Dieta del gruppo sanguigno. Funziona davvero?

Esistono tantissime tipologie di diete ed è sempre bene informarsi con il proprio medico prima di intraprenderne una. Oggi scopriamo la dieta del gruppo sanguigno. Non ha controindicazioni e lascia ad ognuno la possibilità di mangiare la quantità di cibo desiderata. L’importanza va data soltanto alla scelta degli alimenti. Non tutti infatti vanno bene. Come fare per saperlo? Dipende tutto dal gruppo sanguigno al quale si appartiene.

- Una dieta che si aggiunge alle altre per portare salute in tavola
- Dieta del gruppo sanguigno e allergie alimentari
- Quali e quanti sono i gruppi sanguigni
- Analizziamo i 4 gruppi
- Conclusioni
1. Una dieta che si aggiunge alle altre per portare salute in tavola
Molti medici e scienziati si sono adoperati, negli ultimi decenni, per studiare nuove diete. In tutto il mondo vengono fatte nuove ricerche sempre più approfondite. Nel campo dietologico ce n’è davvero per tutti i gusti. Certe diete, a volte, fanno molto discutere. Quello che conta, però, è che sono state studiate per insegnare a tutti come prendersi cura del proprio corpo tramite il cibo. La dieta del gruppo sanguigno, a differenza delle altre, ha uno scopo ben preciso. Serve soprattutto per detossinare l’organismo oltre che per perdere peso.

La scoperta di questa dieta la si deve al naturopata americano James D’Adamo negli anni ’50. Aveva personalmente verificato che con l’alimentazione si poteva ottenere il buon funzionamento del sistema immunitario. In Italia, la dieta del gruppo sanguigno, è stata portata alla ribalta dal Dottor Piero Mozzi. Oltre ad avere applicato il metodo su se stesso, lo consiglia a tutti i suoi pazienti per guarire da moltissime patologie. Le sue conferenze pubbliche hanno il tutto esaurito. Questo fa capire quante persone sono consapevoli che la salute comincia in tavola. Il desiderio di star bene prevale su tutto il resto.
2. Dieta del gruppo sanguigno e allergie alimentari
La dieta del gruppo sanguigno si rivolge soprattutto a chi presenta patologie legate ad intolleranze e allergie alimentari. Pare, infatti, che se un determinato alimento non è compatibile con il gruppo sanguigno non dovrebbe essere ingerito. L’importanza di seguire la dieta del gruppo sanguigno, e vederne i benefici, sarà a lungo termine. I cibi dovranno essere combinati correttamente. L’attenzione primaria va dedicata a ciò che verrà messo innanzitutto nel carrello della spesa. Ogni gruppo sanguigno ha una vasta scelta di cibi da mangiare.
E’ bene farsi un elenco per cominciare a capire quali siano gli alimenti più favorevoli e quali no. Mangiare quelli, diciamo così, “compatibili” avrà lo scopo di disintossicare l’organismo. Questo è un punto a favore della dieta del gruppo sanguigno. Molte persone presentano al giorno d’oggi le allergie alimentari. Perché accade questo? Proprio perché l’organismo ha raggiunto un livello di saturazione tale da non riuscire più a smaltire le sostanze dannose. Il fegato e i reni hanno un grosso lavoro in questo. Non affaticarli significa generare benessere. Essi infatti aiutano a mantenere puliti e attivi tutti gli altri organi. Sapere certe cose diventa quindi fondamentale, soprattutto a tavola.
3. Quali e quanti sono i gruppi sanguigni
I gruppi sanguigni sono quattro: 0 (zero), A, B, AB. Si classificano così in base alla presenza di antigeni. Per esempio nel gruppo A è presente l’antigene A e così via. Se invece ci sono entrambi gli antigeni (A e B) il gruppo sarà quello AB.

