Il caffè fa bene o male? 10 proprietà benefiche e controindicazioni
Il caffè per molti è un rito, il rumore della moca un suono magico e il suo sapore intenso qualcosa di irrinunciabile. Che venga fatto con la macchinetta o con la moca, consumato a casa o al bar, appena svegli o dopo pranzo, ogni momento è quello giusto per berne una tazzina. Che sia già il terzo della giornata poco importa: alla tazzina profumata, soprattutto se offerta, non si può dire mai di no. Ma il caffè fa bene o male?
In molti si sono espressi sul rapporto tra caffè e salute, con opinioni spesse contrapposte. C’è chi sostiene le sue proprietà benefiche e chi, invece, ne sconsiglia un uso eccessivo in quanto non si possono ignorare le controindicazioni. Il caffè fa bene o male? Quante tazzine è possibile bere senza accusare dei problemi e senza che vi siano delle ripercussioni sulla nostra salute? A chi ne è fortemente sconsigliato il consumo?
Da cosa è composto il caffè?
Prima di analizzare le proprietà e le controindicazioni del caffè, è bene conoscere le sue caratteristiche fondamentali. Ne esistono circa 60 specie di differenti ognuna delle quali, seppur in diverse proporzioni, contiene numerose sostanze bioattive. Queste, come il potassio e gli antiossidanti, sono in grado di esercitare un ruolo attivo nel metabolismo della cellula. Ma, tra le numerose sostanze, la più conosciuta è la caffeina. Questa è un alcaloide contenuto nel caffè, ma presente anche in altri alimenti, e le sue proprietà sono responsabili dei benefici del caffè e delle sue controindicazioni. La caffeina è, inoltre, la sostanza psicoattiva più consumata al mondo e in purezza è presente in molti farmaci.
Cosa accade quando beviamo un caffè?
Una volta assunto, la caffeina si diffonde rapidamente nei fluidi del corpo, arriva al cervello e si lega ai recettori che di norma ricevono l’adenosina, una sostanza chimica prodotta dall’organismo che induce sonnolenza. Ecco perché il caffè fa passare transitoriamente la sensazione di stanchezza: agisce come un freno momentaneo all’impulso a dormire. Il picco di concentrazione di caffeina nel sangue avviene 45-60 minuti dopo l’assunzione; nell’arco di 3-5 ore, il fegato avrà eliminato metà della caffeina assunta.
Vediamone, nel dettaglio, di capire: il caffè fa bene o male?
10 proprietà benefiche del caffè
- E’ UN ENERGIZZANTE
- MIGLIORA L’UMORE
- COMBATTE LA RITENZIONE IDRICA
- HA UN EFFETTO DIURETICO
- E’ RICCO DI ANTIOSSIDANTI
- FAVORISCE IL DIMAGRIMENTO
- RIDUCE IL RISCHIO DI DIABETE
- FA BENE AL FEGATO
- PROTEGGE DA MALATTIE DEGENERATIVE
- RIDUCE IL RISCHIO DI CONTRARRE TUMORI
Scopriamoli più nel dettaglio.
1. E’ un energizzante
Il caffè è consumato non solo per il suo sapore deciso e intenso ma anche, e forse soprattutto, per le sue proprietà energizzanti. Non si può fare a meno di lui la mattina, e il suo aiuto nei momenti di debolezza diventa necessario per tenersi più svegli e attivi. Ma a cosa sono dovute le sue proprietà energizzanti? La caffeina inibisce l’adenosina, una sostanza che svolge un’azione sedativa sul sistema nervoso, eliminando così momentaneamente la sensazione di stanchezza e spossatezza.
2. Migliora l’umore
In molti credono che la caffeina sia in grado di migliorare l’umore grazie alla sua capacità di accrescere la quantità di dopamina, il cosiddetto “ormone dell’euforia”. In realtà il caffè non ne accresce la quantità, ma rende i recettori cui si lega più sensibili alla dopamina. Ciò comporta un effetto di benessere e di euforia immediata. Alcuni studi scientifici sostengono addirittura che la caffeina sia in grado ridurre il rischio di depressione.
3. Combatte la ritenzione idrica
La ritenzione idrica è un disturbo molto frequente, soprattutto tra le donne, che comporta la tendenza da parte dei tessuti a trattenere i liquidi in eccesso, e che ha come effetto la comparsa di inestetismi. La ritenzione idrica può essere dovuta ad alcune patologie o ad uno stile di vita e alimentare sbagliato. Il caffè – assunto nelle giuste quantità – sembrerebbe essere un alleato in caso di questo disturbo, in quanto migliorerebbe la circolazione del sangue.
4. Ha un effetto diuretico
La caffeina contenuta del caffè è ricca di sostanze diuretiche. Per questo il caffè viene considerato una bevanda in grado di stimolare la diuresi, cioè di aumentare la frequenza urinaria. Ciò avviene grazie alla dilatazione dei reni indotta dalla caffeina.
5. E’ ricco di antiossidanti
Come tantissimi altri alimenti presenti in natura, il caffè è una bevanda ricca di antiossidanti, in quanto contiene alcuni composti (tra cui acidi clorogenici, acido caffeico, ferulico e para-cumarico) con un alto potere antiossidante che rallentano o prevengono i danni causati dai radicali liberi.
