Adolescenti e lettura: 5 proposte per avvicinarli ai libri
Adolescenti e lettura: questi sconosciuti. I più giovani inviano messaggi e usano i social media invece di leggere libri. Secondo una ricerca pubblicata dall’American Psychological Association, gli adolescenti nel tempo libero si dedicano ai dispositivi elettronici e non alla lettura. Jean Twenge, professoressa di psicologia all’Università statale di San Diego, tra le autrici dello studio, ha affermato che la mancanza di lettura nel tempo libero è preoccupante. Per lei, la scoperta più importante nascosta nei dati è questa statistica: negli anni ’70, circa il 60% degli studenti delle scuole superiori riferiva di leggere un libro, una rivista o un quotidiano ogni giorno. Quattro decenni dopo, nel 2016, solo il 16% dei ragazzi delle scuole superiori ha riferito di averlo fatto.
Adolescenti e lettura: un gravoso compito assegnato a scuola
“A me sembra che molti ragazzi pensino che leggere sia difficile e noioso. È comprensibile. Di solito possiedono un vocabolario ristretto: in parte perché non fanno spesso esperienza di parole nuove. Quando succede (a scuola vengono stimolati a cercare il significato di ciò che non conoscono), non sempre fanno lo sforzo di capirle e ricordarle. Col tempo queste parole diventano piccoli ostacoli sparsi su ogni pagina, spine che rendono inavvicinabile un testo. O peggio: lo rendono noioso. Faticando a confrontarsi con il significato di un brano, non c’è da meravigliarsi se considerano la lettura l’ennesimo gravoso compito assegnato a scuola. Senza contare che tutto ciò che li diverte in genere è immediato e privo di mediazioni. Un videogioco se piace, piace da subito; un libro ha bisogno di tempo e un minimo di concentrazione”. (Giusi Marchetta)
Tutto ciò considerato, vediamo alcune proposte per avvicinare adolescenti e lettura.
5 proposte per avvicinare adolescenti e lettura
- BIBLIOTECHE SOCIALI
- E-BOOK PER LE SCUOLE
- ORA DI LETTURA PER LE SCUOLE
- STUDIO DELLA TRASPOSIZIONE FILMICA
- LETTURA DEI CLASSICI IN TV
Andiamo ad analizzare nel dettaglio queste proposte.
1. BIBLIOTECHE SOCIALI
Adolescenti e lettura dovrebbero essere più vicini perché la lettura è alla base della cultura. La civiltà umana si è formata con l’invenzione della scrittura e quindi della lettura. Sarebbe tanto strano creare piccole biblioteche di quartiere? Sale di lettura e d’incontro, a partire semplicemente da scaffali riempiti con libri nuovi e usati? Classici e moderni? Molti bar lo fanno, perché non farlo nelle sale d’attesa degli studi medici e professionali? Perché non farlo negli uffici postali e nelle ASL? Un pensiero va alla mia cara amica Enrica Bovi, che da sola, con un’idea e un sogno, ha realizzato ad Acerno, suo paese natale, la Piccola Libreria Libera. Una vera e propria casetta per libri, dove chiunque può depositare e prendere (in prestito o in regalo) libri. L’unica regola è non lasciare spazi vuoti.
2. E-BOOK PER LE SCUOLE
Uno dei maggiori problemi della scuola di oggi è riuscire a coniugare le nuove forme di comunicazione con la didattica. Perché non tentare proprio dalla lettura? E perché non cominciare dall’E-book? I nostri Governi danno tanti incentivi ai giovani per mille cose, anche molto futili. Potrebbe risultare utile regalare e-book alle scuole, magari già carichi di testi in formato elettronico. In fondo si tratterebbe di piccole biblioteche portatili. Nella peggiore delle ipotesi ci guadagnerebbero i negozi di elettronica, le case editrici e gli autori. E i dispositivi occuperebbero poco spazio.
3. ORA DI LETTURA PER LE SCUOLE
Tra le tante materie che si studiano (si fa per dire) a scuola, sicuramente manca l’ora di lettura. In molte scuole si pratica la lettura libera e/o guidata di testi, in altre sono state istituite le cosiddette biblioteche di classe, ma nessun Ministro della Pubblica (D)Istruzione ha mai pensato di istituzionalizzare la lettura come materia scolastica. In fondo se a scuola si disegna e si suona, come forme di educazione al bello, perché non si dovrebbe leggere? O meglio, perché a scuola si legge solo come esercizio meccanico e per costrizione? Ma allora dove sta il piacere della lettura?
4. STUDIO DELLA TRASPOSIZIONE FILMICA
Se leggere un libro è bello, guardare un film ad esso ispirato è bellissimo. Almeno opinione mia personalissima. Studiare e capire il rapporto tra scrittore e sceneggiatore infatti potrebbe essere un bellissimo e avvincente modo per avvicinare adolescenti e lettura. E non bisogna scomodare Omero e Manzoni, classici irrinunciabili nonché pietre miliari della letteratura. Si potrebbero usare autori moderni come J. R.R. TolKien, J.K. Rowling o George R.R. Martin. Sfido chiunque a non appassionarsi a Harry Potter o a Il trono di spade.
5. LETTURA DEI CLASSICI IN TV
Qualche anno fa Roberto Benigni deliziò l’Italia con una splendida lettura de La Divina Commedia. Lo share in quella occasione parlò molto chiaramente: è possibile fare cultura in tv, è possibile coinvolgere personaggi famosi. E basterebbe andare indietro nel tempo, neanche di molto per la verità, per trovare Vittorio Gassman a recitare passi scelti del Sommo Poeta.Con una maestria inarrivabile anche per Benigni. Comunque, a parte il confronto generazionale, perché non rinnovare questa sana tradizione?
Conclusione
“Siamo abituati a sentirlo dire e forse, a volte abbiamo partecipato anche al coro: leggere fa crescere meglio, educa, fa bene, serve, allo studio, alla cultura. In una parola, leggere è necessario. Nulla di più sbagliato; se non nella sostanza, certamente nella forma. Se leggere è noioso e respinge, prendiamone atto. Non sgridiamo i giovanissimi perché dicono la verità: che leggere è difficile, poco attraente e che non li rende felici. Cerchiamo di capire perché questo avviene e cambiamo strada: solo divertendosi e scegliendo di farlo, leggere può diventare un piacere. E dunque la soluzione sta nel conquistare i ragazzi alla lettura, con giochi, scambi e parole. Mai imposizioni, solo seduzioni”. (Giusi Marchetta)