Agopuntura: cos’è e quando rivolgersi all’agopuntore
Agopuntura (針刺, 针刺, zhēncì, in cinese): percepita, nella cultura occidentale, come il simbolo della scienza medica cinese. È un’antichissima metodica, molto vasta e articolata, che prevede la stimolazione degli agopunti, zone del corpo molto sensibili alle sollecitazioni. Il tutto avviene mediante l’infissione di aghi filiformi, nell’intento di interagire con l’omeostasi (tendenza naturale al raggiungimento di una relativa stabilità) corporea.
Le origini
L’agopuntura è nata nella notte dei tempi, al sorgere dei primi uomini. Si sviluppò in risposta alle primordiali necessità di lenire la sofferenza e contrastare la malattia. Scavi archeologici in Cina hanno portato alla luce strumenti in pietra, ascrivibili al periodo Neolitico (circa 2000 a. C.), aventi le caratteristiche degli aghi Bian, o aghi di pietra, tanto spesso citati nei testi antichi di medicina cinese. Reperti datati posteriormente hanno l’aspetto di aghi in osso, bambù, porcellana e bronzo. Si hanno prove certe che già intorno al 500 a.C. fossero disponibili aghi sottili in metallo. L’interpretazione di alcuni pittogrammi della scrittura orientale, reperiti su ossa e suppellettili in bronzo, dimostrerebbe che già verso il 1000 a.C. in Cina si utilizzavano i termini specifici “agopuntura” e “ago-moxibustione” o ago infuocato.
Dopo la caduta del regime imperiale e l’avvento della Repubblica di Sun Yat-sen, nel 1912, il governo cinese ricevette continue pressioni per bandire l’Agopuntura, medicina tradizionale della Cina. Nel 1922 il Kuomingtang (Partito Nazionalista Cinese) ne decretò l’abolizione.
Il ritorno
L’agopuntura riuscì a risollevarsi dal suo periodo più buio sicuramente grazie alle sue profondissime radici piantate nella cultura cinese. Il popolo cinese, continuando ad affidarsi alla cura con gli aghi, specialmente nei villaggi rurali, mantenne vivo quel tesoro collettivo custodito e tramandato nel corso dei millenni.
Dopo l’avvento della Repubblica Popolare di Mao Ze Dong, dal 1954 si diede un nuovo impulso alla medicina tradizionale, incentivando il recupero del patrimonio culturale e scientifico dell’antica Cina: scuole, accademie, università, ospedali di agopuntura vennero nuovamente istituiti.
Attualmente coesistono in Cina entrambe le Scienze Mediche, la occidentale, con uso di strumenti diagnostici e terapeutici moderni, e la tradizionale cinese, strutturata secondo i canoni classici.
La più grande esposizione mediatica in Occidente avvenne quando il reporter del New York Times James Reston ricevette l’agopuntura a Pechino per un dolore post-operatorio nel 1971, e ne parlò compiaciuto nel giornale. Nel 1972 fu anche istituito il primo centro legale di agopuntura negli Stati Uniti, a Washington; durante il 1973-1974, questo centro accolse fino a più di mille pazienti. Nel 1973 l’istituto del Tesoro americano Internal Revenue Service permise la detrazione delle spese di agopuntura come spese mediche.
Agopuntura e moxibustione della Medicina Tradizionale Cinese sono state dichiarate Patrimonio Culturale dell’Umanità dall’UNESCO nel 2010, classificate tra i Patrimoni orali e immateriali dell’umanità.
Le idee alla sua base
L’agopuntura è un metodo di cura fisico in cui sono fondamentali le capacità e la sensibilità dell’operatore che esegue la tecnica. Per sensibilità parliamo, sul piano fisico, della consistenza dei tessuti attraversati dall’ago e la percezione di cosa l’ago stia facendo a livello muscolare (contrazione, rilassamento). Invece, sul piano psicologico, i cambiamenti soggettivi mentali individuali del paziente.
Nella medicina orientale ricorre il concetto di Qi, genericamente reso in italiano con la parola energia. Difatti, è proprio muovendo il Qi e sbloccando le stasi lungo i meridiani energetici che l’agopuntura esercita il suo effetto curativo. Per meridiani energetici si intendono una sorta di tragitti preferenziali dell’energia stessa che, all’interno del corpo e nell’antica medicina cinese, venivano spesso paragonati a canali o fiumi.
