CELLULITE: I MASSAGGI UTILI PER COMBATTERLA
Siamo in tanti ad avere a che fare con la cellulite. Le abbiamo provate tutte ma non sempre siamo riusciti a sconfiggerla. Ci sono pratiche che possono aiutare a tenerla a bada. Vediamone una importante: sottoporsi ai massaggi.
- Cos’è la cellulite
- Il massaggio può aiutare a prevenire la cellulite
- Il massaggio linfodrenante
- Durata di un massaggio linfodrenante
- Il massaggio va associato allo stile di vita
- L’inestetismo
- Linfodrenaggio meccanico
- Metodi Vodder, Foldi, Leduc
- Controindicazioni
- Conclusioni
1. Cos’è la cellulite
La cellulite, più che un vero problema, è un inestetismo che si presenta soprattutto alle donne del mondo occidentale. Sicuramente è dovuta a fattori genetici che ci tramandiamo dalla notte dei tempi. Unendo uno stile di vita non proprio sano può accadere che si presenti anche in età giovanile. Per questo è utile prenderla di petto al più presto affinché non cronicizzi. Si tratta comunque di una forma di ritenzione idrica, soprattutto agli arti inferiori, per cui non viene favorita una buona circolazione. Ecco perché è importante intervenire e trovare i rimedi per eliminarla facilmente.
2. Il massaggio può aiutare a prevenire la cellulite
Prendersi cura del proprio corpo, come sottoporsi ad un buon massaggio, non può che portare benefici. Il massaggio, soprattutto se viene fatto con frequente cadenza, potrà contribuire a ridurre la ritenzione idrica e a favorire una buona circolazione. Questo è il segreto per donare leggerezza alle parti del corpo che devono mantenere l’agilità. Il massaggio potrà aiutarci a prevenire (o a ridurre) quell’antipatico stadio di “buccia d’arancia” nel quale siamo entrati.
3. Il massaggio linfodrenante
Un ottimo massaggio è quello linfodrenante che, per essere efficace, va praticato su molte zone del corpo. Lo scopo è quello di eliminare i liquidi in eccesso. Infatti, dopo essere stati massaggiati, sentiamo la necessità di correre in bagno per urinare. Viene praticato sulle parti superficiali del corpo per cui la manipolazione deve risultare davvero molto leggera. Si dovranno fare piccole pressioni sui punti corrispondenti al sistema linfatico con una sequenza ben precisa. Si parte dal collo e si continua su ascelle, inguine, gambe, addome, torace e braccia (queste manovre mentre si è in posizione supina). Poi si procede toccando i punti su gambe e schiena (in posizione prona). Tutte queste parti sono ricche di zone linfatiche e dobbiamo stimolarle affinché possano agire correttamente. Più che “massaggio” si tratta di un tipo di trattamento linfodrenante. Questo perché non vengono interessate le fasce muscolari ma soltanto gli strati cutanei e sottocutanei.
4. Durata di un massaggio linfodrenante
La durata di un buon massaggio è di circa 50 minuti. Viene effettuato lentamente per permettere che il liquido linfatico scorra in modo fluido. I linfonodi hanno il compito di eliminare le tossine ed il massaggio li aiuterà a svolgere un buon lavoro. Le scorie accumulate, che danno origine alla cellulite, a ritenzioni idriche e a edemi, verranno trasportate insieme alla linfa e quindi riassorbite e drenate. Una pratica lenta produrrà maggiori risultati. Attenzione però: prima di sottoporsi a questo tipo di massaggio è bene consultare il proprio medico.
5. Il massaggio va associato allo stile di vita
I ristagni di liquidi si possono formare quando non si attua uno stile di vita sano. Alimentazione scorretta, il fumo, l’assunzione di medicine o alcool, danno origine a rallentamenti metabolici facendo comparire la cellulite. Se poi si aggiunge anche una scarsa attività fisica, potremmo assistere a gonfiori e pesantezza in tutto il corpo. Il peso aumenta e non ci sentiamo in forma. Prendiamoci cura giorno per giorno e introduciamo la possibilità di sottoporci ad un buon massaggio linfodrenante.
6. L’inestetismo
La parola inestetismo ci fa capire che la cellulite è un fattore anti-estetico. Ecco perché, solitamente, il massaggio linfodrenante può essere svolto anche da estetisti qualificati e non solo da massaggiatori-fisioterapisti. Sottoporsi ad una serie di sedute migliorerà sicuramente il problema cellulite anche se, come detto nel paragrafo precedente, occorrerà unire altri rimedi. Ricordiamoci sempre che il massaggio linfodrenante non è una scorciatoia per la risoluzione di questo problema.
7. Linfodrenaggio meccanico
Presso alcuni studi estetici viene praticato il linfodrenaggio meccanico. Si utilizza un apparecchio elettromedicale che genera un sistema di pompaggio nelle zone da trattare. E’ sicuramente utile per trattare la cellulite negli arti inferiori e si può utilizzare anche a domicilio. E’ sempre bene associare comunque qualche seduta manuale affinché il trattamento possa donare il risultato sperato.
8. Metodi Vodder, Foldi, Leduc
Il primo a fare luce sul trattamento linfodrenante è stato il danese Emil Vodder all’inizio del secolo scorso. Era un fisioterapista che aveva studiato gli effetti del massaggio per trattare il gonfiore delle gambe. Altri fisioterapisti si sono susseguiti come i coniugi Foldi (Michael ed Etelka) che hanno iniziato ad unire al massaggio manuale anche il bendaggio per ridurre gli edemi. Hanno fondato una clinica a Stoccarda intorno agli anni ’70 che fu poi riconosciuta come ospedale specializzato. Ancora oggi è presente a Friburgo (in Germania) al quale si rivolgono persone affette da linfedemi importanti causati anche da malattie oncologiche. Il metodo Leduc, fisioterapista francese, nasce sempre nel secolo scorso e comprende due manovre principali: quelle di richiamo e di riassorbimento. Praticamente si agisce manualmente sulle stazioni linfonodali e si attuano manovre di svuotamento (o richiamo) per favorire il deflusso dei liquidi e poi quelle di riassorbimento. Si tratta di manovre molto dolci che possono migliorare la situazione su edemi primari e secondari.
9. Controindicazioni
Come già consigliato, prima di sottoporsi ad un trattamento linfodrenante è meglio consultarsi con il medico. Sussistono alcune controindicazioni che è bene non sottovalutare. Tra queste compaiono: i tumori maligni, problemi cardiovascolari, trombosi venosa, infiammazioni croniche, malattie della tiroide.
10. Conclusioni
Quando la fisioterapia scende in campo abbiamo buone possibilità di risolvere i problemi di ritenzione idrica e di cellulite. In Italia sono presenti molti centri specializzati e sono in aumento le persone che scelgono di frequentare appositi corsi di preparazione per praticare un perfetto massaggio linfodrenante. Prendersi cura oggi del proprio corpo, oltre a seguire uno stile di vita sano, può aiutarci ad arrivare in buona forma fisica negli anni a venire. Intervenire in tempo fa parte di prevenzione, questo dovrebbe essere il fattore primario scelto da ognuno di noi per affrontare una serena vecchiaia.
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Le informazioni riportate rappresentano indicazioni generali e non sostituiscono in alcun modo il parere medico.
Lella Leonardi
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