Crescita personale: cos’è, a cosa serve e come migliorare
Crescita personale: quante volte avremmo sentito parlarne, in ambiti diversi, facendoci una vaga idea di cosa celassero quelle due parole ma non sapendo esattamente a cosa attribuirle.
Il concetto di crescita personale ha origini antiche, da sempre mirato alla valorizzazione delle qualità dell’essere umano, all’accrescimento della propria autostima e ad un’immersione profonda in se stesso.
Sia chiaro: nessuno deve sentirsi in dovere di seguire un percorso del genere se soddisfatto di se stesso, di ciò che ha e della propria vita a tutto tondo.
Né tantomeno deve sentirsi in dovere di approfondirlo, se ritiene non riguardargli.
Il concetto di crescita personale subentra in seguito a riflessioni diametralmente opposte alla soddisfazione, frustranti, che portano automaticamente a mettersi in discussione, al punto tale da cercare di cambiarne la chiave di lettura.
Quante volte vi siete sentiti insoddisfatti della vostra vita? Vi siete sempre svegliati contenti di essere dov’eravate, facendo quello che facevate, o avete desiderato, più di una volta, di poter essere altrove? Occuparvi di altro?
Se la risposta a tutte queste domande è sì, avrete sentito giungere sicuramente, come dicevamo, la frustrazione, la scontentezza, la mancanza di entusiasmo, che sommate tutte assieme, a lungo andare, possono produrre un risultato catastrofico: quello di spegnervi, facendovi sentire spettatori della vostra vita, trainati dagli eventi.
Crescita personale
- Cos’è
- A cosa serve
- Come migliorare facendone uso
Ecco come quindi si giunge a parlare di crescita personale, argomento di cui andremo a capire tra poco, nello specifico, analizzandola in tre vesti specifiche:
1. Cos’è la crescita personale
La crescita personale può definirsi più propriamente un percorso di maturazione, graduale e mirato, attuato nel tempo, durante il quale si acquisiscono quelle abitudini che portano a farci essere persone migliori rispetto al punto da cui siamo partiti.
La crescita personale è la presa di consapevolezza che siamo unici e che per diventare quello che siamo e per sviluppare le nostre attitudini dobbiamo prenderci cura di noi stessi.
Traslato nei più vari ambiti e utilizzata da ogni etnia, genere, età, estrazione socio-culturale, la crescita personale può essere intesa sotto forma di ribellione. Ai paletti, ai dogmi e ai limiti che abbiamo posto noi stessi al nostro io.
È una ribellione ai nostri continui no, alle nostre negazioni, alle nostre scuse, grazie ai quali abbiamo costruito un muro di mattoni tra noi e il resto del mondo, quel mondo che potremmo popolare in maniera diversa, nella maniera in cui vogliamo e che abbiamo sempre sognato, se solo avessimo coraggio.
Concetto apparentemente astratto, la crescita personale altro non è che il darsi degli obiettivi per essere più performanti. Infrangendo limiti, battendo record, impostando nuove abitudini.
Ma tutto questo sforzo, perché – siatene certi – tutto questo lavoro richiedere uno sforzo immane, a cosa serve?
2. A COSA SERVE
Proviamo ad immaginarci durante una solita routine:
– la sveglia impostata alle 6, che puntualmente viene spenta, per poi farci riaprire gli occhi, se siamo fortunati, dopo forse mezz’ora, scaraventandoci letteralmente fuori dal letto;
– la preparazione veloce della nostra persona, fatta di corse contro il tempo e continui sbuffi, pensieri negativi articolati ad alta voce nel mentre. La terribile sensazione che, se la giornata è iniziata così, non potrà andarci meglio;
– il percorso verso il lavoro, in auto o coi mezzi pubblici. Nel traffico del mattino, che mette a dura prova i nervi di chiunque, se nel primo caso. Stipati come delle sardine in scatola, nel secondo caso. Altro stress che va ad aggiungersi al precedente;
– otto ore di lavoro. Che diventano il triplo o il quadruplo, se svolgiamo un lavoro che non ci piace. E che, in ogni caso, ci succhia un bel po’ di energie;
E ancora:
– durante il lavoro una pausa pranzo striminzita, o comunque rapida, consumata in mensa o con la propria lunch box, in cui ci avremo infilato dentro il resto della cena di ieri o qualcosa di gustoso ma di altamente calorico e dannoso, che abbasserà ancora di più le nostre energie, facendo emergere la terribile consapevolezza di aver bisogno di un riposino post prandiale che non potremo permetterci. E quindi via di caffè, che ci darà la sensazione di esserci risvegliati, ma che ci renderà nervosi per tutto il resto del pomeriggio, consumando ancora più energie del dovuto;
– rientro verso casa, come il punto due. Sollievo e procrastinazione. A quell’ora, dopo una giornata del genere, saremo troppo stanchi per andare in palestra, alla lezione di yoga o all’allenamento di nuoto;
– chiavi nella toppa: ce l’abbiamo fatta. Siamo sopravvissuti all’ennesima giornata marrone. Ora potremo farci una doccia, gustarci qualcosa da mangiare, con ogni probabilità di congelato, e stravaccarci davanti alla televisione, al cellulare o al pc, finchè non avremo capito di essere troppo stanchi e di meritare il letto.
E il giorno dopo?
Come immaginate che possa essere la mattina dopo? E la mattina dopo ancora? E quella seguente? Tra due settimane? Un mese?
Per non parlare di chi ha molti più impegni, relativamente alla gestione familiare e casalinga, rispetto all’esempio standard della persone tipo che in un modo o nell’altro si autogestisce.