Nella medicina moderna questo tipo di linguaggio risulta ovviamente superato, inopportuno, se non addirittura totalmente astratto. Ciononostante, dato che l’interesse riguardo alla tecnica dell’agopuntura sta ricevendo sempre più seguito, gli studi scientifici che indagano al riguardo sono in aumento. Finora si è giunti a conclusioni che parlano di un’azione meccanica diretta dell’ago a livello muscolare, ed un’azione di liberazione di mediatori del dolore quali endorfine e dinorfine.
Come funziona
L’agopuntura è una pratica terapeutica che prevede l’inserimento di piccoli aghi sulla superficie del corpo umano, con l’obiettivo di curare i disturbi del paziente. La pervietà (conveniente o funzionale possibilità di passaggio) dei meridiani garantisce il flusso corretto dell’energia vitale e il benessere del corpo umano. Se invece si presentasse un’ostruzione di questi meridiani, il flusso del Qi verrebbe alterato, e si potrebbero presentare problematiche quali dolore cronico, mal di schiena, emicrania ecc.
Secondo gli studiosi dell’agopuntura, la stimolazione di determinate zone del corpo umano, mediante l’inserimento di specifici aghi, ristabilirebbe il flusso di Qi, laddove fosse alterato.
COME LIBERARE I MERIDIANI: I PUNTI DI AGOPUNTURA
Nelle teorie di chi pratica l’agopuntura, i meridiani si trovano in posizioni ben precise del corpo umano. Per poterli liberare, bisogna stimolare la specifica area o zona anatomica in cui risiedono. Queste, una volta stimolate con gli aghi, prendono il nome di punti di agopuntura (o canali di agopuntura).
In genere, la pratica dell’agopuntura prevede un ciclo di almeno 10 sedute.
La prima è diversa da tutte le altre. Essa ha inizio con una fase preliminare in cui l’agopuntore indaga lo stato di salute del paziente ed esegue la raccolta di tutte quelle informazioni, notizie e sensazioni che possono aiutarlo a indirizzarsi verso una corretta diagnosi di patologia.
Questa fase ha un’importanza fondamentale, in quanto fornisce al terapeuta le informazioni necessarie a stabilire i punti di agopuntura, su cui agire attraverso gli aghi.
INSERIMENTO DEGLI AGHI
Prima che abbia inizio l’inserimento degli aghi, l’agopuntore invita il paziente a spogliarsi (se chiaramente è previsto il trattamento di zone generalmente coperte da indumenti) e ad accomodarsi su una sedia o su un lettino. È importante che il paziente si senta a proprio agio prima che abbia inizio la fase d’inserzione degli aghi. Il terapeuta provvede a inserirli delicatamente appena sotto la pelle, per poi lasciarli in sede quanto opportuno.
Il numero di aghi utilizzati dipende dall’entità della sintomatologia.
QUANTO PUÒ DURARE UNA SEDUTA?
Una seduta di agopuntura può durare dai 20 ai 40 minuti. In genere sono le prime sedute a durare più a lungo, dato che sono quelle necessarie a comprendere lo stato del paziente. Ciononostante, la durata dipende anche dall’entità e dal numero di problematiche, che possono far variare anche l’approccio alle stesse.
L’AGOPUNTURA È DOLOROSA?
Una domanda che in moltissimi, giustamente, si pongono prima di sottoporsi a questa pratica. In realtà si può avvertire un leggero fastidio nel momento in cui l’operatore olistico inserisce gli aghi, soprattutto se si tratta di zone assai sensibili. Una volta applicati gli aghi, però, non si avverte alcun dolore. Al massimo si può percepire un po’ di calore sul punto specifico e di conseguenza sul resto del corpo.
CONTROINDICAZIONI DELL’AGOPUNTURA
Se fatta da mani esperte, l’agopuntura ha poche controindicazioni e sono limitati i casi in cui sarebbe meglio non utilizzare questa tecnica. È bene ricordare che solo un laureato in medicina e chirurgia può praticare sedute di agopuntura. È necessaria, infatti, una perfetta conoscenza dell’anatomia del corpo umano, e una specializzazione successiva in Medicina Tradizionale Cinese.
Tuttavia, è assai importante che vengano utilizzati strumenti sterilizzati, altrimenti è possibile contrarre alcune infezioni tramite gli aghi. Questi ultimi non vanno assolutamente inseriti su ferite, nei o in punti dove è in corso un’infezione. Sembra scontato, ma chi ha il terrore degli aghi dovrebbe evitare l’agopuntura, che diventerebbe un trattamento più stressante che benefico.
I BENEFICI
L’agopuntura offre diversi benefici sia sul piano fisico che psicologico. Generalmente i trattamenti con aghi funzionano molto bene sui problemi della sfera ginecologica come sindrome premestruale, irregolarità del ciclo ma anche per alleviare i disturbi tipici della menopausa o risolvere un problema di infertilità (naturalmente questo funziona solo in alcuni casi). C’è chi usa gli aghi anche per trattare dermatiti, psoriasi e altri problemi dermatologici spesso legati alla sfera emotiva o psicologica.