6. Favorisce il dimagrimento
Il caffè, e in particolar modo la caffeina in esso contenuto, sembrerebbe favorire il processo di dimagrimento grazie al suo effetto termogenico e lipolitico. La sua assunzione, infatti, può arrivare ad innalzare il dispendio energetico di circa 100kcal. In più la caffeina stimola l’utilizzo dei grassi a scopo energetico. Un altro importante effetto associato al caffè è quello anoressizzante: se consumato in elevate quantità, questo è in grado di diminuire notevolmente l’appetito. E’ bene ricordare a chi vuole dimagrire che un’assunzione esagerata di caffè non è la soluzione. Anzi, le conseguenze potrebbero essere maggiori dei benefici. Si consiglia, quindi, l’assunzione di caffè in maniera consapevole e di abbinarla ad un’alimentazione equilibrata e ad una costante attività fisica.
7. Riduce il rischio di diabete
Secondo uno studio i consumatori regolari di caffè hanno un rischio minore di sviluppare il diabete di tipo 2 (che rappresenta, secondo gli studiosi, circa il 90% dei casi di diabete ne mondo). Questo studio dimostra che le persone che bevono quattro o più tazze di caffè ogni giorno hanno un rischio inferiore del 50% di contrarre il diabete di tipo 2.
8. Fa bene al fegato
Gli studiosi si sono chiesti se, per i consumatori di alcol, il caffè fa bene o male e se può essere correlato a un ridotto rischio di sviluppare la cirrosi alcolica per malattie epatiche. Uno studio condotto su 125 mila persone ha dimostrato che, per coloro che consumano abitualmente alcol, una tazza di caffè riduce la probabilità di ammalarsi di cirrosi epatica al 20%.
9. Protegge da malattie degenerative
Una delle proprietà del caffè più interessanti riguarda la sua capacità di proteggere da malattie degenerative come Alzheimer e Parkinson. Le ipotesi a riguardo sono diverse: c’è chi sostiene che la caffeina sembrerebbe avere un ruolo nella riduzione della proteina responsabile della formazione delle placche nel cervello dei pazienti con Alzheimer; c’è invece chi dice che le persone che bevono regolarmente caffè avrebbero anche uno stile di vita più attivo che allontanerebbe problemi di natura neurodegenerativa.
10. Riduce il rischio di contrarre tumori
Abbiamo parlato precedentemente dei benefici del caffè sul fegato. Ma gli studiosi si sono spinti oltre, tentando di dimostrare il legame tra il caffè e la possibilità di contrarre tumori. Secondo alcuni studiosi, bere quotidianamente caffè abbasserebbe il rischio di ammalarsi di tumori dell’intestino, alla prostata e alla pelle.
Controindicazioni del caffè
Ci siamo soffermati, nei paragrafi precedenti, dei benefici che il caffè può apportare alla nostra salute. Da non sottovalutare sono però le ripercussioni della caffeina, soprattutto se assunta in dosi eccessive.
- La caffeina stimola la secrezione gastrica, pertanto può causare danni al sistema digerente. Il caffè quindi è controindicato a chi soffre di ulcera, gastrite o reflusso gastroesofageo.
- A causa del suo effetto stimolatorio sia a livello cardiaco che a livello nervoso, può rivelarsi dannoso per persone che soffrono di insonnia o ipertensione. Il caffè, infatti, se assunto in dosi eccessive può causare tachicardia, tremori, nervosismo, irritabilità e aumento della pressione arteriosa.
Quindi il caffè fa bene o male?
Alla domanda “il caffè fa bene o male?” non c’è una risposta univoca: può fare bene, se assunto con consapevolezza e parsimonia, ma può fare anche male quando vi si eccede. Il caffè ha sicuramente delle proprietà benefiche, ma il suo consumo eccessivo può portare a delle controindicazioni che non possono essere ignorate. Il consiglio generale è quello di non superare i 300 milligrammi di caffeina al giorno. Nei soggetti a rischio, invece, il suo limite massimo scende a 200 milligrammi. Per regolarci in un’unità di misura per noi più immediata, una tazzina di espresso può contenere dai 40 agli 80 milligrammi di caffeina; questo dipende, in buona parte, dal tipo di miscela e dalla sua preparazione. La caffeina però non è contenuta solo nel caffè: anche cocacola, tè e cioccolata ne contengono una quantità discreta, quindi è bene considerare tutte le fonti attraverso cui la si assume.
Conclusioni
Abbiamo, nei precedenti paragrafi, tentato di dare risposta alla domanda di questo articolo: il caffè fa bene o male? La chiave sta nella moderazione. In generale, alle donne si consiglia di non superare il limite di 3 tazzine al giorno e agli uomini di 4. In molti considerano infatti questa bevanda una droga, quasi al pari di molte altre: qualcosa a cui non si può – una volta iniziato il consumo – farne a meno.
Ma è realmente così? La differenza con altre sostanze è che la caffeina non accresce la quantità di dopamina presente nel nostro organismo; rende il cervello più sensibile a quella che è già presente. Quindi no, la caffeina non è una droga e il profumo sprigionato dalla moca o il rumore della macchinetta creano dipendenza perché ci piace il sapore e perché il suo consumo ci rende più svegli, attivi, allegri, con delle ripercussioni positive nelle nostre giornate. Il caffè è più di una bevanda: è un rito.