432 hertz: scopri perché è considerata la frequenza benefica
Non tutte le frequenze, udibili all’orecchio umano, sono benefiche. Oggi ne scopriamo una che ha la prerogativa di apportare un reale beneficio al nostro organismo. Si tratta della frequenza 432 hertz. E’ un flusso di onde che riesce ad alimentare i nostri pensieri positivi, poiché agisce sulla mente oltre che sul corpo. Queste vibrazioni vengono infatti percepite dal nostro organismo. Scopriamo in che modo si attiva quest’azione vantaggiosa.
- Qual è la frequenza 432 hertz
- Quali sono gli effetti sul nostro organismo
- Esistono frequenze “pericolose”?
- Conclusioni
1. Qual è la frequenza 432 hertz
La frequenza 432 hertz è considerata quella che ha potere curativo per il nostro organismo. Parecchi studi in materia sono stati effettuati nel secolo scorso da diversi scienziati. Ascoltare (e perché no, suonare) la musica a questa frequenza produrrà nella nostra vita un riequilibrio immediato del corpo. Questo è dovuto alla concentrazione vibrazionale che ne consegue. La pace ed il benessere che si provano, ascoltando musica a 432 hertz, sono tangibili.
La vibrazione positiva non è soltanto insita dell’essere umano ma riguarda tutto l’universo. E’ considerata, infatti, la frequenza del pianeta e di tutti gli esseri viventi che lo abitano. Si cerca sempre in tutti i modi di favorire il nostro benessere e possiamo ottenerlo anche con l’aiuto della musica e di tutti i suoni presenti in natura. Essi, infatti, vengono emessi con la frequenza 432 hertz.
Tutti questi suoni stimolano in modo perfetto i nostri ormoni e tutto il sistema ghiandolare. Frequenze e vibrazioni sono strettamente correlate. La musica prodotta con questa frequenza può influenzarci positivamente. Agisce a livello inconscio ed entra in risonanza con il nostro corpo.
Alcuni musicisti la adoperano per comporre le proprie opere ed è per questo che ascoltando la loro musica si ottiene un benessere fisico/mentale immediato. Quei suoni hanno il potere di armonizzare tutto l’organismo. E’ stato quindi appurato scientificamente che accordare gli strumenti sulla frequenza 432 hertz può infondere sicurezza e serenità in chi l’ascolta.
2. Quali sono gli effetti sul nostro organismo
Sappiamo con certezza che la musica a 432 hertz produce effetti benefici al nostro organismo. Ogni cosa dipende dall’accordatura degli strumenti che si utilizzano per comporre la musica. Tutti dovranno essere accordati sulla stessa nota di riferimento.
Molti neuropsichiatri usano la frequenza 432 hertz per stimolare alcuni organi dei propri pazienti. Il sistema nervoso centrale ha il controllo di tutto il corpo. La frequenza benefica va a sollecitare e a correggere questo sistema. Ne consegue un beneficio a livello emotivo, cognitivo e comportamentale.
Quante volte ci siamo accorti che alcune musiche ci piacciono più di altre. Non solo ci fanno stare bene ma hanno il potere di rilassare. In effetti certi brani aumentano la produzione di alcuni ormoni liberando le endorfine. Si genera quello stato di serenità che nella vita quotidiana spesso non riusciamo a raggiungere. Non è da sottovalutare nemmeno la produzione di serotonina che ne consegue. Essa ha il potere di calmare lo stress e di ridurre il dolore fisico.
Le vibrazioni che si osservano nella musica a 432 hertz sono morbide e fluide. Questa frequenza corrisponde ad Anahata che è il 4° Chakra, quello del cuore. E’ il Chakra che si connette con i sentimenti puri come l’altruismo e la gioia verso il prossimo. Ascoltando la musica a 432 hertz si diventa molto più empatici con gli altri. E’ bene ricordare che il governo italiano, nel lontano 1884, emise un decreto per modificare il diapason a 432 vibrazioni al secondo.
Avvenne su richiesta di Giuseppe Verdi che voleva adottare lo stesso sistema in vigore in Francia. La differenza ad orecchio è minima ma sul piano emotivo diventa notevole. La frequenza 432 hertz permetteva di comporre musica, la più universale e piacevole possibile.
3. Esistono frequenze “pericolose”?
L’accordatura degli strumenti dipende dal diapason che è un attrezzo per ottenere la nota perfetta. Ci sono tantissime frequenze sonore che possono suscitare effetti sgradevoli al nostro organismo. Alcuni studi fatti in merito hanno dimostrato quanto le frequenze “sbagliate” possano scatenare mal di testa, aumenti della sudorazione e della pressione. Potrebbero altresì modificare la respirazione e provocare sensazioni di formicolio a tutto il corpo. Si può effettivamente dimostrare che un determinato suono agisce in modo negativo nella nostra vita.
Le frequenze dannose sono quelle che contribuiscono ad agitare il nostro organismo. Ne è la prova evidente la 440 hertz. E’ una frequenza considerata tossica perché induce a modificare i pensieri della mente. Non a caso è stata per parecchio tempo utilizzata per alimentare il controllo mentale. Purtroppo, nel 1938, la Commissione Acustica di Berlino chiese di adottare la frequenza 440 hertz su tutto il territorio. Essa fu scelta proprio nel periodo antecedente alla seconda guerra mondiale perché si riteneva potesse contribuire a soggiogare le menti dei soldati da inviare al fronte. Infatti sappiamo bene com’è andata e quali siano stati gli effetti di questa decisione.
4. Conclusioni
Non per niente, alcune cliniche all’avanguardia, usano spesso la musicoterapia per migliorare lo stato di salute dei loro pazienti. Da sempre, comunque, la musica ha avuto lo scopo di unire tutti i popoli. Uno straniero non può conoscere la lingua ma si può esprimere attraverso la musica in qualsiasi parte del mondo si trovi.
Quando accendiamo la radio, o infiliamo un CD nel lettore, facciamo in modo di prediligere sempre i brani registrati con la frequenza 432 hertz. Noteremo immediatamente un miglioramento mentale che si riprodurrà sul piano fisico. Teniamo dunque a portata di mano la musica “guaritrice” che è la prova della sua esistenza concreta. E’ con noi, a nostra disposizione, sempre. Possiamo coglierla in qualsiasi momento per ritrovare istantaneamente la gioia di vivere.
Disclaimer
Le informazioni riportate rappresentano indicazioni generali e non sostituiscono in alcun modo il parere medico.
Lella Leonardi