Altre applicazioni dell’agopuntura possono essere in caso di dieta dimagrante per favorire la perdita di peso, per trattare dipendenze come quelle da fumo, alcool e droghe o ancora in caso di gravidanza podalica per favorire il capovolgimento del feto.
Si possono sperimentare dunque i benefici dell’agopuntura in caso di:
- Dolori articolari o muscolari
- Sindrome premestruale e altri disturbi di ciclo o menopausa
- Problemi digestivi o stipsi
- Mal di testa e cefalea
- Dolore cronico
- Ansia e attacchi di panico
- Problemi dermatologici
- Trattamento anti-age
- Infertilità
- Allergie
- Sinusite cronica
- Asma
- Rivolgimento fetale o disturbi durante la gravidanza
- Aiuto nella perdita di peso
- Trattamento di dipendenze come fumo, alcool, droga
- Cefalea muscolo-tensiva
- Tunnel carpale
- Lombalgia e Sciatalgia
- Spalla dolorosa
- Insonnia
- Vertigini e acufeni
- Intestino irritabile
- Fibromialgia
- Smettere di fumare
- Fame nervosa
L’agopuntura si può inoltre usare sia come trattamento unico che associata ad altri come la medicina tradizionale. Proprio a tal proposito, riguardo al riconoscimento dei trattamenti olistici di cui l’agopuntura fa parte, è già da qualche anno che si stanno smuovendo un po’ le cose, anche se il percorso è ancora lungo. L’Emilia Romagna ha ad esempio proposto di far diventare l’agopuntura per il dolore cronico un servizio a carico del sanità regionale.
AGOPUNTURA E ANIMALI
Sapevate che è possibile sfruttare i benefici dell’agopuntura anche sugli animali? Anche nel campo veterinario non sono pochi gli effetti benefici che si possono riscontrare. È tuttavia più difficile trovare un medico veterinario specializzato in medicina olistica, in particolare proprio in agopuntura.
Rischi e complicazioni
Se praticata da un terapeuta qualificato, l’agopuntura è una pratica sostanzialmente sicura e a basso rischio.
Come qualsiasi pratica medica, però, ha dei possibili effetti collaterali. Tra essi rientrano:
- Dolore al momento dell’inserzione degli aghi;
- Fuoriuscita di sangue (emorragia) dalle zone d’inserzione degli aghi;
- Comparsa di ematomi nei punti in cui l’agopuntore ha inserito gli aghi;
- Sonnolenza anomala;
- Malessere;
- Senso di svenimento o vertigine;
- Peggioramento della sintomatologia pre-esistente (ossia il quadro dei sintomi, per i quali il paziente ha ricorso all’agopuntura).
C’è comunque da sottolineare che l’agopuntura rientra tra quelle pratiche minimamente invasive.
Controindicazioni
La pratica dell’agopuntura è controindicata a:
- Le persone con un difetto della coagulazione, come per esempio l’emofilia, e gli individui che seguono una terapia a base di anticoagulanti. Tale controindicazione si spiega con il fatto che le suddette condizioni aumentano il rischio di perdita di sangue, dalle zone d’inserzione degli aghi.
- Le persone con un’allergia ai metalli. Gli aghi per l’agopuntura sono oggetti metallici, pertanto in soggetti con un’allergia al metallo potrebbero evocare una serie di effetti avversi molto fastidiosi.
GRAVIDANZA E AGOPUNTURA
Praticare l’agopuntura su una donna incinta è sicuro, a patto che l’agopuntore non vada a inserire aghi in alcune zone anatomiche considerate potenzialmente pericolose per la sopravvivenza e il normale sviluppo del feto.
Per questo gli agopuntori, quando hanno a che fare con donne in età fertile, chiedono a quest’ultime se sono o meno in stato di gravidanza. Se eseguita da personale qualificato, per altro, la pratica dell’agopuntura sui bambini è sicura, quanto la pratica sugli adulti.
Conclusioni
L’agopuntura rientra sicuramente in quello spettro di pratiche olistiche dalla storia antichissima e affascinante. Per quanto la scienza sia scettica al riguardo, non si può assolutamente negare che essa sia ormai parte integrante di una delle culture più remote e arcaiche della storia umana. E voi? Già avete sperimentato i suoi benefici, o magari state pensando di sottoporvi ad una prima visita? Fateci sapere la vostra qui sotto!