pasticceria o della cucina più in generale. Tra questi, troviamo Ernst Knam, Clelia D’Onofrio, Iginio Massari e tanti altri. Arrivati a questo punto, per cosa li ringrazieresti?
Principalmente, mi sento di ringraziare maestro Knam perché durante tutta l’esperienza a Bake Off, mi ha dato tantissimo. Onestamente parlando, non mi sento di dire di essere una persona molto modesta; se so che so fare bene una cosa, lo ammetto sinceramente. E lui è stato in grado sia di apprezzarmi quando lo meritavo, sia di riprendermi quando era il caso di farlo. Per quanto riguarda Clelia, invece, mi riferisco ad una persona davvero gentile, dolce e alla mano. Una persona straordinaria. Abbiamo anche avuto modo di rincontrarci in seguito alla trasmissione e mi sono sempre trovata bene con lei, mi sentivo di parlarle liberamente, e lei si è sempre posta come una buona (se non buonissima) ascoltatrice.
Per quanto riguarda la tua seconda esperienza, Bake Off Italia “All Stars Battle”, cosa ci puoi dire?
Decisamente migliore rispetto a Bake Off Italia 4, a mio gusto. Quando sono entrata a Bake Off, come ho spiegato precedentemente, le mie conoscenze erano assai ridotte. Inizialmente ho partecipato con zero aspettative, mentre a Bake Off “All Stars” credevo molto di più in me stessa, proprio perché ho avuto la possibilità di valutare positivamente le mie doti e sicuramente, questo, mi ha regalato maggiore sicurezza. In più, a Bake Off dovevi convivere obbligatoriamente con persone che, magari, non erano esattamente in linea con le tue opinioni o più semplicemente con la tua personalità, mentre ad “All Stars”, da questo punto di vista, sono stata più fortunata.
Non per esagerare, ma quest’ultima l’ho vissuta proprio come una vacanza. Mi sono portata dietro un bagaglio culturale che mi ha permesso di essere più precisa nelle mie creazioni, di sfruttare maggiormente la tecnica senza sentirmi impreparata. A Bake Off, durante ogni sfida, finivo quasi sempre per ultima. Ad “All Stars” mi rimaneva sempre tempo a disposizione per aiutare i miei compagni, gli stessi con cui sono riuscita a creare degli ottimi rapporti d’amicizia.
Francesca, tu hai anche un blog personale dedicato alla pasticceria. Come ti è venuta in mente l’idea di condividere i tuoi lavori con persone in tutto il mondo, sul web? Cosa vuoi comunicare ai tuoi lettori?
Onestamente, non posso prendermi il merito della creazione di questo blog. Sono stati i miei followers che, sempre più spesso, mi proponevano di ritagliare un mio spazio, all’interno del web, per renderli ancora più partecipi della mia passione per la pasticceria. E alla fine ho pensato: “Perché no?” Molti di loro si rispecchiavano un po’ in me. In fondo, io sono partita dal basso e ho raggiunto un buon risultato, ogni giorno cerco di reinventarmi e di conoscere meglio il settore in cui desidero lavorare. Perciò, l’idea del blog si è fatta sempre più chiara nella mia mente e mi convincevo ogni giorno di più che fosse un buon modo per consigliare e incoraggiare i miei followers, nonché divertirli!
Tutt’ora, il blog è attivo. Purtroppo ho davvero poco tempo a disposizione, ma spero potrò caricare qualche nuova ricetta a breve!
Siamo prossimi alla primavera. Che dolce consiglieresti per una stagione prevalentemente mite?
Io adoro la cheesecake. È un dolce che accantono un po’ in inverno, e preferisco aspettare stagioni un po’ più calde per prepararla, nonostante io preferisca la versione americana, ossia quella cotta. La preferisco perché è un dolce fresco e in modi sempre differenti.
Pensi che faccia bene al fisico e alla mente mangiarsi un buon dolce?
Il cibo è consolatorio. Il cibo ci dà un po’ la forza di affrontare delle brutte giornate, perciò sicuramente, per quanto riguarda la mente è ottimo. Per l’organismo – anch’esso ha bisogno di un certo apporto di zuccheri. L’importante, però, è non abusarne. Il cibo fa bene e può dare sollievo, ma non sapersi controllare significa andare incontro a problematiche difficili da gestire, come l’aumento di peso, colesterolo e così via.
In tutti questi anni, hai potuto conoscere bene il settore della pasticceria. All’interno di esso, noti delle disparità di genere?
Purtroppo sì. Tutt’ora, nei campionati mondiali di pasticceria, vi sono squadre formate interamente da uomini. Nessuna donna presente. Per come la vedo io, in questo settore la donna viene assai svalutata. Di conseguenza, non viene considerata all’altezza di un uomo. E perciò, le disparità di genere rimangono. Con questo, non metto in dubbio le loro capacità – ma anche noi donne le abbiamo, e meritiamo la medesima considerazione.
Che consiglio daresti a chi vuole intraprendere una carriera nella pasticceria?
Forza psicofisica, passione, voglia di imparare e costanza. Forza psicofisica perché bisogna saper seguire dei ritmi senza accumulare eccessivo stress. La passione è essenziale nel momento in cui si vuole intraprendere una carriera o altro, altrimenti sarà sempre più difficile raggiungere un determinato obiettivo. La volontà deve andare a braccetto con la passione, proprio perché – come ogni cosa, anche la pasticceria necessita di continua innovazione e aggiornamento, perciò bisogna mettersi nell’ottica delle idee che non si finirà mai di imparare. E la costanza. La costanza è fondamentale per fare qualsiasi cosa nella vita.
Ci sono novità e progetti futuri?
Per ora, nessun progetto futuro. Attualmente sto lavorando in un ristorante di Roma e mi occupo di curare la linea di dolci di vario genere. In più, ho mantenuto anche il mio vecchio lavoro, perciò al momento sono piuttosto occupata. In ogni caso, mi piacerebbe poter partecipare a qualche progetto televisivo sempre inerente alla pasticceria. Magari, anche insegnare i segreti di questo settore dolce e piacevole.
Come ti vedi tra dieci anni?
Mi piacerebbe poter costruire una famiglia, quindi spero di trovare una persona con cui poter raggiungere questo mio sogno. Inoltre, un giorno, sarei felice di poter insegnare i segreti della pasticceria, per poter consentire ad altre persone come me di realizzare il proprio sogno.
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