Per quanto riguarda il gruppo 0 (zero) la cosa è ben diversa. Qui non ci sono antigeni. Si tratta infatti del gruppo primitivo, quello che avevano i nostri antenati oltre due milioni di anni fa. Essi, come ben sappiamo, si cibavano di carni rosse che cacciavano. Vivevano di bacche e di quello che trovavano in natura in base alla conoscenza di questi tempi molto antichi. Non esisteva la coltivazione per cui quella popolazione si cibava di pochissime cose e mangiava sempre e solo quelle.
Successivamente sono cominciate le conoscenze per irrigare i campi e quindi procedere all’attività di semina. In questo periodo sono subentrati altri alimenti come verdura, frutta e cereali. Ecco com’è cominciata la trasformazione del gruppo sanguigno. Per adattarsi alla nuova alimentazione il nostro organismo ha dovuto effettuare il cambiamento. La trasformazione è avvenuta, quindi, per gradi. Più evolveva la conoscenza, più variava il sistema immunitario e i suoi antigeni. Con il passare dei millenni sono comparsi i gruppi sanguigni come li conosciamo oggi.
4. Analizziamo i 4 gruppi
Dettagliamoli uno per uno per scoprire come ritrovare il benessere con la dieta del gruppo sanguigno.
Gruppo 0 (zero)
Il gruppo 0 (zero) è il più antico. La Terra era popolata da pochissime persone durante la preistoria. Non esistevano cultura e modernità. L’uomo era costretto a vivere come un animale e cacciava per poter sopravvivere. Per questo motivo la sua alimentazione era composta principalmente di carne, soprattutto quella rossa. Si adattava forzatamente all’ambiente dove viveva. Ecco perché il gruppo 0 (zero) ha bisogno di introdurre, nella sua dieta, molte proteine.
Chi fa parte di questo gruppo ha una maggiore resistenza alle malattie. Ha un sistema immunitario più forte ed una capacità più celere di guarire. Si dovrebbe cibare sempre di proteine animali e di alcune verdure. Non tollera le farine, i cereali e i latticini. Deve assolutamente evitare il glutine anche se non c’è presenza di patologia celiaca. Questo è consigliato semplicemente perché il glutine interferisce con il metabolismo e potrebbe causare aumento di peso e diabete in età avanzata. Quindi via libera a carne di manzo, di agnello e di vitello.
Anche il pesce azzurro può essere introdotto nella dieta. Ottima la frutta secca e tutti i frutti rossi. La quantità di proteine animali si può sostituire con quelle vegetali. Si, quindi, ai legumi (tranne le lenticchie e i fagioli di Spagna). Ottime le verdure soprattutto carciofi, cicoria, broccoli e spinaci. Consentite anche le alghe marine.
Gruppo A
Il gruppo A si è formato successivamente al gruppo 0 (zero). Mano a mano che la vita sulla Terra variava, e ci si cibava di alimenti diversi, si verificava la trasformazione nel sangue. Anche lo stile di vita cambiò. L’essere umano diventò via via più sedentario. Alcune scoperte ed invenzioni modificarono il processo delle cose. Furono realizzati strumenti per aiutare l’uomo a fare meno fatica. Si impararono le tecniche di agricoltura.
Questa evoluzione avvenne in un tempo ampio (diversi millenni) ma fu sostanziale per il cambiamento del sistema immunitario. Per questo il gruppo A può alimentarsi con meno carne, anzi, potrebbe evitarla completamente. Ottima sarà l’alimentazione a base di legumi, pesce, uova, cereali (soprattutto amaranto e grano saraceno). Gli ortaggi come bietole, broccoli, carciofi, carote sono ben assimilati. Il gruppo A deve evitare gli agrumi tranne i limoni. La frutta da prediligere sarà quella di albicocche, ciliegie, mirtilli, fichi e prugne.
Gruppo B

Trascorrendo ancora qualche millennio si assiste ad un’altra trasformazione del sangue. Subentra infatti il gruppo B. Le persone che rientrano in questo comparto possono avere un’alimentazione molto ricca. L’apparato digerente e gastroenterico è davvero molto forte. Tenendo sempre conto di evitare esagerazioni, questo gruppo può introdurre carni rosse, carni bianche, formaggi e latticini. E’ sconsigliata infatti, per i soggetti appartenenti a questo gruppo, una dieta unicamente vegetariana. Via libera comunque a frutta e verdura. Tra i cereali è da evitare il mais in ogni sua forma. Questo gruppo tollera bene anche il glutine per cui pasta e pane (nella misura corretta) non saranno da eliminare.
Gruppo AB
Il gruppo più recente viene chiamato AB. Come abbiamo visto in precedenza è composto dagli stessi antigeni presenti sia nel gruppo A che nel gruppo B. Le persone che rientrano in questo gruppo hanno problemi legati alla fase digestiva, causata dalla scarsa produzione di succhi gastrici. Per questo motivo devono evitare cibi grassi e molto piccanti. Inoltre è sconsigliato assumere bevande gasate, alcolici ed è meglio limitare il caffè. In pratica per il gruppo AB è da eliminare tutto ciò che può mettere a rischio il fegato. L’alimentazione può essere comunque molto varia. Occorre soltanto tenere in considerazione queste piccole regole fondamentali per non dare troppo lavoro al sistema epatico.
5. Conclusioni
La maggior parte delle persone al mondo fa parte del gruppo sanguigno 0 (zero). Essendo il più antico ha ancora prevalenza fra la popolazione. C’è da dire anche che ai giorni nostri il cibo non è più così naturale. Tutto è oramai sofisticato e trattato con farmaci. Nel terreno ci sono moltissime sostanze nocive. Gli animali non vengono più cibati in modo naturale e si allevano in modo intensificato. Come per tutte le cose la raccomandazione è quella di prestare attenzione a ciò che acquistiamo.
L’alimentazione biologica è quella da preferire assolutamente. Le informazioni che ci arrivano relativamente alla dieta del gruppo sanguigno contribuiscono al miglioramento della salute. Non si dovrà, però, praticarle in modo fobico ma prendendo atto che alcune cose possono essere evitate. La maggior parte di ciò che metteremo in tavola potrà essere più salutare. Con il tempo ci si accorgerà se la dieta del gruppo sanguigno funziona o no. E’ una dieta che non ha controindicazioni e non è preceduta da alcun calcolo di calorie e quantità. Sarà il nostro organismo a farci capire se siamo sulla strada giusta. Basta ascoltarlo.
Disclaimer
Le informazioni riportate rappresentano indicazioni generali e non sostituiscono in alcun modo il parere medico.
Lella Leonardi