Tanti giorni fotocopia che andranno a sommarsi uno all’altro fino a creare il libro della nostra vita. Nulla di disdicevole. A patto che non ne possiate più.
I più fortunti saranno inevitabilmente i più coraggiosi, quelli che ammetteranno a se stessi che no, così non può più andare avanti. Che bisogna modificare assolutamente qualcosa o finirete con l’arrivare al punto in cui forse non lo potrete più fare. E che no, non avete alcuna intenzione di guardarvi indietro e basare i vostri pensieri su rimpianti che avreste potuto evitare se solo vi foste decisi a fare qualcosa per cambiare la vostra sorte.
In un’ unica parola: agire.
3. Come migliorare facendone uso
Bisogna partire dal presupposto che crescita personale sia sinonimo di benessere, si può parlarne quindi in tal proposito e iniziarne un percorso quando abbiamo individuato le cose principali della nostra vita che non ci piacciono e che vogliamo assolutamente cambiare.
Questo percorso ci aiuterà ad eliminare le sovrastrutture che hanno sempre fatto da muro di recinzione tra noi e le nostre convinzioni limitanti.
Con la crescita personale potrete:
Migliorare la vostra organizzazione
Ripensate alla routine di cui abbiamo parlato prima, qualche paragrafo più su. Come sarebbe, invece, se riusciste seriamente a organizzarvi? Decidendo di modificare delle vostre cattive abitudini e sostituendole ad altre più sane ed efficaci? Come impostare la sveglia ad un orario diverso, per esempio. Che per quanto banale, potrebbe letteralmente stravolgervi la giornata, permettendovi di avere più spazio per voi stessi e i vostri obiettivi.
Conoscere voi stessi
Per gestire meglio la vostra organizzazione dovrete necessariamente fare un viaggio introspettivo, alla ricerca del vostro vero io, di chi siete in realtà. Di cosa vi piace e di cosa no. Perchè non siamo tutti uguali, non esistono regole universali. E se per qualcuno, per esempio, potrebbe rappresentare una rivoluzione svegliarsi presto, per qualcun altro potrebbe rappresentarlo il lavorar di notte. Per altri ancora, magari lavoratori turnisti, il lavoro notturno potrebbe essere indispensabile.
Ecco come ragionare in quest’ottica vi porti già a compiere il primo passo, il cercare una soluzione.
Ottima alternativa al vittimismo al quali eravate abituati, alla totale arrendevolezza di fronte a qualcosa che, invece, scoprirete di poter aggirare e migliorare. Sorprendendovene positivamente.
Fare chiarezza
Per potervi organizzare dovrete necessariamente fare chiarezza su quelle che sono le vostre priorità, i vostri obiettivi, i vostri valori. Fare chiarezza su cosa dovrete liberarvi per poter procedere, di cosa vorrete fare esperienza, riempendo il vostro bagaglio personale. Capire per voi cosa realmente conta.
Acquisire intelligenza emotiva
Una volta esservi guardati dentro in seguito all’aver deciso di intraprendere un percorso di crescita personale, verrà da sé che sviluppiate, col tempo, l’intelligenza emotiva. Quella capacità di acquisire consapevolezza dei vostri stati d’animo e di comprendere, di riflesso, quelli altrui, imparando ad ascoltarli e rispondervi correttamente. Capacità che vi consentirà di circondarvi esattamente di persone che siano sulla vostra stessa lunghezza d’onda, che siano dedite a perseguire un obiettivo simile al vostro. Valore aggiunto, perché vi consentirà di crearvi, col tempo, una rete sociale con la quale confrontarvi ed ottenere uno scambio di consigli su come migliorare le vostre abitudini.
Essere assertivi
Essere assertivi vuol dire imparare a riconoscere i bisogni altrui, rispettandoli senza scalfire quelli che sono i propri bisogni. Ascoltare gli altri senza offenderli o aggredirli. Solitamente chi è poco assertivo fa fatica a mantenere questo genere di controllo perché lascia prevalere i bisogni altrui sui propri, dimostrando le proprie insicurezze.
Con l’assertività non solo si acquisisce una competenza sempre più richiesta anche e soprattutto nel mondo del lavoro, ma s’impara ad interfacciarsi con chi ci circonda nel quotidiano.
Acquisire maggiore autostima
Alla base di un percorso di crescita personale e alla luce di tutto quello che inevitabilmente apprenderete se vi ci metterete di leva, impiegandoci tanta buona volontà, finirete con l’ottenere maggiore autostima, avendo più fiducia in voi stessi.
Avendo maggiore autostima finirete con l’amarvi sul serio, e amandovi potrete amare chi avete intorno a voi e tutto ciò che deciderete di costruire.
Conclusione
Il lato assolutamente positivo della crescita personale è che si tratta di un percorso che non vi può delegare nessuno e che non potete in alcun modo delegare.
Capirete di averne bisogno autonomamente, iniziando a documentarvi in tal senso.
La cosa che è opportuno specificare è che qualsiasi percorso di crescita personale non va assolutamente confuso con un percorso psicologico, medico o terapeutico.
Se ritenete di avere problematiche che vadano oltre quelli che possano essere gli argomenti trattati in quest’articolo, consultate uno specialista.
Se invece il vostro problema è avere una strigliata o una sveglia che vi suoni perennemente nelle orecchie a ricordarvi quanto tempo state sprecando e cosa riuscireste a fare se invece di sprecare quel tempo, lo impiegaste in qualcosa di realmente costruttivo, allora sì. La crescita personale sarà la cosa migliore in cui potrete incappare durante il vostro percorso di vita.